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Raggiunto l’accordo tra Ance e sindacati edili per il rinnovo del contratto collettivo. L’accordo è stato raggiunto nella notte del 29 gennaio tra Ance e Federazioni nazionali dei lavoratori Filca-Cisl, Fillea-Cgil e Feneal-Uil e ha introdotto importanti novitŕ nel comparto delle costruzioni. L’intesa prevede un aumento medio di 65 euro per gli stipendi mensili di impiegati e operai e rende concretamente operativo il lavoro interinale anche nel settore edile. Sul fronte retributivo il nuovo contratto nazionale prevede che l’aumento dei minimi di paga base per gli operai e dei minimi di stipendio per gli impiegati, cresciuti in media di 65 euro (circa 125mila lire) mensili, venga raggiunto in due tempi, con un incremento graduale a partire dal mese di gennaio 2002 e poi dal gennaio 2003.Gli aumenti saranno comprensivi del recupero differenziale tra inflazione programmata e inflazione reale per gli anni 2000-2001. E’ stato definito anche l’elemento economico territoriale, il cosiddetto tetto massimo per gli accordi territoriali, che a regime sarà del 14% pari a 90,75 euro, 52 euro in più rispetto a quello attuale. Le organizzazioni territoriali dei datori di lavoro e dei lavoratori aderenti alle associazioni firmatarie rinegozieranno dunque l’elemento economico territoriale entro la misura massima dell’11% dei minimi di paga e stipendio, con decorrenza dal 1 gennaio 2003, e del 14% dei minimi di paga e di stipendio a partire dal 1 dicembre dello stesso anno. Nel mese di dicembre è prevista inoltre l’erogazione di una prestazione aggiuntiva per gli operai e di un’una tantum per gli impiegati per una somma minima di 174,95 euro (330mila lire ca).L’altra novità di rilievo è costituita dal concreto avvio del cosiddetto lavoro in affitto nel comparto edile. L’accordo prevede l’applicazione della contrattazione collettiva di settore anche per il lavoro temporaneo, il versamento dei contributi da parte delle imprese fornitrici di lavoro temporaneo presso la Cassa Edile del luogo dove i lavoratori svolgono la prestazione e lo svolgimento della formazione professionale dei lavoratori a tempo determinato presso il sistema formativo paritetico di settore. Nell’ambito della trattativa, inoltre, Ance e sindacati hanno avanzato una proposta (da definire entro il 30 settembre 2002), in base alla quale la Cassa Edile sarebbe chiamata a svolgere un ruolo importante nella lotta al lavoro sommerso. Al fine di contrastare l’evasione contributiva essa, secondo la proposta, dovrebbe provvedere a verificare la congruita’ dei versamenti delle imprese esecutrici di opere pubbliche e di lavori privati, oltre a accertarne la regolarita’ contributiva.Ance e sindacati si sono infine impegnati a presentare al Governo una proposta sulla decontribuzione dei trattamenti erogati ai lavoratori in aggiunta alla retribuzione stabilita dai contratti collettivi. Fonte Ance Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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