Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il Gruppo di Lavoro UNI “Attrezzature per aree da gioco” ha allo studio una bozza di norma (denominata di seguito “norma”) contenente i requisiti e le istruzioni per la pianificazione e la gestione dei parchi e delle aree da gioco all’aperto per bambini, giovani e adulti. La norma si applica a quelle zone riconosciute e destinate alla funzione del gioco, come le aree verdi in zone abitative, le aree per lo sport scolastico, le aree libere scolastiche e contiene le basi per la progettazione e l’utilizzo di aree gioco. L’obiettivo della norma Obiettivo principale della norma UNI è quello di incentivare la progettazione e la costruzione di aree gioco di dimensioni adeguate, di buona accessibilità dalle zone abitative e sicure in termini di attrezzature installate. La norma UNI si propone quindi come un manuale che contiene le conoscenze e le esperienze in materia di realizzazione di spazi destinati allo svago, cercando di mettere in evidenza gli aspetti fondamentali da considerare già nella fase di progettazione di tali aree. Può sembrare strano ma spesso la progettazione di nuove aree da gioco non si basa sull’esperienza di altre aree già realizzate o addirittura è la fotocopia di aree esistenti, copiando spesso anche gli “errori” di quanto già progettato. Gli esperti del Gruppo di Lavoro Nel Gruppo di lavoro UNI partecipano molto attivamente i rappresentanti di alcuni comuni italiani (ad esempio il servizio giardini del Comune di Roma, l’ufficio parchi e giardini dei Comuni di Milano, Genova e Torino). I Comuni offrono un valido supporto tecnico per lo studio della norma. Infatti il loro contributo permette di focalizzare con maggiore semplicità i principali problemi che le amministrazioni devono affrontare quando progettano e realizzano un nuovo spazio verde destinato allo svago. Al gruppo UNI aderiscono anche i rappresentanti del VKE (Associazione Campi gioco e Ricreazione); nata negli anni settanta a Bolzano come associazione di genitori volta a promuovere la costruzione di parchi gioco in città, il VKE ha accumulato molta esperienza nel settore ed è un autorevole portavoce delle necessità dei bambini, proponendo determinate soluzioni per la progettazione degli spazi a loro destinati. Nel gruppo partecipano anche alcuni fabbricanti sensibili alla materia, il consorzio di fabbricanti “Giochi per parchi”, alcuni laboratori di certificazione, ingegneri paesaggisti, esperti in pedagogia, architetti, designer di giochi e progettisti di aree da gioco. Tutti forniscono un supporto tecnico alla realizzazione della norma. I contenuti della norma La norma considera numerosi aspetti legati alla progettazione delle aree tra cui la necessità di realizzare adeguati spazi naturali necessari per uno sviluppo fisico e psichico di bambini ed adolescenti; tali spazi si intendono in termini di varietà di specie botaniche, prato, superfici naturali, ecc. Questo implica superfici di una certa dimensione, interventi di modellamento sul terreno (ad esempio collinette artificiali, laghetti e canali) e formazione di spazi definiti con alberi e arbusti. Inoltre per lo sviluppo dei sensi e della motricità la norma UNI propone di utilizzare oltre alle attrezzature da gioco, materiali naturali (sabbia, acqua, sassi, corteccia, legno, ghiaia, vegetazione) per la progettazione e la costruzione delle aree da gioco. Le attrezzature da gioco permettono lo sviluppo del senso di equilibrio e del coordinamento motorio di bambini ed adolescenti e la norma UNI consiglia l’installazione intelligente nelle aree da gioco di appropriate attrezzature per dondolarsi, scivolare, arrampicare, bilanciarsi, saltare. Infatti molti parchi gioco pubblici sono monotoni ed aridi, con spazi verdi standard: l’altalena lì, lo scivolo là, i soliti cavallini a dondolo, il tutto circondato da alcune piante aromatiche messe a caso. Spesso il risultato è l’isolamento dei bambini dal mondo esterno. Capita inoltre di vedere queste zone completamente vandalizzate. Ovviamente la guida consiglia di valutare con attenzione il tipo di “area da gioco” possibile per la città, prima di passare alla sua progettazione operativa. L’Italia ha moltissimi paesaggi (montagna, mare, pianura, collina) e le città dispongono di spazi diversi; l’area da gioco deve pertanto inserirsi in modo intelligente nel territorio. La norma suggerisce la progettazione di aree in grado di offrire incentivi al gioco in tutte le stagioni in modo tale da offrire zone soleggiate, zone ombreggiate, zone protette dal vento o dalla pioggia. Certamente la caratteristica universalmente valida per ogni progettazione di aree da gioco è la scelta delle sue attrezzature. La norma UNI infatti indica che le attrezzature da gioco da installare devono essere sicure e rispondere alle pertinenti normative tecniche, cioè alle UNI EN 1176 (Parti da 1 a 7) e UNI EN 1177, se si tratta di parchi gioco per bambini, ad altre norme UNI se si tratta di attrezzature per campi gioco. La norma inoltre stabilisce che il responsabile/gestore dell’area dovrebbe essere adeguatamente informato della conformità delle attrezzature alle norme tecniche applicabili. Solo in