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Una nuova edizione aggiornata di quattro norme UNI sulla progettazione e posa in opera di coperture di edifici e parti di esse è prossima alla pubblicazione. Due tra queste hanno subìto una più ampia revisione: si tratta della UNI 9460 “Coperture discontinue – Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con tegole di laterizio o calcestruzzo” e della UNI 10372 “Coperture discontinue – Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture realizzate con elementi metallici in lastre”. I due documenti riprendono in esame le edizioni precedenti, rispettivamente del 1989 e del 1994, aggiornandole in modo sostanziale. I contenuti di entrambe sono organizzati secondo un unico criterio. Un esame dei requisiti della copertura nel suo insieme precede le istruzioni per la progettazione: l’individuazione delle azioni, la definizione delle caratteristiche delle falde (pendenza, dimensioni massime, sovrapposizione nel caso delle tegole, ecc.). Vengono quindi individuati i possibili schemi funzionali che descrivono la composizione del sistema. Ad essi vengono associate delle soluzioni conformi, con funzione esemplificativa e presentate in maniera tale da non limitare la libertà del progettista o il progresso tecnologico. Le due norme passano poi in rassegna i materiali e i componenti usati per i vari strati (di tenuta, di supporto, di collegamento e di irrigidimento, di tenuta all’aria, di schermo al vapore, di barriera al vapore, impermeabilizzante e traspirante, di isolamento termico). Seguono le istruzioni per l’esecuzione. Nella nuova edizione della UNI 9460, una particolare attenzione è stata posta nel fornire indicazioni per il dimensionamento e la realizzazione degli strati di ventilazione e microventilazione sottotegola. Entrambe le norme riportano istruzioni dettagliate per effettuare i controlli sull’esecuzione e indicazioni per la manutenzione. Anche la UNI 10636 “Lastre ondulate di fibrocemento per coperture – Istruzioni per l’installazione” è stata revisionata, apportando modifiche che tengono conto del progresso tecnologico e dell’evoluzione della normativa di riferimento. Le novità, rispetto alla versione precedente del 1998, riguardano principalmente gli interassi ammessi tra gli appoggi e la posizione ed il numero dei fissaggi delle lastre. L’organizzazione dei contenuti della norma è simile a quella delle precedenti: analisi dei requisiti dei materiali e dei componenti (principalmente tramite riferimenti alle norme di prodotto specifiche, elaborate in sede europea), criteri di progettazione, istruzioni per l’installazione. La nuova edizione della UNI 10636 include inoltre, tra le prove di laboratorio da effettuare, anche quella di resistenza alla caduta di un corpo molle, descritta dalla UNI 10960. La UNI 10724 “Coperture – Sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche – Istruzioni per la progettazione e l’esecuzione con elementi discontinui” ha subìto, rispetto all’edizione precedente, modifiche di minore entità, principalmente volte a tenere conto dell’evoluzione normativa. Il documento elenca i tipi di prodotti componenti il sistema disponibili sul mercato e stabilisce i loro requisiti facendo riferimento, dove possibile ed opportuno, alle norme di riferimento esistenti sui canali di gronda, le converse, i pluviali, gli elementi di collegamento (viti, bulloni, chiodi, ecc.). Vengono poi forniti i criteri di dimensionamento dell’impianto in base alle azioni di progetto e alle prestazioni idrauliche richieste. Le istruzioni per l’esecuzione esaminano, fase per fase, dal trasporto e stoccaggio in cantiere dei componenti all’installazione, la realizzazione dell’impianto. La norma fornisce infine indicazioni per il collaudo del sistema e per la sua manutenzione successiva. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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