Materiali da costruzione pericolosi

Dal workshop tenutosi nei giorni scorsi a Vienna e organizzato dall’Istituto Austriaco per l’Ecologia Industriale è emerso con chiarezza lo stato di arretratezza sul tema della sicurezza dei materiali da costruzione. Nell’intervento di Vicente Leoz-Arguelles (Capo dell’Unità Costruzioni della Commissione Europea) sono state in particolare evidenziate le responsabilità nel ritardo nell’implementazione della Direttiva Prodotti da costruzione (CPD), principalmente imputabili agli Stati Membri i quali, nel sostenere ad oltranza i propri Regolamenti nazionali. Con l’obiettivo di assicurare un “common understanding” sul problema del rilascio di sostanze pericolose dai prodotti da costruzione, la Commissione Europea ha recentemente predisposto la “Guidance Paper H”. Con evidenza sono poi emersi i diversi approcci alla tematica tra i produttori di materiali da costruzione (favorevoli ad una deregolamentazione in materia, limitandosi comunque a considerare il rischio potenziale di rilascio di sostanze pericolose) ed alcuni legislatori (favorevoli ad una sovraregolamentazione, addirittura aldilà degli ambiti applicativi della Direttiva Prodotti da costruzione, estendendo la questione anche alla semplice presenza di sostanze pericolose nei prodotti, indipendentemente dal potenziale rischio di rilascio).

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