Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Sono in corso gli accertamenti archeologici che permetteranno l’avvio del cantiere per un complesso di edifici pubblici e aree verdi della città di Roma, frutto del concorso internazionale di progettazione urbana “Meno è più 4”. Lo studio Alvisi Kirimoto + Partners ha vinto nel 2006 questo concorso organizzato dal Comune di Roma per promuovere la qualità urbana. Il concorso, indetto nell’ambito del programma di trasformazione urbanistica di Grottaperfetta nel comprensorio di Tor Marancia, richiedeva la progettazione di un centro civico, un asilo per 60 bambini, un parco collegato ai ritrovamenti archeologici dell’area e parcheggi pubblici a raso. Lo studio Alvisi Kirimoto + Partners, stabilendo una gerarchia energetica che ha impostato le basi per le diverse soluzioni adottate, ha progettato un edificio capace di ridurre il consumo energetico e di limitare l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Dall’illuminazione naturale, attraverso vetrate e lucernai, sfruttata con l’ottimizzazione delle aperture e l’orientamento dell’edificio, fino all’involucro dell’asilo e del centro civico con innovative serre orientate verso sud e la copertura a tetto giardino, ‘Meno è più 4’ potrà considerarsi uno dei primi edifici italiani ad energia passiva. Il progetto asseconda la morfologia del luogo, in parte appoggiandosi al terreno e in parte sollevandolo. Questa idea ha generato un prospetto unitario e diffuso in tutta l’area, che coinvolge anche il parco e i parcheggi e si amalgama con il verde presente nell’intero comparto. Sollevando e modificando i lembi marginali dell’area d’intervento da nord a sud, prende forma l’asilo, ampiamente protetto dal terreno, e il centro civico che sarà il punto di orientamento di tutta l’area, grazie alla sua totale permeabilità e apertura. Le funzioni di asilo e di centro civico sono distinte e autonome ma sono ricompattate virtualmente dalla copertura che, per entrambi, diventa un tetto-giardino, un luogo di natura e arte. Le serre, dislocate lungo il lato sud degli edifici, sono l’elemento nuovo e vincente del progetto e rappresentano l’aspetto portante dell’intero intervento. Sono progettate per mantenere le temperature minime in inverno, garantendo il ricambio necessario dell’aria e l’entrata della luce naturale, mentre in estate sono in grado di abbassare le temperature elevate tramite l’effetto rinfrescante della massa termica e l’evaporazione dell’irrigazione delle piante, combinati all’aumento di velocità dell’aria della ventilazione naturale. Tutta la struttura è pensata e progettata per ridurre il consumo energetico e limitare le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, in linea con le direttive europee e nazionali a supporto del protocollo di Kyoto sottoscritto anche dall’Italia ed entrato in vigore nel 2005. I pannelli fotovoltaici, il tetto-giardino e i sistemi di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione e per i servizi igienici, contribuiscono ad elevare l’eco-sostenibilità del progetto concepito dallo studio Alvisi Kirimoto + Partners. Lo spazio del centro civico è organizzato in modo da essere visibile e accessibile da ogni lato, per diventare la lanterna luminosa di tutto il quartiere circostante. Il centro è dotato di una sala conferenze, aree di ricerca, biblioteca, sale di lettura, emeroteca, aree polifunzionali, uffici e info point. La sala conferenze può accogliere circa cinquanta persone ed è pensata come uno spazio unico, flessibile e oscurabile attraverso tende e pannelli mobili; è aperta verso l’atrio per l’organizzazione di eventi che coinvolgano il pubblico, raggiungendo una capienza massima di circa 150 persone. La biblioteca è fatta di linee pulite e spazi aperti che si affacciano verso il parco attraverso la serra, ed è pensata come luogo insolito di lettura nei mesi invernali. Sviluppata su più livelli e dotata di innumerevoli funzioni, consente l’uso simultaneo di alcune sale polifunzionali per il lancio di un libro o per un evento culturale. L’asilo può ospitare 60 bambini ed è concepito come un luogo di scoperta, lenta e controllata. Le stanze, pur definite e separate le une dalle altre grazie ai volumi tondi traslucidi che le delimitano, sono permeabili tra loro e conferiscono continuità e fluidità allo spazio. L’interno dell’asilo è scandito da due grandi cilindri in cui sono ripartite le tre sezioni: grandi, medi e piccoli; inoltre, sono previste divisioni mobili per organizzare e separare differenti aree tematiche e di gioco. Realizzato con cemento a vista, vetro e pannelli di alluminio microforati, l’asilo è colorato con toni vivaci e solari che contribuiscono a rendere la struttura accogliente e confortevole per la crescita percettiva dei bambini. La serra che si sviluppa sul lato sud, oltre a termoregolare autonomamente l’edificio, mette a disposizione dei bambini un giardino botanico e dei percorsi didattici all’interno dell’orto e del frutteto, dove poter acquisire nuove conoscenze e fare continue scoperte sensoriali e culturali. A completare ‘Meno è più 4’ ci sono il giardino degli odori e l’onda continua, elementi artistici ideati in collaborazione con l’artista Massimo Bartolino. Il giardino degli odori è un’area della copertura-giardino delimitata con un corrimano che sprigionerà quattro odori differenti in grado di alternarsi nelle diverse ore del giorno e con il cambio delle stagioni. Questa opera vuole restituire valore all’olfatto, un senso sacrificato, nell’epoca moderna, a favore del senso visivo. L’entrata al parco, racchiuso tra le due ali dell’edificio, passa attraverso uno specchio d’acqua circolare: l’onda continua. Due cerchi concentrici pieni d’acqua simboleggiano la contrapposizione tra movimento e stasi: il cerchio d’acqua centrale produce continuamente un’onda solitonica conica, concava e convessa in successione, mentre, nell’anello esterno, l’acqua è ferma. Sito: Grottaperfetta, comprensorio di Tor Marancia – Roma Direzione dei lavori: Arch. Massimo Alvisi Team progettuuale: Arch. Arabella Rocca, ARUP ITALIA Srl: Ing. Maurizio Michele Teora – strutture Collaboratori: Junko Kirimoto, Ing. Luca Buzzoni – strutture, Ing. Florence Collier – sostenibilità e impianti, Ing. Francesco Petrella – geotecnica, Arch. Alessandra Spiezia, Arch. Enrico Pisani, Arch. Chiara Quadraccia, Arch. Sara Piccialli, Arch. Leonardo Lorusso, Mercedes Munoz Arrocha, Giovanni Romagnoli Consulenti: Massimo Bartolino – artista, geom. Giampiero Aresi – computista, dott.sa Olivia Bartalucci – logopedista, dott. Luca Crotti – agronomo, dott.ssa Maria Teresa D’Alessio – archeologa, ing. Nicolalessandro Rocca – sostenibilità, ing. Ugo Vittorio Rocca – sostenibilità, arch. Claudio Ronconi – bioclimatica Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto