Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Abu Dhabi City dista 500 m da Saadiyat Island, la cosiddetta «isola della felicità», creata artificialmente per assorbire l’espansione del grande centro urbano. Nei prossimi dieci anni, grazie alla costruzione di 29 hotel di lusso e 8.000 ville, Saadiyat si trasformerà in un’esclusiva meta turistica. Il piano urbanistico prevede anche la realizzazione di 4 musei e di una galleria d’arte, che contribuiranno alla nascita di un centro culturale di respiro internazionale. Per collegare le due isole è stato progettato il ponte Saadiyat, attualmente in costruzione. Il ponte Questa struttura moderna e complessa misurerà 1.455 m in lunghezza e 60 m in larghezza: sarà perciò uno dei ponti più larghi del mondo, con ben dieci carreggiate e due linee ferroviarie sullo stesso livello. La durata del tragitto dal centro della città all’isola si ridurrà da oltre un’ora a pochi minuti. Otto pile disposte a ovest di Saadiyat e undici sull’isola serviranno a sostenere i tre tronconi con sezione a cassone in calcestruzzo precompresso, le cui campate saranno comprese tra 45 e 135 metri. Il ponte principale ha una campata di 200 m e altezza massima dal pelo dell’acqua, misurata al centro, di 26 m; sarà sorretto da due gruppi di tre pile a “V” alte 20 m. L’inclinazione di ognuno dei dodici singoli elementi portanti è di 27,45 gradi. Aziende partecipanti Questo progetto ambizioso è stato affidato ad un team composto da ARGE, Ed. Züblin AG e Saif Bin Darwish Civil Engineering Contractor. All’interno di Ed. Züblin AG, il lavoro è svolto da Züblin International GmbH di Stoccarda e Dywidag Bau GmbH Brückenbau di Norimberga. La stretta collaborazione tra i diversi attori e gli ingegneri PERI di Norimberga, Weißenhorn e Dubai si è dimostrata vincente non solo nelle fasi preliminari dei lavori, ma anche in quelle di costruzione. Per questo motivo, anche le variazioni in corso d’opera hanno rappresentato uno stimolo e non un ostacolo per le aziende coinvolte. Casseforme e impalcature utilizzate Il sistema di casseforme e impalcature approntato da Peri per i singoli elementi portanti è composto da due casseforme VARIO GT 24, da un’unità di cassaforma VARIO larga 7,76 m, inclinata in avanti e completa di piattaforme di lavoro e da una cassaforma a ripresa inclinata indietro. Quest’ultima è realizzata con componenti standard presi a noleggio della casseforme a travi per pareti VARIO GT 24 e con puntoni di forza SLS. Data l’inclinazione degli elementi portanti della struttura del ponte, i carichi elevati del calcestruzzo delle casseforme piegate indietro e posizionate esternamente, hanno richiesto l’aggiunta di un’impalcatura di sostegno PERI UP. Un telaio, parzialmente sporgente sul mare e composto da profili in acciaio spessi oltre 900 mm, offre una superficie d’appoggio sicura e garantisce una corretta ripartizione delle sollecitazioni. La struttura modulare e il passo di regolazione caratteristici del sistema PERI UP consentono di adattare perfettamente la struttura portante alle forze che la cassaforma a ripresa esercita e trasmette ai puntoni di forza SLS. Le impalcature di sostegno a torre, larghe 1,50 m, sono unite saldamente a formare lunghe strutture di supporto. I montanti sono collegati da correnti orizzontali lunghi solo 25 cm. In questo modo la portata unitaria di 40 kN per montante può aumentare e adattarsi alle sollecitazioni senza necessità di impiegare un numero eccessivo di giunzioni delle impalcature. Inoltre, i nodi PERI UP garantiscono la massima rigidità dei correnti e di conseguenza la solidità delle strutture di sostegno. Anche le unità di impalcatura più grandi possono perciò essere movimentate senza alcun rischio per la loro stabilità dimensionale. I cicli di lavoro I singoli elementi di sostengo del ponte hanno una sezione in pianta di 7 m x 3 m e la loro ultimazione richiede quattro fasi di ripresa. Essendo inclinate, a ogni fase le pile non crescono solo verso l’alto (4,70 m per concio), ma anche verso l’esterno (2,44 m). Dopo il disarmo, l’impalcatura di sostegno arretra sulle travi d’acciaio, con l’aiuto di rotaie. Per poter realizzare con efficienza le passerelle di sostegno e di lavoro, è possibile sovrapporre tre moduli a torre di 2 m di base e 4,65 m di altezza. L’albero filettato di base del sistema PERI UP accelera ulteriormente i tempi di montaggio, poiché consente di regolare le unità sovrapposte esattamente all’altezza desiderata. Grazie alle grandi dimensioni delle unità di movimentazione e all’impiego – seppur parziale – di apposite traverse per gli elementi di cassaforma per pareti VARIO è possibile trasferire con rapidità sia le casseforme che le impalcature alla fase di lavoro successiva. I 48 cicli di getto previsti dal progetto possono essere così realizzati con soli 4 set di casseforme, con un conseguente riduzione dei costi. Il know how PERI è comunque visibile nella realizzazione di tutti gli elementi strutturali del ponte: i due sostegni centrali, le numerose pile poggiate sulla terra antistante al mare e l’armatura della sovrastruttura. Per realizzare le sezioni a cassone in calcestruzzo vengono addottati perfino tre metodi differenti: l’estremità occidentale del ponte, sulla terraferma, viene costruita con il metodo dell’avanzamento a sbalzo; per la sovrastruttura su Saadiyat Island, a est, viene utilizzata un’impalcatura di sostegno su un piano di supporto, mentre le grandi campate del troncone centrale del ponte procedono con il metodo ad avanzamento libero. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento