Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Da oltre venti anni sul mercato, i laterizi alleggeriti in pasta rappresentano l’evoluzione del “mattone” per l’isolamento termico degli edifici e lo scambio idrometrico degli ambienti. Alveolater e Poroton identificano sia i marchi della tipologia “blocchi termoisolanti“, sia i consorzi che ne promuovono l’utilizzo.Indice: Cosa sono i blocchi termoisolanti? Le Associazioni dei produttori di laterizi termoisolanti Non è solo una questione di normativa. Il contenimento dei consumi energetici e la garanzia di adeguati livelli di benessere acustico e termo-igrometrico non sono solo obiettivi – spesso obbligatori – previsti da leggi e norme. Il consumatore finale richiede, con sempre maggiore frequenza, abitazioni in cui siano garantite prestazioni di livello, anche sull’onda di una rinnovata coscienza ecologica. Il costruire intelligente – e sano – parte dalla corretta scelta di ogni singolo elemento edilizio cominciando proprio dai materiali base e, su questo versante, il mercato mette a disposizione un’ampia gamma di soluzioni tecnologiche per realizzare sistemi costruttivi dalle elevate caratteristiche isolanti. La ricerca, in particolare, ha permesso di trasformare materiali “storici” come il laterizio in prodotti versatili e affidabili con cui costruire tramezzature, sia portanti che non, dotate di proprietà coibenti e meccaniche tali da rappresentare una risposta positiva per ogni esigenza progettuale. Cosa sono i blocchi termoisolanti? I blocchi termoisolanti sono i discendenti evoluti del tradizionale laterizio da costruzione. Derivati anch’essi da argilla cotta in speciali fornaci, si caratterizzano per l’elevata resistenza, per la maneggiabilità e facilità di posa in opera, per le elevate prestazioni finali. La vastissima gamma di formati e versioni oggi facilmente reperibili, del resto, rende questo prodotto la soluzione ideale per la realizzazione di svariate tipologie murarie sia interne che perimetrali.Un ulteriore passo avanti in questo processo di miglioramento prestazionale è rappresentato dai blocchi in laterizio alleggerito che, oltre alle prestazioni precedentemente descritte, si caratterizzano per il peso ridotto e per il positivo incremento delle prestazioni termiche ed acustiche. La gamma dei prodotti laterizi forati o semiforati con struttura alveolata e porizzata garantisce, se correttamente utilizzata, il raggiungimento anche dei requisiti previsti per le costruzioni da realizzarsi in zone sismiche. Produzione dei blocchi termoisolanti Caratteristica principale dei blocchi alveolari è la presenza di “pori” uniformemente diffusi all’interno della massa del laterizio. Tali microcavità sono ottenute, durante il processo produttivo, miscelando alle argille di base materiali di natura diversa come segatura, sansa derivata dalla lavorazione delle olive, polistirolo espanso. Dopo la formatura meccanica del singolo pezzo i blocchi, così ottenuti, sono passati in fornace e proprio qui, grazie alle elevate temperature di cottura, avviene l’eliminazione dei materiali impiegati per ottenere la struttura alveolata. Un’altra interessante tipologia di blocchi alveolari presenti sul mercato è rappresentata da quelli ottenuti impiegando perlite. Si tratta di un minerale a basso peso specifico derivato da una roccia vulcanica artificialmente espansa dopo essere stata sottoposta a un processo industriale di macinazione prima e cottura poi. Indipendentemente dal prodotto di alleggerimento impiegato i blocchi in oggetto si caratterizzano proprio per la presenza di vacuoli non comunicanti tra loro e contenenti aria ferma; tali cavità svolgono il duplice scopo di alleggerire considerevolmente l’elemento e di conferirgli caratteristiche coibenti senza, per questo, inficiarne le doti tecniche di resistenza alle sollecitazioni. Parte delle caratteristiche prestazionali che contraddistinguono questi prodotti è dovuta all’aggiunta di acqua all’impasto argilloso di base, procedimento che consente una cottura maggiormente omogenea del blocco. Le microcavità lasciate dal prodotto di alleggerimento compaiono, di norma, lungo tutte le superfici esterne dei laterizi e unicamente l’impiego di perlite permette di produrre blocchi ad alte prestazioni termiche completamente lisci lungo il perimetro. Tipologie di blocchi termoisolanti Nella produzione corrente i blocchi portanti sono realizzati con fianchi lisci, leggermente rigati per aumentare la capacità di aggrappaggio della malta, oppure sono dotati di piani laterali sagomati con incastro maschio-femmina. Esistono, poi versioni, prodotte con forme diverse dal tradizionale parallelepipedo e con una particolare geometria simmetrica che facilità le operazioni di incastro tra i vari elementi. Proprio la sagomatura, del resto, elimina il ponte termico verticale e consente di ottenere maggiori legami da un punto di vista strutturale, sino alla realizzazione di una parte portante senza giunti verticali di malta. Tutte le varianti sono accomunate dalla presenza di setti verticali che separano un elevato numero di camere d’aria strette e ortogonali al flusso termico. Tale condizione, del resto, è indispensabile per ridurre significativamente le dispersioni termiche. Molto è stato fatto, poi, per facilitare le operazioni di inserimento delle eventuali armature nella muratura. A tale scopo sono disponibili blocchi in laterizio dotati, al loro interno, di vani di alloggiamento per i tondini di ferro a aderenza migliorata. Quest’ultima tipologia consente di realizzare murature armate di altezza massima pari a 25 m nelle zone sismiche classificate s=6 e fino a 13 m di altezza nelle zone s=12. La classe di appartenenza del blocco è determinata, per legge, in base alla percentuale di foratura da cui deriva anche il suo ambito di utilizzo. La suddivisione consente di individuare gli elementi più adatti in base alle caratteristiche statiche della muratura da realizzare. Una prima classificazione prevede: blocchi per murature portanti con foratura inferiore al 45%: impiego in zona sismica o in zona normale; blocchi con foratura compresa tra il 45% e il 55%: impiego esclusivo in zone non sismiche o nei tamponamenti non portanti; blocchi con foratura superiore al 55%: impiego esclusivo in tamponamenti non portanti, a prescindere dallo spessore. Di fondamentale importanza la posa: nella costruzione di muri portanti i fori dei laterizi debbono sempre essere disposti nella direzione dei carichi verticali. La fase di posa in opera Indipendentemente dalla semplicità di posa in opera dei blocchi alveolari in laterizio occorre porre attenzioni ad alcune elementari indicazioni atte ad assicurare elevate prestazioni al manufatto ultimato. In particolare i blocchi andrebbero sempre posati impiegando malte premiscelate con caratteristiche a norma, scelte in relazione alle specifiche esigenze costruttive. I blocchi, poi vanno sempre posati a giunti sfalsati di mezzo blocco lungo i diversi filari orizzontali. La malta va stesa solo lungo gli allettamenti orizzontali nel caso in cui il laterizio sia munito di incastri sul lato verticale e, al contrario, sia sugli allettamenti orizzontali che su quelli verticali nel caso in cui il blocco abbia fianchi rettilinei. Altra alternativa è rappresentata dalla posa a secco. In questo caso si ottiene una notevole riduzione dei tempi di realizzazione della muratura con una connessa contrazione dei costi. Il lavoro di messa in opera, infatti, è accelerato e semplificato, il tutto pur garantendo alte prestazioni di resistenza meccanica a compressione e trazione accompagnate da un miglior potere coibente grazie all’eliminazione dei ponti termici derivati dai giunti di malta. Una volta ultimata la muratura si presenta asciutta, liscia ed omogenea, pronta per accogliere l’intonaco che può anche essere steso in uno strato di spessore notevolmente inferiore rispetto a quello richiesto dalle murature tradizionali e questo grazie alla planarità che contraddistingue le pareti realizzate in blocchi termici. Prestazioni dei blocchi alveolari Punti di forza dei blocchi alveolari sono le indubbie proprietà coibenti e di isolamento acustico, frutto sia della struttura porosa del laterizio che dei disegni dei fori verticali di forma allungata e con una particolare sagoma dei setti. Il “segreto” tecnologico di questa tipologia di prodotti, infatti, risiede principalmente nella forma e distribuzione proprio dei setti, disposti in filari con direzione perpendicolare al flusso termico. Questa peculiarità, unita alla massa alveolata o porizzata del laterizio, determina valori di resistenza e trasmittanza termica tali da contenere considerevolmente lo scambio di calore con gli ambienti interni sia in estate che in inverno. La muratura realizzata con questo genere di prodotto, dunque, possiede una temperatura superficiale rivolta verso i locali interni non inferiore o superiore, secondo le stagioni, di 2/3° C rispetto alla temperatura dell’aria esterna. Tale contenuta differenza impedisce alla muratura stessa di irradiare calore durante i periodi più caldi e, durante l’inverno, di assorbire il calore fornito dai corpi riscaldanti inseriti nell’abitazione. Le proprietà della muratura realizzata in blocchi alveolari, inoltre, impediscono la formazione di fenomeni di condensa tradizionalmente frequenti soprattutto in locali dove si ha una forte produzione di vapore acqueo, come, ad esempio, la cucina o il bagno. Ottimi risultati si ottengono, poi, sul fronte della prevenzione nei riguardi della formazione di muffe e di fenomeni di degrado diffuso o localizzato degli intonaci. Proprietà coibenti e assenza di ponti termici, infatti, garantiscono l’assenza di queste diffuse patologie. Notevoli vantaggi connessi all’impiego dei blocchi alveolari arrivano anche dal fronte dell’isolamento acustico. Massa e forma interna del blocco determinano una significativa attenuazione dei rumori aerei anche senza ricorrere a ulteriori strati isolanti. Naturalmente le migliori prestazioni, su questo versante, si osservano in murature prive di fessure, con giunti chiusi e con intonaci di spessore adeguato. Nel caso di costruzioni in zone particolarmente rumorose, comunque, è bene associare alla muratura in blocchi isolanti la posa di elementi isolanti quali pannelli o feltri. Particolarmente interessanti le prestazioni in caso di incendio in quanto i blocchi alveolizzati o porizzati sono inorganici e incombustibili in Classe 0 di reazione al fuoco. Altrettanto positiva è la resistenza, sempre al fuoco, di una normale parete portante che raggiunge il valore massimo di legge REI 180. Le Associazioni dei produttori di laterizi termoisolanti Consorzio Alveolater Il Consorzio Alveolater, attivo dal 1986, è un’associazione che raggruppa una parte dei più importanti e qualificati produttori italiani di laterizi ad alte prestazioni termiche (società che hanno stabilimenti su tutto il territorio nazionale). Il Consorzio, che ha la proprietà dei marchi Alveolater e Perlater e del know-how produttivo, ha introdotto per primo in Italia il concetto di “sistema muratura” che comprende sia gli elementi in laterizio, individuati da una sigla che ne definisce il campo di impiego, sia una malta termica che ha le stesse caratteristiche di isolamento dei blocchi. Consorzio Alveolater ha come scopo la diffusione, la promozione e l’incremento dell’uso dei blocchi in laterizio ad alte prestazioni termiche Alveolater e Perlater. Pubblica documentazione tecnica e informativa, software per il calcolo termico e strutturale delle murature, promuove ricerche e prove sperimentali sul prodotto, controlla la qualità della produzione degli associati, fornisce assistenza tecnica a progettisti e imprese di costruzione e consulenza agli utenti per il migliore impiego dei prodotti. I blocchi Alveolater e Perlater sono accompagnati, a richiesta, da una “Dichiarazione di Conformità” alle norme e ai decreti in vigore e dai Certificati sulle prestazioni del prodotto. (Fonte www.alveolater.com) Consorzio Poroton Italia L’attività di studio e ricerca del Consorzio Poroton Italia inizia di fatto sul finire degli anni ’70 sulla scia di due importanti avvenimenti destinati, in futuro, a cambiare il modo di costruire: il terremoto del Friuli e l’entrata in vigore della Legge 373 sul contenimento dei consumi energetici nel campo del riscaldamento di edifici adibiti a civile abitazione. Inizialmente, quindi, l’attività di ricerca del Consorzio era rivolta prevalentemente allo studio degli aspetti statici e termici; solo in seguito sono stati affrontati altri argomenti quali il comportamento acustico, la resistenza al fuoco, il comportamento igrometrico, ecc. Tra le ricerche svolte nei vari campi, le più importanti sono: Comportamento termico; Comportamento statico; Comportamento igrometrico; Resistenza al fuoco; Comportamento acustico. Oltre alle esperienze più sopra illustrate il Consorzio Poroton Italia ha affrontato le seguenti tematiche nel campo della ricerca sperimentale: Ricerca sul comportamento di tasselli installati su strutture in muratura; Comportamento meccanico della muratura sotto carichi di lunga durata; Progetto Brite-Euram per strutture a muratura armata; Ricerca di prodotti complementari al POROTON quali: malte, intonaci, ecc. Il Consorzio è inoltre impegnato nella promozione e divulgazione delle conoscenze acquisite nei confronti sia degli addetti del settore – tecnici, imprese, ecc. – sia degli utilizzatori finali. A seconda dei target, il Consorzio ha attivato differenti iniziative: pubblicazione della rivista trimestrale “Murature Oggi”; organizzazione di meeting, convegni, corsi di aggiornamento a livello locale, provinciale, regionale, nazionale ed internazionale; pubblicazione di manuali e brochure (a carattere tecnico e non);pubblicità sulla stampa a livello nazionale (di settore e non); partecipazione alle più importanti manifestazioni fieristiche del settore; e, infine, assistenza alle aziende nell’organizzazione e promozione di iniziative a carattere locale. (Fonte www.poroton.it) Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento