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“Le forme della tradizione: attualità della tradizione in architettura tra scelta culturale, esigenza tecnologica e offerta di mercato”. E’ questo il tema del convegno organizzato il 12 e il 13 marzo dall’ Università degli Studi di Parma con il contributo di SanMarco -Terre per l’architettura, Terreal Italia S.r.l., azienda che da anni sostiene iniziative culturali e impiega risorse nella diffusione della cultura architettonica, in generale, e della conoscenza tecnologica dei laterizi, in particolare. Il convegno si propone di investigare le forme attraverso le quali si esprime oggi il termine tradizione in architettura. Tradizione è sinonimo di continuità: la parola si usa quando si vuole porre l’attenzione su una cosa o un concetto, che richiamano un valore ancorato al passato o al patrimonio di conoscenza collettiva o semplicemente alla prassi costruttiva consolidata. Tradizione, dal latino “tradere”, significa propriamente trasmettere: è il peso delle cose del passato tradotte nel presente. Nel campo dell’architettura il termine tradizione, tuttavia, non gode oggi, almeno in Italia, di popolarità culturale; compare raramente e spesso in associazione a stereotipi negativi. La modernità attribuisce al tradizionalismo architettonico, inteso come copia o imitazione di una presunta tradizione architettonica, un non-valore, ponendolo in contrapposizione all’innovazione, al progresso, alla sperimentazione, all’avanguardia, al confronto con la quotidianità. Eppure affiora spesso un senso di disagio, soprattutto nelle aree industrialmente sviluppate, nei confronti della rapida trasformazione del territorio, dello spazio della città e della casa, o nei confronti dei modi di vivere e di interagire con la natura e con i mezzi di produzione. La risposta attuale al disagio è oggi la promozione del concetto di sostenibilità: non lontana dal concetto di tradizione in quanto espressione di opposizione alla rapida ed irreversibile trasformazione dell’ambiente, al consumo delle risorse senza previsione per il futuro, la sostenibilità gode di grande fortuna. D’altro canto, l’inserimento di un nuovo edificio in un contesto secondo una logica tradizionale di continuità e di cauta perturbazione (nelle linee, nei colori, nei materiali) potrebbe assicurare, rispetto alla pura sperimentazione, un controllo di qualità maggiore. Un convegno sulla tradizione in architettura assume vari significati, a seconda dell’interpretazione che viene data al termine ed all’oggetto a cui si riferisce: la città, la casa, le tecniche costruttive, i materiali. L’obiettivo è quello di fare affiorare i significati attribuiti dalla contemporaneità. E’ oggi attuale il concetto di tradizione? Per quali scopi viene usato, o strumentalmente sfruttato? Quali sono gli aspetti per i quali ha ancora valore discuterne? Organizzato in contemporanea con l’uscita di una pubblicazione sul tema, il convegno vuole mettere a confronto esperienze e ricerche recenti, essendo l’occasione per fare il punto su significati, tendenze, approcci culturali, metodologie di analisi e studio sviluppatisi in Italia e all’estero sull’argomento. Il convegno è gratuito e aperto a docenti, studenti e professionisti. In occasione del convegno è prevista la presentazione del volume che raccoglie i contributi degli autori, di circa 350 pagine. La pubblicazione verrà diffusa in forma ridotta in occasione del convegno ed in forma estesa verrà data alle stampe in primavera con la casa editrice Franco Angeli, Milano. PROGRAMMA Il convegno si articola in 2 giornate e tre sessioni I SESSIONE “La conoscenza della tradizione” 12 marzo, ore 9.30 – 13.30 Aula Magna, Università degli Studi di Parma Questa sessione affronta il tema della conoscenza e della trasmissione della cultura tradizionale nell’architettura e nella tecnica attuali. Vengono introdotti il significato ed i caratteri generali del termine “tradizione” in architettura, proponendo esperienze di lavoro e di ricerca in alcune aree disciplinari che con esso si confrontano, come la storia, il restauro, lo studio tipologico, la tecnologia, la rappresentazione. II SESSIONE “Tradizione, tecnica e mercato” 12 marzo, ore 15.00 – 18.30 Aula Magna, Università degli Studi di Parma La seconda sessione tratta del modo in cui è percepito il concetto di tradizione oggi in rapporto all’uso della tecnologia ed investigando la vitalità del mercato dei prodotti edilizi considerati tradizionali. Vengono presi in considerazione materiali ed opere promossi come tradizionali. III SESSIONE “Tradizione e tradizionalismo” 13 marzo, ore 9.30 – 13.30 Sala della Musica, Palazzo Cubani L’ultima sessione vuole ragionare sull’attualità dell’architettura e delle città tradizionali in rapporto ai concetti di regionalismo, tradizionalismo e classicismo o regionalista, tradizionale o tradizionalista, classico o classicista. Comitato scientifico e organizzativo: Anna Barozzi, Paolo Bertozzi, Aldo De Poli, Davide Desiderio, Agnese Ghini, Giacinta Manfredi, Luca Guardigli, Andrea Pacciani. Interverranno al convegno: Alfonso Acocella – Università di Ferrara Anna Barozzi – Università di Bologna Mauro Bertagnin – Università di Udine Paolo Bertozzi – Università di Parma Carlo Blasi – Università di Parma Pio Luigi Brusasco – Politecnico di Torino Andrea Campioli – Politecnico di Milano Carlo Fabrizio Carli – Roma Pierluigi Cervellati – IUAV, Venezia Enrico Dassori – Università di Genova Adolfo Cesare Dell’Acqua – Università di Bologna Daniela Deperini – Università di Udine Aldo De Poli – Università di Genova Davide Desiderio – SanMarco Terre per l’architettura, Terreal Italia S.r.l. Ivo Iori – Università di Parma Agnese Ghini – Università di Bologna Paolo Giandebiaggi – Università di Parma Luca Guardigli – Università di Parma Vittorio Magnago Lampugnani – Politecnico di Zurigo Giacinta Manfredi – Università di Parma Paolo Marconi – Università di Roma Nicola Marzot – Università di Ferrara Marco Nicoletti – Perugia Andrea Pacciani – Parma Enrico Pietrogrande – Università di Padova Giorgio Pigafetta – Università di Genova Antonio Pizza – ESTAB, Barcellona Giovanni Polesello – Università di Bologna Renato Rizzi – IUAV, Venezia Gian Paolo Scarzella – Politecnico di Torino Marco Trisciuoglio – Politecnico di Torino Marco Zerbinotti – Politecnico di Torino Luigi Zordan – Università de L’Aquila Il convegno è patrocinato da: Comune di Parma Provincia di Parma Ordine Ingegneri Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori Italia Nostra – Sez. di Parma e organizzato con il contributo di: SanMarco-Terre per l’architettura, Terreal Italia, azienda che ha scritto importanti pagine nella storia del pasta molle, conservando e preservando la tradizione e, al contempo, sperimentando linee di prodotto nuove, ma in continuità con il passato. Più di ogni altra azienda, pertanto, è legittimata a promuovere un convegno sul tema delle forme della tradizione: certamente i mattoni SanMarco sono forme della tradizione, appartengono al linguaggio costruttivo-architettonico tradizionale, sono profondamente legati al valore rassicurante del passato e sono patrimonio di una coscienza collettiva che vede nella continuità col passato un valore imprescindibile. Oggi SanMarco, inserita nel gruppo multinazionale Terreal, ha sicuramente aperto i suoi orizzonti confrontandosi con mercati nuovi, tecnologie produttive innovative, applicazioni ed utilizzi al passo con i tempi, ma continua a mantenere le radici nel passato. Per informazioni: Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Ambiente, del Territorio e Architettura Facoltà di Ingegneria, Area delle Scienze Tel. 0521 905944/42 Fax 0521 905953 e-mail: luca.guardigli@unipr.it Tel. 051 2093179 (c/o DAPT, Università di Bologna) e-mail: agnese.ghini@mail.ina.unibo.it Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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