Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
E’ prevista per il 30 novembre la chiusura del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale Sant’Anna di Como, aperto nel 2007. La Struttura Sanitaria di nuova concezione, sorge in località Tre Camini, nel Comune di S.Fermo della Battaglia, alle porte della Città di Como. Si tratta di una delle opere più importanti di questi anni, realizzate nella Provincia di Como. Nato intorno al concetto secondo il quale il cittadino deve essere al “centro del sistema sanitario” il nuovo complesso ospedaliero, oltre ad un occhio di riguardo verso le nuove tecnologie, pone notevole attenzione alle esigenze di personalizzazione, umanizzazione, comfort e sicurezza delle prestazioni sanitarie. I principali obiettivi del nuovo ospedale S. Anna sono: • Rispondere alle più avanzate esigenze nella cura dei pazienti • Integrare le funzioni di alta complessità tecnologica sanitaria con risultati ottimi sul piano assistenziale. Viene da sé come, per ottenere questi scopi sia necessaria una struttura fortemente all’avanguardia: un edificio di cinque piani, con più di 1.000 parcheggi, che occupa una superficie lorda di 80.000 mq in cui trovano spazio: • 545 posti letto destinati a degenza ordinaria • 55 posti letto destinati all’area critica • 54 posti letto tecnici • 16 sale operatorie • 2.000 mq destinati a laboratori diagnostici • 2.500 mq destinati a diagnostica radiologica • 3.200 mq destinati ad attività di medicina nucleare e radioterapia • 27 impianti elevatori Cinque piani, di cui uno interrato, per 4 diramazioni. Il tutto inserito in un contesto naturale ricco di aree verdi, delle quali è previsto l’incremento con la piantumazione di idonee essenze a basso tasso allergologico. L’intero compendio del nuovo ospedale occupa 22 ettari di terreno. Il bando di concorso in project financing istituito da Infrastrutture Lombarde è stato vinto da Pirelli Re, che ha istituito un associazione temporanea di imprese per la progettazione e la realizzazione dell’ospedale, composta da Aster Associate Termoimpianti SpA, GDM Costruzioni, Telecom Italia SpA, Nelsa Srl, che si occuperà della successiva gestione dei servizi non sanitari per 22 anni. L’inizio dei lavori è stato difficoltoso e ha riservato alcune sorprese. Prima fra tutti la scoperta di ritrovamenti archeologici, per i quali è stato necessario modificare il progetto, durante gli scavi per le fondamenta. Diverse sono state le deviazioni dal progetto originale anche nelle fasi successive di lavorazione: nel corso dei lavori si è intervenuti infatti più volte con variazioni relative alle partizioni, alla predisposizione dei solai, alle caratteristiche stesse dei prodotti selezionati in fase di prequalifica. Tutti i materiali forniti hanno subito ovviamente un attento processo di controllo; i calcestruzzi in particolare sono stati oggetto di attente analisi di qualifica e la scelta tra i fornitori che potevano garantire le prestazioni richieste è stata effettuata attraverso una serie finale di prove affidate a un laboratorio esterno, a garanzia dell’ estrema affidabilità della qualità del prodotto utilizzato. La collaborazione con i fornitori selezionati è stata molto importante per la gestione delle problematiche riscontrate e proprio per agevolare ed ottimizzare la risoluzione dei frequenti imprevisti è stato creato un ufficio tecnico in cantiere. Sulla base del capitolato iniziale sono state quindi proposte modifiche e soluzioni, elaborate in collaborazione con i fornitori, per risolvere le problematiche tecniche che man mano si riscontravano in corso d’opera. “In effetti l’ospedale ha anche una forma piuttosto complessa dal punto di vista architettonico, con molte sezioni angolari e allineamenti estremamente diversi l’uno dall’altro” spiega l’Ing. Robuschi, direttore tecnico del cantiere. “Questa complessità ha causato ad esempio un lungo lavoro per la posa dei pannelli prefabbricati di facciata, realizzati con cemento 52,5 tipo I Holcim da Zecca Prefabbricati SpA. ”La qualità del prodotto è ottima” dichiara Robuschi, “ma non poca è stata la difficoltà di montare su una costruzione di notevoli dimensioni gettata in opera, 1015 pannelli di 456 tipologie diverse” _____________________________________________ Optìmio XC Optìmio X0 di Holcim Holcim Calcestruzzi Srl, oggi Holcim Aggregati Calcestruzzi Srl, ha iniziato la sua fornitura a S.A.N.CO a maggio 2007. Nelle prime settimane la fornitura si è concentrata su calcestruzzi non strutturali per preparare il terreno di fondazione, particolarmente ricco d’acqua, alle successive fasi di costruzione. Per questa operazione sono stati utilizzati in totale circa 9.500 mc di calcestruzzo di classe Optìmio X0 con classe di resistenza C 12/15 e circa 2.000 mc di calcestruzzo con classe di resistenza C 16/20 e C20/25. Successivamente sono iniziate le fondazioni e le palificazioni per le quali sono stati utilizzati circa 66.000 mc di calcestruzzo Optìmio XC in classe di resistenza C 25/30 e C28/35. Dopo le fondazioni si è passati alle