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Pubblicata la prima serie di norme relative alla terminologia, alla classificazione e a diversi metodi di prova per gli agglomerati lapidei, il JWG 229/246 sta ora elaborando tre norme di prodotto: una volontaria che specifica i requisiti per piani da cucina e da bagno e due candidate armonizzate, in attuazione della direttiva 89/106 sui prodotti da costruzione, che permetteranno di apporre la marcatura CE sulle lastre per pavimentazioni interne ed esterne e sulle lastre per rivestimenti murali interni ed esterni. Queste norme, dopo la loro approvazione, coesisteranno per un periodo di 21 mesi con le precedenti regolamentazioni nazionali prima di entrare in vigore definitivamente: ciò permetterà ai produttori di adattarsi gradualmente alle procedure per la valutazione di conformità dei prodotti. A seconda del tipo di prodotto il sistema di attestazione della conformità può comportare un coinvolgimento più o meno rilevante di Enti di parte terza indipendente. Nel caso dei prodotti lapidei agglomerati è sempre il produttore che dichiara la conformità del proprio prodotto, rendendosi responsabile delle eventuali non conformità. Per potere apporre la marcatura CE ai prodotti lapidei agglomerati, i produttori devono garantire che i loro prodotti siano conformi alle prescrizioni delle norme. Devono procedere all’esecuzione delle prove iniziali di tipo che riguardano la determinazione delle caratteristiche fisico meccaniche, di durabilità e di aspetto citate nella norma di riferimento. Sia per le lastre per pavimentazioni interne ed esterne che per quelle per rivestimenti murali interni ed esterni le prove fisico meccaniche comuni da eseguire sono: la determinazione dell’assorbimento d’acqua, della resistenza a flessione, della conducibilità termica e del coefficiente di dilatazione termica; per l’impiego in pavimentazioni è inoltre necessario determinare la resistività elettrica e la resistenza all’impatto. Le caratteristiche di durabilità di questi materiali vengono determinate tramite le prove di resistenza al gelo e di resistenza allo shock termico; se impiegati in pavimentazioni devono anche essere sottoposti alle prove di resistenza all’abrasione e allo scivolamento. Le prove iniziali di tipo devono essere eseguite quando si sviluppa un nuovo tipo di prodotto e quando si verifica una variazione significativa nel materiale grezzo o nel processo produttivo che potrebbe alterare le caratteristiche del prodotto finito. I risultati delle prove iniziali devono essere registrati. Sulla base dei risultati di queste prove il produttore prenderà una decisione sui valori da dichiarare per ciascuna caratteristica, tenendo conto del fatto che essi devono essere rappresentativi della produzione corrente. A scopo cautelativo, è consigliabile dichiarare i valori minimi ottenuti nelle prove. È sempre compito dei produttori il controllo di produzione in fabbrica cioè, per essere certi che i prodotti immessi sul mercato siano conformi ai valori dichiarati, i produttori devono stabilire e documentare procedure per il controllo interno dei materiali in ingresso, delle attrezzature, del processo di produzione e dei prodotti finiti. Per informazioni: UNI Clara Miramonti, Comparto Costruzioni e-mail: costruzioni@uni.com Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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