questo modo infatti si può diffondere la cultura della sicurezza e creare una coscienza e un senso di responsabilità rivolto a chi utilizza queste attrezzature. Per curare ed incentivare i contatti sociali per tutte le fasce d’età, la norma propone la progettazione e la costruzione di aree d’incontro con adatte infrastrutture (panchine, tettoie, tavoli picnic, sedute informali per bambini ed adolescenti, ecc.). La norma suggerisce di abbinare le aree da gioco a punti d’incontro come i centri sociali, i centri giovanili, le aree sportive, gli ostelli, gli orti urbani o altro, perché le aree da gioco non devono essere delle isole estranee alla città che le accoglie ma devono farne parte, pur mantenendo una loro autenticità. La norma inoltre suggerisce un adeguato dimensionamento delle aree da gioco, ricordando che le indicazioni delle superfici sono orientative e che dovrebbero orientarsi in primo luogo alla densità abitativa dei quartieri vicini, alla tipologia degli edifici, ecc… La norma propone: per area gioco di vicinato: dimensione minima 500 mq – distanza pedonale 200 m; per area gioco di quartiere: dimensione minima 5.000 mq – distanza pedonale 400 m per area gioco comunale o di frazione con funzioni centrali: dimensione minima 10.000 mq – distanza pedonale 1000 m. Nella norma UNI sono stati inseriti alcuni requisiti circa le recinzioni. La norma propone di recintare l’area da gioco verso strade, parcheggi auto, ferrovie, corsi o specchi d’acqua profondi, scarpate scoscese e pericoli simili, utilizzando adeguate recinzioni o altri elementi come ad esempio siepi fitte, staccionate, muri di cinta, ecc. Sono da evitare recinzioni con filo spinato, assi o sbarre appuntite e comunque tutti quegli elementi raggiungibili dai bambini e che possono rappresentare un pericolo per la loro incolumità. Aree per il gioco del pallone devono essere recintate con altezza di 5,0 m in prossimità di strade, parcheggi, terreni privati o casi simili. In certi casi è consigliata una chiusura totale dell’area mediante rete orizzontale, come ad esempio in vicinanza di strade a grande traffico o altre zone a rischio, per impedire la fuoriuscita del pallone dallo spazio di gioco. Le aree adibite al gioco hanno bisogno di una manutenzione e di un controllo regolare (le modalità sono indicate nella UNI EN 1176-7). In presenza di aree gioco naturali sono da includere nel controllo di sicurezza e nella manutenzione anche la vegetazione ed altri elementi costruttivi. Una manutenzione qualificata deve tenere conto delle finalità del progetto. Realizzare spazi diversi per ogni fascia d’età La norma UNI considera anche gli spazi destinati agli adolescenti. Spesso infatti zone specifiche per questa fascia d’età sono praticamente inesistenti ed i campi da gioco disponibili risultano molto trascurati. La guida propone la realizzazione di zone appropriate come ad esempio la collocazione di attrezzature ed aree per il pattinaggio (skate), la pallacanestro, la pallavolo, il tennis da tavolo, il calcetto, ecc…, nel rispetto delle norme tecniche di sicurezza UNI di tali attrezzi e superfici. Cartelli informativi di segnalazione La norma suggerisce l’uso di cartelli di segnalazione, in particolare si propone di collocare all’entrata dell’area giochi un cartello indicante le seguenti informazioni di base: nome dell’area giochi – gestore (comune, privato, associazione, ecc.) orario di apertura numero telefonico di pronto soccorso numero telefonico per la segnalazione di danni vietato l’ingresso ai cani o indicazione di spazi limitati telefono Polizia/Vigili La vegetazione nelle aree da gioco Spesso le piante che circondano le aree da gioco presentano insidie e pericoli, perché velenose o in grado di provocare allergie. La norma contiene un elenco di piante comuni ritenute non idonee ad essere piantate in prossimità delle aree da gioco (in particolare nei luoghi dove sono installate attrezzature da gioco per bambini), come specificato qui di seguito. Alberi o arbusti – Euonimus europaeus (berretta da prete) – Daphne mezereum (mezereo) – Ilex aquifolium (agrifoglio) – Laburnum anagyroides (maggiociondolo) Erbacee perenni – Aconitum napellus (aconito) – Atropa belladonna (belladonna) – Hyoscyamus niger (giusquiamo) Arbusti spinosi – Citrus triptera (limone selvatico) Il Gruppo di Lavoro UNI “Attrezzature per aree da gioco” dovrebbe terminare lo studio della norma entro l’estate del 2002, con l’obiettivo di inviare il documento all’inchiesta pubblica nazionale e pubblicare la norma UNI entro la fine dell’anno. Riepilogo delle norme di sicurezza per le aree da gioco destinate ai bambini Riepilogo delle norme di sicurezza per le aree da gioco e per i campi da gioco Per maggiori informazioni: sulla bozza di norma UNI allo studio sui contenuti tecnici delle norme UNI riguardanti i parchi gioco, i campi gioco e le attrezzature per lo sport sulle modalità di adesione al Gruppo di lavoro UNI “Attrezzature per aree da gioco” Rivolgersi a: UNI, Gianluca Salerio Comparto Beni di largo consumo tel. 02 70024.414, fax 02 70106106 e-mail: beniconsumo@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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