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Presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale è stato presentato il 7° Congresso Nazionale degli Architetti Italiani, che si celebrerà a Palermo dal 7 al 9 Febbraio 2008. In particolare, la cerimonia di inaugurazione ed il primo talk-show, condotto da Bruno Vespa, si terranno al Teatro Massimo dalle ore 9 alle ore 13,30. Nel pomeriggio del 7 e nei giorni seguenti (8,9), i lavori proseguiranno presso l’Hotel San Paolo Palace, dove si concluderanno nella mattinata di sabato. Il Presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti della Sicilia Rino La Mendola ed il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo Raffaello Frasca, hanno risposto alle domande dei giornalisti. Il Contributo degli Architetti Siciliani al Congresso Gli architetti siciliani offriranno il loro contributo al dibattito, ha affermato in apertura il Presidente della Consulta Regionale degli Architetti Rino La Mendola, puntando sugli esiti del IV Congresso Regionale, celebrato a Catania lo scorso Aprile. Da quell’assise è venuto fuori il progetto di lanciare, sempre più, la Sicilia quale polo internazionale di riferimento, quale luogo di scambio culturale, etnico, sociale, politico ed economico tra un’Europa in piena evoluzione ed i Paesi del bacino del Mediterraneo, che costituisce la culla del linguaggio architettonico mondiale.“ “Lungo tale percorso, continuava La Mendola, è stata già lanciata la proposta di istituire in Sicilia una “casa per l’architettura”: una sorta di biennale del mediterraneo, quale sede stabile di un costante confronto culturale, tra l’Europa e i Paesi del bacino del Mediterraneo, sull’adozione delle politiche architettoniche e territoriali; tutto ciò proponendo l’architettura quale linguaggio universale di confronto tra i popoli, in grado di superare quelle divergenze politiche o religiose che talvolta impediscono un proficuo confronto culturale tra i popoli della terra. Ciò, peraltro, concretizzerebbe, a livello culturale, quel corridoio Berlino-Palermo-Mediterraneo, che dovrebbe essere realizzato anche dal punto di vista infrastrutturale, al fine di esaltare la collocazione geografica della Sicilia, alla vigilia dell’apertura del mercato del libero scambio del 2010. “ Democrazia Urbana per la qualità Visto il particolare momento di crisi del governo nazionale – affermava il Presidente dell’Ordine di Palermo Raffaello Frasca, che ospiterà la manifestazione – gli architetti italiani punteranno ad un congresso programmatico, durante il quale, fruendo del contributo di personalità di calibro internazionale come Massimiliano Fuksas o come il Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Architettura prof. Carlo Olmo, concorderanno le strategie di interlocuzione con il prossimo governo, al fine di alimentare quel processo di democrazia urbana che dovrebbe coinvolgere, sempre più, nella gestione del territorio istituzioni, professionisti, imprese, associazioni di categoria e cittadini. Comunque, continuava Frasca, sul tema principale del congresso non mancherà il confronto con i Sindaci di città metropolitane che hanno avviato o che intendano avviare un processo di democrazia urbana e di pianificazione partecipata; infatti, al talk-show coordinato da Bruno Vespa il 7 mattina (dopo il saluto delle autorità e l’introduzione del Presidente Nazionale Sirica), interverranno Massimo Cacciari (Sindaco di Venezia), Vincenzo De Luca (Sindaco di Salerno), Sergio Chiamparino (Sindaco di Torino), Diego Cammarata (Sindaco di Palermo) ed altri Sindaci di città metropolitane. “Sul tema della democrazia urbana, riprendeva La Mendola, gli architetti siciliani, quale contributo al dibattito congressuale, offriranno la loro positiva esperienza di collaborazione con il DARC Regionale (Dipartimento per la promozione dell’Arte e dell’Architettura Contemporanea), con il quale la Consulta ha recentemente sottoscritto una convenzione quadro a livello regionale; una convenzione che adesso stiamo decentrando nel territorio siciliano con protocolli di intesa mirati, che coinvolgono i soggetti competenti nella gestione del territorio, come le province ed i Comuni, in un progetto di promozione dell’architettura contemporanea di qualità. Oggi la nostra società è molto impegnata nel recupero e nella valorizzazione del patrimonio edilizio storico-artistico, dei nostri beni culturali: tutto ciò è importante, in quanto sappiamo bene che “non c’è futuro senza memoria del passato. Tuttavia è necessario che adesso venga avviata una nuova fase che ci consenta di produrre nuova architettura contemporanea in grado di caratterizzare positivamente l’epoca in cui viviamo. Sarebbe un disastro se i nostri posteri dovessero ricordarci soltanto per la pessima architettura degli anni 60; architettura fortemente condizionata dalla speculazione edilizia che ha caratterizzato quegli anni. Attraverso questi importanti protocolli di intesa, gli Ordini degli Architetti della Sicilia collaboreranno con il DARC nel censimento e nella catalogazione delle opere di architettura di qualità del nostro territorio, promuovendo contestualmente nuovi concorsi di idee, al fine di stimolare nuova architettura contemporanea di qualità.” Riforma delle Professioni “Un altro tema fondamentale del Congresso, sottolineava ancora La Mendola, riguarderà la riforma delle professioni, per la quale i professionisti, passando per una partecipata raccolta delle firme, hanno già presentato in parlamento un disegno di legge di iniziativa popolare che rilancia il ruolo di “mission” delle professioni, rivalutando l’Ordine quale soggetto di garanzia bilaterale nel rapporto tra committente e professionista. In tal senso, aggiungeva Frasca, sarà interessante il secondo talk-show del 7 febbraio, condotto dal direttore di TG2 Mauro Mazza, durante il quale gli architetti si confronteranno con i parlamentari che nelle ultime due legislature si sono occupati della riforma delle professioni.” Il Congresso di Palermo, concludeva Frasca, proietterà inoltre il dibattito sul tema della democrazia urbana al Congresso mondiale degli architetti, che si celebrerà a Torino nel prossimo mese di Giugno. Infatti, il documento che sarà approvato Sabato 9 costituirà il contributo degli architetti italiani all’assise mondiale dell’architettura. Fonte agrigentoweb.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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