1º Semestre 2006: Aumento della domanda nel mercato del movimento terra

Komatsu Italia si conferma azienda di riferimento e migliora la propria presenza su tutte le linee.

Un bilancio che registra dettagli di interesse specifico che Alberto Caletti, Direttore Commerciale e Marketing Komatsu Italia, contribuisce ad illustrare con l’aiuto di peculiari chiavi di lettura: “a livello generale, il primo semestre dell’anno in corso rivela un andamento ben diverso dalle aspettative – premette – Per svariate ragioni (l’incidenza delle elezioni che sempre rappresentano un momento di diminuzione degli investimenti e di freno allo sviluppo, il rallentamento globale dell’economia…) le prospettive per l’inizio del 2006 non erano particolarmente rosee. In realtà, l’andamento della domanda generale è risultato soddisfacente: in un periodo caratterizzato da un primo trimestre decisamente positivo seguito da un lieve rallentamento nel trimestre successivo, la domanda ha registrato un aumento del 5,7% rispetto all’analogo semestre 2005”.

Ulteriori precisazioni emergono dal confronto tra Nord e Sud, nonché tra macchine Utility e Construction: “da un punto di vista generale, la crescita della globalità della domanda si conferma più evidente al Centro-Nord – anticipa il Direttore Commerciale – mentre il Centro-Sud ha riportato una stasi, se non un piccolo rallentamento”. È un’area che registra ormai da tre anni una graduale perdita dell’importanza sulla globalità della domanda, tanto che “la situazione non sorprende: nell’ultimo triennio però la proporzione si è mantenuta su una percentuale del 67% al Nord contro il 33% al Sud, mentre ad oggi questo rapporto è arrivato ad opporre il 70% e il 30%”. Il distacco tra le due macroaree è imputabile al permanere della concentrazione degli investimenti al Centro-Nord a fronte dell’importanza in calo della zona centro-meridionale, legata anche ad un contesto normativo caratterizzato dalla progressiva riduzione degli incentivi fiscali e al conseguente freno degli investimenti da parte degli imprenditori.

“Il panorama cambia decisamente – prosegue Alberto Caletti – scendendo nello specifico dell’analisi dei settori Construction e Utility: il prodotto Construction mostra un calo del 6% rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso”. Contrariamente all’andamento generale, in questo caso è il Centro-Sud a mettere a segno un +10%, mentre il Centro-Nord perde il 12%: “il Veneto, il Trentino Alto Adige e l’Emilia Romagna risultano infatti le regioni maggiormente penalizzate con le riduzioni più consistenti dell’intera area”. Le performances peggiori si riscontrano nell’ambito degli escavatori cingolati (-8%) e gommati (-17%), la cui caduta si è verificata in maniera più consistente rispetto all’andamento generale, mentre i volumi relativi alle pale gommate si confermano sostanzialmente pari al 2005: anche in questo caso, è il Centro-Nord ad essere maggiormente penalizzato rispetto alla sostanziale stabilità dell’altra macroarea. “Anzi – sottolinea Caletti – proprio le pale gommate, prodotti destinati agli impianti fissi, al Centro-Sud crescono del 35%, probabilmente in virtù dello sblocco di alcuni investimenti dopo alcuni anni di stop nelle concessioni dei permessi per quanto riguarda il piano di cave”. Stabilità anche per i dozer, la cui crescita è oggi troppo ridotta per risultare significativa.

“Passando al settore Utility, che dà luogo alla maggior parte delle vendite con le sue 9.400 unità su un totale di 11.800 macchine, la situazione è completamente ribaltata”, continua il Direttore Commerciale. “Grande vivacità al Centro-Nord, con un +15% che si oppone al -3% nell’altra zona. Due sono i fattori alla base di questi dati: le leggi sulle ristrutturazioni, solitamente ‘traino’ del settore edile, sono molto più sfruttate al Centro-Nord. Anche il noleggio, altro elemento in grado di spostare sensibilmente la domanda, è molto sviluppato al Nord piuttosto che al Sud: è chiaro che l’inserimento di flotte a noleggio, che avviene normalmente all’inizio dell’anno, contribuisce ad alzare la domanda e ad orientare le indicazioni globali”. Scendendo nelle linee di prodotto, miniescavatori e skid smentiscono le previsioni che ne davano per esaurita la spinta alla vendita, conquistando rispetto al 2005 ben 10 punti percentuali uniformemente distribuiti tra Nord e Sud Italia. “Anche gli skid steer loader – riprende Caletti – guadagnano in un anno un buon 13,5%: è un segnale estremamente positivo del trend ascendente delle macchine di dimensioni contenute, la cui versatilità ne conferma l’idoneità all’edilizia come alle ristrutturazioni. E non dimentichiamo l’opportunità del noleggio per questo specifico mezzo”. Per completare l’analisi della tipologia di prodotto in esame, le terne convalidano il calo già in atto con un -5%.

In questa essenziale panoramica sulla situazione generale Komatsu Italia si inserisce con un guadagno di quote di mercato su tutte le linee, in particolare nel comparto degli escavatori cingolati e delle macchine Utility in genere tra cui spiccano miniescavatori e skid. “Le nostre performances fino a giugno 2006 – sintetizza Alberto Caletti – registrano un miglioramento delle quote di mercato al Centro-Nord e un sostanziale mantenimento al Centro-Sud. Più in dettaglio, il primo trimestre conferma le posizioni dell’anno precedente, mentre è dal secondo trimestre che iniziamo effettivamente a migliorare la nostra posizione”. È specialmente per la nuova serie 8 e per la gamma dei miniescavatori, completata dall’introduzione dei PC14R-2 e PC16R-2, sul mercato da aprile, che la seconda parte del primo trimestre si rivela fondamentale per poter parlare di un reale miglioramento.

“Su queste basi – pronostica Caletti – il 2006 si preannuncia destinato a concludersi positivamente, magari prevedendo un piccolo rallentamento nella seconda parte tale comunque da non pregiudicare aspettative favorevoli. Per quanto riguarda il 2007, è particolarmente difficile azzardare una stima del futuro: per quanto le normative sulle ristrutturazioni facciano ben sperare per il futuro, la necessità di definire con maggior precisione gli investimenti per le infrastrutture da parte del nuovo governo si traduce in una notevole incertezza, specie per le macchine medio-grandi”. Molto dipenderà dunque dalla prossima finanziaria e dalle relative conseguenze sugli investimenti per le microstrutture: “ciò che tuttora si può prevedere è solo l’imminente completamento delle opere in corso, per le quali la dotazione di mezzi è già stata definita da parte dei clienti – nota il Direttore Commerciale – oltre a ciò, non possiamo che attendere di vedere quando e se si aggiungeranno nuove richieste”.

Per il futuro della quota Komatsu, “il completamento delle Serie 8 e dei miniescavatori e l’uscita della nuova gamma delle pale gommate Serie 6 dovrebbero garantirci un buon secondo semestre”, spiega Caletti. “Per il resto non possiamo che parlare di indicazioni positive. Per il momento vedremo di concentrarci sull’anno in corso e di elaborare piani di lavoro che investano un arco temporale ridotto”.

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