Lo scorso giovedì si è tenuta la cerimonia di premiazione dei progetti che hanno partecipato alla IV edizione del Premio italiano di Architettura, evento annuale che punta a valorizzare l’architettura italiana attraverso la promozione di opere i cui focus coincidono con innovazione, qualità del progetto e ruolo sociale dell’architettura.
I progetti vincitori della IV edizione del Premio italiano di Architettura
Il premio per il miglior edificio è stato vinto da due progetti a pari merito:
- Complesso parrocchiale e chiesa di Santa Chiara, degli architetti Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci e Franceschino Serra,
- progetto S-LAB, dello studio ELASTICOFarm.
Il Complesso parrocchiale di Santa Chiara
E’ il Complesso parrocchiale di Santa Chiara uno dei due progetti che si sono aggiudicati il primo posto, vincendo il premio come miglior edificio. Il Complesso, collocato nel centro di Sini, in Sardegna, è stato ristrutturato con rigore formale e consapevolezza contestuale, ricucendo una serie di elementi spaziali, espressivi e relazionali del tessuto centrale. Gli architetti sono stati abili nell’interpretare elementi tipici dell’edilizia spontanea locale proponendo un’architettura sobria della koiné mediterranea in un contesto difficile, rinnovando i nessi di senso con le comunità.
Il progetto S-LAB
Il secondo vincitore, a pari merito, è il progetto S-LAB, nato da un lavoro di ricerca linguistico-tecnologica che conferisce un forte carattere a una tipologia edilizia teoricamente ‘generica’ trasformandola in occasione di ricerca.Ecco che la tecnologia tradizionale per gli edifici produttivi e la prefabbricazione pesante in cemento armato diventano un’occasione di sperimentazione a tutto campo nella relazione con il contesto e nelle declinazioni ambientali, atmosferiche, percettive e paesaggistiche.
Menzione d’onore per Labics
La menzione d’onore è stata conferita a Labics e al suo intervento di completamento delle aree Museali di Palazzo dei Diamanti; intervento basato sulla valorizzazione e sull’ampliamento che diventano strumento di rilettura e attualizzazione funzionale e culturale dell’edificio storico.
Studio Ossidiana vincitore del Premio under 35
Studio Ossidiana è il vincitore del Premio under 35 per il progetto Art Pavillion M. selezionato dalla giuria poiché “coniuga in un unico gesto sintetico le principali caratteristiche del lavoro dello studio, avviato con grande chiarezza seppur da pochi anni, tra ricerca formale e indagine sensibile sui temi ambientali e di relazione interspecie dell’architettura e del paesaggio.”
Premio alla carriera per Aimaro Oreglia d’Isola
Il Premio alla carriera è stato conferito ad Aimaro Oreglia d’Isola, per essere stato capace di nutrire il dibattito architettonico intorno ai temi del rapporto tra modernità e tradizione, naturale e artificiale, territorio e paesaggio, per tutta la seconda metà del Novecento, portandoli fino ai giorni nostri.
Spiccano l’intenso dibattito internazionale sul senso dell’architettura moderna rispetto alla storia e alle culture locali, l’intensa attività accademica e il valore del disegno, ulteriore percorso di ricerca parallelo.
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