574 milioni di euro (+5,3%), l’export del marmo

574 milioni di euro (+5,3%), l'export del marmo

Non si ferma la corsa del comparto nazionale legato all’industria della pietra naturale. Aumenta l’export di marmi e graniti lavorati verso Europa (+6,6%), Stati Uniti (+3,9%), Medio Oriente (+3,2%) e Nord Africa (+19,7%), mentre frena in Asia (-3%). In crescita anche l’import di materiale grezzo da India (+21,1%), Brasile (+7,7%), Zimbabwe (+26,5%) e Sudafrica (+14,6%).

Verona, 24 luglio 2014 – L’Italia del marmo continua a vincere all’estero. Con 574,5 milioni di euro di export, tra prodotti lavorati e grezzi, il comparto della pietra naturale tricolore chiude in positivo il primo quadrimestre dell’anno, facendo segnare un +5,3% in valore rispetto al medesimo periodo del 2013. In crescita del 6,7% anche le importazioni totali di marmi e graniti che toccano i 127 milioni di euro. Lo rivela, elaborando i dati Istat, l’Osservatorio di Marmomacc, la più importante fiera internazionale di settore la cui 49ª edizione è in programma a Verona dal 24 al 27 settembre 2014 (www.marmomacc.com).

Prodotto finito e semilavorato. Scendendo nel dettaglio, le esportazioni di materiali lavorati rappresentano ancora la punta di diamante del made in Italy lapideo, con 449,5 milioni di euro (+3,2%) totalizzati tra gennaio ed aprile.

Passando ai mercati di sbocco, riprende la crescita dell’Europa (191,4 milioni di euro; +6,6%) guidata dalla Germania che ha importato marmo italiano per 42,2 milioni di euro (+2,8%) e dal Regno Unito con 20,8 milioni di euro (+45,1%).

Spostandosi ad oriente, l’area dei paesi dell’Est Europa fa registrare un controvalore di 46 milioni di euro (+10,3%), nonostante il leggero calo dell’export diretto in Russia (-4%). Lo stato di crisi interna non ferma invece l’Ucraina che, contro ogni previsione, ha importato dall’Italia prodotti lapidei per 4,5 milioni di euro, contro i 2,4 milioni del primo quadrimestre 2013.

Conferme arrivano oltreoceano dagli Stati Uniti, con 105,3 milioni di euro di controvalore (+3,9%), mentre in Asia si assiste ad una battuta di arresto (-3%), dovuta al calo delle importazioni da parte di India e Cina.

In Medio Oriente le aziende italiane del comparto continuano a fare affari, soprattutto negli Emirati Arabi e in Qatar, grazie a commesse per 65,3 milioni di euro (+3,2%). Buone prospettive anche nel bacino del Mediterraneo, verso cui l’export ha raggiunto in quattro mesi 18,2 milioni di euro (+19,7%), grazie agli ordinativi da Libia e Marocco.

Continua, invece, il trend negativo delle importazioni italiane di prodotti finiti e semilavorati, attestatesi a 30,5 milioni di euro (-10,3%).

Prodotto grezzo. Per quanto riguarda i blocchi di pietra grezza, ornamentale e da costruzione, il primo quadrimestre del 2014 vede un aumento superiore al 13% sia dell’export (125 milioni di euro in totale) che dell’import (84,9 milioni di euro) italiani.

Tra i paesi target delle esportazioni, in testa la Cina con 33,6 milioni di euro (+10,5%) e l’India con 22,4 milioni di euro (+5,6%).

Aumentano anche le importazioni di materia prima: in quattro mesi, dall’India, sono arrivate in Italia pietre grezze per un controvalore di 13,8 milioni di euro (+21,1%) e in Brasile il conto ha raggiunto i 20 milioni di euro (+7,7%). Dalle cave dello Zimbabwe Italia ha acquistato materiali per 4,8 milioni di euro (+26,5%) mentre da quelle del Sudafrica il totale ha superato i 7 milioni di euro (+14,6%).

574 milioni di euro (+5,3%), l'export del marmo
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