La certificazione energetica degli edifici: l’esperienza CasaClima

La recente crisi nei livelli di fornitura del gas per riscaldamento e altri usi domestici, che ha colpito il nostro paese a seguito della riduzione del quantitativo erogatoci dalla Russia, ha posto in evidenza la piena vulnerabilità dell’Italia sul piano energetico.La certificazione energetica degli edifici: l’esperienza CasaClimaLa rinuncia al nucleare e la lentezza nel sviluppare strategie alternative fondate su fonti rinnovabili quali il solare o l’eolico ci hanno, infatti, resi dipendenti, in misura molto più significativa di quanto non accada per altri paesi, dagli approvvigionamenti esteri, con tutti i rischi e i costi che questo comporta nell’attuale scenario di forte instabilità e incertezza internazionali.

Ne discende inevitabilmente la necessità di mettere in atto, prima di tutto e nell’immediato, opzioni di contenimento dei consumi energetici mirate a diminuire il fabbisogno richiesto e a incrementare l’efficienza di rendimento delle dotazioni impiantistiche che tale fabbisogno alimentano.

Azioni sostenibili in edilizia

Tra i principali campi applicativi di questo esercizio al risparmio (che si traduce oltretutto in riduzione dell’inquinamento da polveri sottili e di emissioni di CO2), l’edilizia è sicuramente uno dei terreni privilegiati, sia per la forte incidenza percentuale del settore sui consumi globali di energia, sia per il sussistere di ampi margini di miglioramento di pronto riscontro, quando solo si decida per una politica virtuosa di contenimento degli sprechi.Edificio in classe AOccorre, in altri termini, e con uno slogan, sfruttare al massimo delle sue potenzialità la fonte “risparmio energetico”.

E’ quanto si è proposta, prima fra le altre, la Provincia di Bolzano, grazie al patrimonio di studi e ricerche sul campo del suo Ufficio Aria e Rumore, che ha messo a punto un sistema di certificazione denominato “CasaClima KlimaHaus” inteso a fornire, in modo facile e immediato anche per il profano, il livello di consumi per fabbisogno termico di un qualsivoglia edificio.

Le case, infatti, sono soggette a una classificazione da A ad F, cui corrisponde un’equivalente soglia massima di chilowattora consumati, con obbligo di legge, per ogni nuova costruzione realizzata nel territorio provinciale, di ricadere almeno in classe C (minore o uguale a 70 kWh/mq per anno).Interni della casa realizzata in classe AGli elementi vincenti di questa esperienza, che sta conoscendo una vasta risonanza a livello nazionale e internazionale, sono la facilità d’uso del relativo software di calcolo dell’efficienza energetica dell’involucro messo a disposizione dei progettisti (scaricabile in forma gratuita dal sito www.casaclima.info) e la conduzione in concreto, in corso d’opera nelle diverse fasi di cantiere, di controlli tesi a verificare l’effettiva rispondenza di quanto realizzato con le soluzioni costruttive e impiantistiche dichiarate in progetto.

Tali controlli sono condotti con l’ausilio di termografie e del cosiddetto “blower-door-test”, ovvero di un test sulla tenuta all’aria dell’involucro teso a valutare l’eventuale presenza di fughe d’aria che incrementino il contributo delle dispersioni per ventilazione.

Agli edifici che riescono a raggiungere le classi A (minore o uguale a 30 kWh/mq per anno) e B (minore o uguale a 50 kWh/mq per anno), le uniche peraltro che possono fregiarsi del titolo vero e proprio di CasaClima, viene rilasciata un’apposita targhetta da apporre in facciata, in prossimità dell’ingresso.

Uno strumento semplice di comunicazione, ma che – unitamente a un’intelligente campagna informativa condotta mediante studiati promo pubblicitari sui diversi media – ha portato gli stessi costruttori (inizialmente piuttosto restii nell’introdurre un livello di cogenza per la norma) a farsi primi sostenitori dell’iniziativa, per il maggior valore aggiunto, rispetto a un incremento dei costi di costruzione non così significativo, che una residenza CasaClima riesce a spuntare sul mercato immobiliare.

Accorgimenti da adottare per realizzare una casa in classe A

Prima di tutto un ruolo fondamentale è giocato dall’orientamento dell’edificio, che deve essere teso a massimizzare gli apporti energetici solari gratuiti e a minimizzare le dispersioni, rivolgendo i propri fronti vetrati a sud e le pareti opache a nord. Secondariamente risulta determinante la conformazione del corpo di fabbrica, che deve essere semplice e compatto, sì da ridurre al minimo il rapporto tra volume utile e superficie involucrante, evitando al tempo stesso pericolosi punti di dispersione per ponti termici. In terzo lugo occorre che la costituzione materiale dei manufatti sia capace di esaltare le prestazioni dell’involucro: grandi spessori di isolamento, dunque, e forte massa per smorzare in estate l’onda termica proveniente dall’esterno.

A questi pratici suggerimenti, si aggiunge poi quello di dotare l’aspirante CasaClima di sistemi di ventilazione meccanizzata con scambiatori di calore di buon rendimento, che permettano di conservare all’interno dei locali il caldo, provvedendo in automatico al ricambio dell’aria interna.

Se poi, oltre che del calore, ci si preoccupa dell’ambiente in senso più lato, adottando materiali bioecologici garantiti, quali lana di pecora o fibre di cellulosa, e soddisfacendo più elevati criteri di sostenibilità e di tutela della salute, allora è possibile raggiungere anche la classe A+.

Ogni anno, un’apposita commissione di esperti sceglie la migliore CasaClima realizzata in Alto Adige, in quello che è diventato un evento di grande risonanza mediatica e che contribuisce ancor più a diffondere questo approccio nella pur già avvertita categoria dei progettisti.

Le iniziative della Provincia di Milano

La Provincia di Milano ha avviato un tavolo di lavoro su “Energia & Ambiente”, al fine di predisporre una base unitaria per i regolamenti edilizi dei singoli comuni, con l’obiettivo dichiarato di contenere i consumi energetici e ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera.

Il programma di lavoro, i cui esiti provvisori sono disponibili sul sito della Provincia è il seguente:

  • Stesura di linee guida per un regolamento edilizio tipo;
  • Definizione delle procedure di verifica e di controllo;
  • Definizione delle modalità di monitoraggio dei risultati;
  • Preparazione di misure di accompagnamento.

La Provincia intende inoltre attivare delle attività correlate con una migliore qualità edilizia condividendo con i Comuni i contenuti delle seguenti proposte:

  • Applicazione di uno schema di certificazione edilizia da applicare su base volontaria;
  • Preparazione di linee guida per le diagnosi energetiche;
  • Realizzazione di campagne di informazione ai cittadini sui costi e i benefici degli edifici a basso consumo e ad alta qualità ambientale;
  • Ideazione di un concorso annuale per le migliori realizzazioni (Premi per Progettisti, Costruttori, Comuni).

Il bilancio energetico di un edificio

(Qt + Qv) – ? (Qi + Qs)

In questa semplice formula di fisica tecnica è racchiuso il principio progettuale alla base di una CasaClima.

Il primo termine rappresenta la somma delle perdite termiche, per trasmissione (Qt) e per ventilazione (Qv), mentre il secondo esprime gli apporti gratuiti, ovvero i guadagni termici per i cosiddetti carichi interni (luci, elettrodomestici, persone… per edifici residenziali viene convenzionalmente usato il valore 3,5 W/mq, mentre per edifici per uffici 4,5 W/mq) e per i guadagni termici solari.

? è un coefficiente che esprime il grado di utilizzazione dei guadagni, a seconda che la costruzione sia con struttura leggera, media o pesante.

La differenza tra perdite termiche ed apporti gratuiti visualizza, in regime invernale, la quota di fabbisogno energetico che occorre andare in continuo a reintegrare mediante il riscaldamento e mi fornisce, quindi, una misura diretta di quanto “consuma” la singola casa.

I corsi di formazione

La SiB (Seminari in Bioedilizia), in collaborazione con l’ufficio Aria e Rumore della Provincia Autonoma di Bolzano, organizza affollatissimi corsi base (20 ore) e di specializzazione (40 ore) per i progettisti, in italiano e tedesco, che in varie località dell’Alto Adige illustrano principi e modalità operative di gestione del software CasaClima.

I contenuti dei corsi spaziano dalla fisica tecnica alla tecnologia, dai particolari costruttivi alle dotazioni impiantistiche, sempre mantenendo un’apprezzabile approccio fortemente pragmatico. Decisamente interessante anche la visita finale a una realizzazione CasaClima, ove toccare con mano gli esiti e le problematiche di questa innovativa filosofia del costruire.

Informazioni riguardanti i corsi base CasaClima

Informazioni riguardanti i corsi base CasaClima per progettisti in lingua italiana possono essere richiesti all’indirizzo e-mail: sib@brennercom.net – Tel. 320.6045009 dalle ore 9.00 alle ore 12.00.

Per saperne di più
Ufficio Aria e Rumore,
Via Amba Alagi 35,
39100 Bolzano,
Tel. 0471.411820,
e-mail: all@provincia.bz.it

Gli Esperti CasaClima e le Aziende specializzate CasaClima sono pubblicate sulla homepage www.casaclima.info nella rubrica “Indirizzi”.

Nelle immagini:
Esterni ed interni di una CasaClima A+.
Costruttori: Feichter Roland e Haller Gerlinde;
Progettista: Geom. Horst Palla Kaltern;
Località: Tesimo – Burgraviato.

Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici

Commenta questo approfondimento