strutture di elevazione: per i pilastri, i muri e i solai sono stati utilizzati circa 57.000 mc di calcestruzzo Optìmio XC con classe di resistenza C 30/37 e 12.000 mc di calcestruzzo con classe di resistenza C 32/40. Un quantitativo totale imponente: circa 167.000 mc di calcestruzzo. Rigorose prove sono state condotte sia in corso d’opera, come impone la normativa, che in contraddittorio con il fornitore, anche perché, proprio in relazione alle modifiche e ai cambiamenti che si sono resi necessari nel corso delle lavorazioni, si è dovuti intervenire con adattamenti dei mix design relativi a variazioni di granulometria degli aggregati per esigenze di pompaggio piuttosto che sostituzione della tipologia di cemento utilizzato per abbreviare i tempi di presa. Per la tipologia del cantiere e per i criteri di lavorazione scelti, oltre il 70% del calcestruzzo fornito è stato messo in opera tramite pompaggio. E’ evidente come un intervento di tale portata abbia richiesto una gestione attenta da parte di Holcim, sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista dell’assistenza in cantiere. ”Superate le piccole difficoltà iniziali la partnership con Holcim è stata molto soddisfacente durante tutto il percorso” spiega il capocantiere, geom. Giuseppe Gentilini. “Abbiamo adattato il nostro lavoro e i prodotti necessari alle esigenze di cantiere e in questo Holcim ci ha supportato e coadiuvato. Man mano che i lavori procedevano abbiamo infatti avuto anche difficoltà logistiche legate agli spazi sempre più ristretti per il piazzamento delle pompe e per la gestione di più getti in contemporanea per tutto il cantiere. Abbiamo risolto passo dopo passo i diversi problemi e ora siamo giunti alla fase conclusiva; dal 1 dicembre, per 6 mesi, saremo impegnati con i collaudi finali.” www.holcim.it _____________________________________________ Fondazioni monolitiche ventilate con Modulo® + Geoblock® di Geoplast La necessità di ambienti salubri per la degenza dei pazienti ha portato la progettazione alla scelta della realizzazione di un vespaio ventilato al di sotto dei pavimenti del nosocomio. L’utilizzo di Modulo + Geoblock ha inoltre consentito il getto monolitico di soletta e travi di fondazione, aggiungendo così resistenza strutturale alla fondazione ventilata. Il Modulo H 55 è stato quello maggiormente impiegato (con relativi Geoblock), integrato da alcune aree con Multimodulo H15 e H20, per un totale di 18.000 m2. www.geoplast.it _____________________________________________ Cellule bagno della Linea Stilelibero di Modulbagno Modulbagno, azienda specializzata nella produzione di bagni prefabbricati, è stata selezionata per competenza e affidabilità come partner unico per la fornitura e posa in opera di 315 cellule bagno prefabbricate. Le cellule della Linea “Stilelibero” saranno consegnate e montate in cantiere in meno di quattro mesi. La Linea “Stilelibero” è dedicata alla realizzazione di cellule bagno realizzate su misura, a seconda delle esigenze dei clienti, per l’edilizia alberghiera, residenziale turistico alberghiera (RTA), residenziale sanitaria assistenziale (RSA), ospedaliera, residenziale per studenti e civile in genere. Modulo bagno: i vantaggi ? Il modulo bagno è un prodotto “chiavi in mano” interamente collaudato che garantisce la massima qualità esecutiva ad un prezzo predeterminato, senza sorprese a consuntivo. ? Il modulo bagno viene consegnato in cantiere completamente finito, semplificando l’operato della Direzione Lavori nella gestione della programmazione, dei materiali, delle lavorazioni e della manodopera disponibile sempre meno qualificata. ? Risparmio economico grazie anche alla riduzione significativa dei tempi di costruzione e la conseguente possibilità per l’impresa di liberare anticipatamente le proprie risorse ? La totale ispezionabilità degli impianti, frutto di una progettazione oculata e dell’impiego di tecnologie avanzate. ? La possibilità di spostare il modulo bagno facilmente e se necessario trasferirlo altrove insieme all’attività stessa. www.modulbagno.com _____________________________________________ Ritrovamento archeologico: Stonehenge lariana Il nuovo Sant’Anna restituisce alla città di Como reperti archeologici rinvenuti nell’ambito degli scavi per la costruzione dell’ospedale. Si tratta di ritrovamenti databili tra il V e il VI secolo a.C. : il cerchio ritrovato ha un diametro di circa 70 metri, e ricorda il paesaggio archeologico ritrovato nei pressi di Newgrange in Irlanda. E’ stato confermato che si tratta di una struttura utilizzata per lo studio della volta celeste e sembra essere la scoperta più importante, sul fronte dell’archeologia, in tutto il territorio della provincia comasca e unica in Italia. Ora si prevede la realizzazione di un sito archeologico aperto al pubblico, proprio accanto al nuovo presidio sanitario con la costruzione di una cupola di vetro che protegga tutto il ritrovato e che sia visibile e attraversabile sia dall’interno dell’ospedale che dall’esterno. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto