Salviamo l�ambiente

Arriva la proposta Legambiente contro la piaga degli incendi. Secondo la principale associazione ambientalista italiana la soluzione potrebbero risiedere nell’istituzione di uno speciale catasto delle aree colpite. Lo strumento consentirà di contrastare alla nascita le speculazioni che frequentemente si nascondono dietro le fiamme. La stessa Legambiente ha commentato favorevolmente l’iniziativa del ministro Alemanno che, dotando la Forestale di sistemi GPS per censire con esattezza l’area andata in fiamme e dunque far scattare automaticamente le limitazioni di legge, a partire dall’inedificabilità, scavalca le lentezze dei comuni e avvia un efficace sistema di censimento delle zone arse. La prevenzione di abusi, come il cambio di destinazione d’uso, infatti, deve necessariamente passare attraverso una conoscenza capillare ed esaustiva dei territori colpiti. L’uso del satellite, spiega Legambiente, consentirà di scavalcare le lentezze e le inefficienze di molte amministrazioni comunali. Sarà così possibile ottenere un quadro molto più attendibile di quello fornito dai comuni, ponendo le basi per uno studio sistematico e scientifico del fenomeno incendi in Italia in relazione ai suoi fattori: posizione geografica, mutamenti e condizioni climatici, interessi speculativi. Attivo in cinque parchi nazionali (ma dall’anno prossimo saranno molti di più) questo progetto di Legambiente per contrastare i roghi estivi prevede 30 postazioni di avvistamento fisse e mobili dislocate nelle zone più sensibili dei parchi nazionali di Vesuvio, Gargano, Sila-Calabria, Sibillini, Aspromonte.

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