PiacenzaExpo

Dunque una conferma da questa rassegna che, oltre a godere di partnership significative che hanno permesso al realizzazione di un ricco programma convegnistico (21 eventi), ha anche rappresentato un opportunità concreta per le aziende presenti di concludere affari già in fiera.
Lo strumento fieristico perciò non più soltanto come vetrina, ma ancora una vera opportunità di business, così come non si era più abituati a vederlo da tempo.
Ma chi sono i visitatori di “EdilShow”?
“Soprattutto operatori – hanno spiegato gli organizzatori ieri sera a Le Mose, dove si respirava aria di soddisfazione – anche se non mancano alcuni privati. Prevalentemente si tratta di tecnici, di costruttori, molti professionisti, ma anche imprenditori e gestori di attività commerciali legate al settore”.
Ad attirare il pubblico, che proviene non solo da Piacenza, ma da tutto il Nord (poiché non esiste un evento come questo in altre province del nostro bacino), oltre alla parte espositiva con il suo importante repertorio merceologico, anche il programma dei convegni.
Durante le giornate di “Edilshow” sono stati affrontati tutti i temi emergenti legati all’edilizia: dalle problematiche, più tecniche, a quelle derivanti dall’applicazione delle norme legislative, fino a problemi più scottanti che purtroppo si ritrovano spesso in cronaca come la sicurezza sul lavoro.
Il quadro che emerge è quello di un settore molto dinamico, cui sono legati interessi di genere differente e attorno al quale si muove un indotto non trascurabile.
In particolare giova ricordare che in provincia di Piacenza sono più di 4500 le aziende del settore: un dato – così come è emerso dai numerosi approfondimenti affrontati durante i convegni – che per essere letto correttamente, va valutato nelle sue luci, ma anche nelle suo ombre. Cioè la grande vitalità del comparto da un lato, ma anche l’estrema parcellizzazione delle imprese, che è un fenomeno purtroppo crescente.

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