Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
E’ in pubblicazione la nuova UNI 11018, inserita in una serie di norme sulla progettazione, posa in opera e manutenzione di parti dell’organismo edilizio, che l’UNI ha in parte già pubblicato ed in parte sta elaborando. In uscita a breve, il documento tratta di facciate ventilate, vale a dire facciate in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria in essa presente possa fluire per “effetto camino”, in modo naturale o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termoenergetiche complessive. Più in particolare, il contenuto della norma è volto a definire i criteri da tenere in conto nella realizzazione di rivestimenti e di sistemi di ancoraggio per facciate ventilate a montaggio meccanico. Sono stati presi in considerazione in questa prima edizione i rivestimenti di materiale lapideo e ceramico, con l’intenzione, in futuro, di ampliare i contenuti per includere i rivestimenti in materiali di sintesi e metallici. Si tratta di un documento all’avanguardia, non esistono altre norme in Europa che trattino l’argomento in maniera così completa, ed è destinato a costituire un riferimento certo per gli operatori che intervengono nel processo di progettazione, posa in opera e successiva manutenzione di questo componente edilizio. Nato pensando soprattutto ai sistemi di ancoraggio, il documento si è poi evoluto ed ampliato nel corso dell’elaborazione per coprire l’intero sistema che costituisce la facciata ventilata. Ne è risultato un codice di pratica che cerca di raccogliere tutto quello che, a livello normativo, è necessario sapere sull’argomento. Evitando di imporre regole che possano frenare il futuro sviluppo tecnologico di un prodotto in evoluzione, la norma fotografa l’attuale stato dell’arte, trattando quelle soluzioni tecniche che l’esperienza pluriennale ha oramai consolidato. Sebbene la UNI 11018 sia destinata agli edifici di nuova costruzione, essa è anche applicabile ad edifici già esistenti quando è possibile determinarne con certezza la tipologia strutturale. Un’ampia e dettagliata sezione dedicata alla terminologia specifica precede un’analisi dei materiali usati e dei loro requisiti. Da questo punto di vista, la normativa esistente sui materiali metallici dei sistemi di ancoraggio, sulla viteria, bulloneria e tasselli, sulle lastre di ceramica o di materiale lapideo (naturale, agglomerato o rinforzato) e sui materiali per la coibentazione termica era già ampia ed è bastato richiamarla, tentando comunque di fornire al lettore un quadro riassuntivo dell’esistente. Di particolare importanza per la buona riuscita della facciata finita, vengono anche fornite le condizioni di accettabilità del supporto edilizio destinato ad essere rivestito (scostamenti dalla orizzontalità, dalla verticalità e non planarità massime). Il “cuore” della norma è costituito dai capitoli sulla progettazione e l’esecuzione. Partendo da un’analisi dei carichi a cui la struttura sarà sottoposta, la UNI 11018 definisce i criteri di scelta del sistema di ancoraggio e stabilisce le regole per la sua progettazione. Viene quindi trattata la progettazione termoigrometrica (dimensionamento della lama d’aria compreso), della tenuta all’acqua e delle lastre di rivestimento. Un gran numero di disegni dettagliati illustra le soluzioni tecniche descritte. Vengono poi fornite indicazioni sulla redazione del progetto esecutivo ed esempi di errori da evitare nella fase di progettazione e di attività raccomandate da svolgere. Segue il capitolo dedicato all’esecuzione ed al controllo di qualità, che elenca, in ordine cronologico ed in relazione alle diverse tipologie di fissaggio, le fasi di montaggio del sistema, fornendo raccomandazioni e specificando le tolleranze di installazione ammesse. Anche per la fase della posa in opera, vengono analizzati i problemi e gli errori che più frequentemente si verificano nella pratica. La norma è completata da un’analisi delle possibili cause di degrado e dalle indicazioni per la redazione di un piano di manutenzione programmata, da istruzioni sulla preparazione dei documenti contrattuali e da indicazioni per il cantiere e la gestione. Pubblicato su Edilizia e Territorio n. 34/2002 (26-31 agosto 2002) Per informazioni: UNI, Marco Fossi Comparto Costruzioni tel. 02 70024.501, fax 02 70106106 e-mail: costruzioni@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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