Sisma, oltre 148.000 le verifiche di agibilità

Sono ben 148.449 gli accertamenti sull’agibilità effettuati nelle quattro regioni dell’Italia centrale maggiormente colpita dagli eventi sismici a partire dal 24 agosto scorso.

agibilità

Accertamenti resi possibili grazie all’ininterrotto impegno di oltre 6.000 professionisti tra geologi, ingegneri, architetti, geometri, e tecnici specializzati del Dipartimento della Protezione Civile, delle regioni, delle forze armate e soprattutto dei Vigili del Fuoco.

In totale sono state compiute 53.944 verifiche su strutture pubbliche e private con la procedura Aedes.

Tale scheda – Agibilità e danno nell’emergenza sismica – utilizzata già dal terremoto umbro-marchigiano del 1997 e poi nei nei vari eventi sismici successivi – è un scheda per il rilevamento speditivo dei danni, la definizione di provvedimenti di pronto intervento e la valutazione dell’agibilità post-sismica di edifici con tipologia strutturale ordinaria (in muratura, in cemento armato o acciaio o legno, intelaiato o a setti) dell’edilizia per abitazioni e/o servizi.

Non deve, però essere applicata a edifici come capannoni prefabbricati, per i quali si usa una scheda differente, GL-Aedes, o monumentali, come le chiese, per le quali esiste un altro tipo di scheda, o altre strutture, come i serbatoi, né a altre infrastrutture.

Di queste oltre 50mila strutture, 2.298 hanno riguardato le scuole (66% agibili, 6% inagibili, il resto parziale o temporanea inagibilità), 2.088 hanno toccato altri edifici pubblici (47% agibili, 20% inagibili, il resto parziale  o temporanea inagibilità) e 49.558 gli edifici privati.

Di questi ultimi, il 45% è risultato agibile, il 29% sono inagibili, il 6% inagibili per rischio esterno, il resto è parzialmente o temporaneamente inagibile.

Sono invece 94.505 i sopralluoghi sui soli edifici privati eseguiti con la procedura Fast anche se l’esito e’ stato attribuito solo in 74.409 casi. Nello specifico, è risultato  agibile il 57% degli edifici, il 3% risulta inagibile per rischio esterno, il 40% è inutilizzabile per temporanea, parziale o totale inagibilità.

Sui rimanenti 20.096 edifici le squadre non hanno avuto possibilità di accedere agli immobili o sono comunque necessari ulteriori accertamenti.

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