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“Gli architetti italiani ed i materiali da rivestimento: criteri di scelta, valutazioni, canali informativi” è stato il filo conduttore della presentazione di Paolo Anselmi, vice Presidnete Gfk Eurisko, su questi fondamentali attori nell’industria edile nazionale. Promossa da Confindustria Ceramica e da Federchimica Ceramicolor, l’evento si è svolto oggi pomeriggio, presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica a Sassuolo, che ha visto la partecipazione di oltre 100 professionisti e rappresentanti di imprese ceramiche. I lavori, moderati dal Direttore Generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero, sono stati introdotti da Franco Manfredini, Presidente degli industriali della ceramica, e da Daniele Bandiera, vice Presidente dell’Associazione dei colorifici. “La collaborazione tra operatori della produzione è molto importante per il raggiungimento del miglior risultato finale, in termini di soddisfazione del consumatore – afferma Franco Manfredini, Presidente di Confindustria Ceramica –. Questa collaborazione è anche utile e preziosa per lo sviluppo e l’evoluzione dei prodotti, che l’industria ceramica italiana persegue incessantemente. Le indicazioni che emergono da questa ricerca sono un punto di riferimento fondamentale per i produttori, per conoscere le aspettative che provengono dall’universo dei progettisti italiani”. "L'indagine svolta insieme a Confindustria Ceramica per comprendere meglio i criteri di scelta degli architetti – spiega Daniele Bandiera, Vice Presidente di Federchimica Ceramicolor – è stata molto utile perché ci permette ora di dirigere i nostri sforzi verso progetti innovativi e, al tempo stesso, aderenti alle richieste del mercato. In questo modo, l'intera filiera, con il contributo di tutti i suoi attori, potrà sempre di più raggiungere standard qualitativi elevati, proponendo soluzioni che siano perfettamente in linea con quanto richiesto dai professionisti delle costruzioni e dai clienti finali".La ricerca, rappresentativa dell’intero universo nazionale, ha delineato che la dimensione media dello studio in Italia è composto da 6 addetti, anche se un quarto del totale si compone del solo titolare, che per il 68% si occupano in prevalenza di residenziale; che il 52% è impegnato in una attività di ristrutturazione e che la superficie oggetto dell’intervento è nell’ordine dei 2.000 metri quadrati. Di rilievo la segmentazione dei materiali rispetto alle diverse destinazioni d’uso, che vedono ai primi posti il gres porcellanato negli esterni e la ceramica, nelle sue molteplici declinazioni, negli interni. Tra le modalità di reperimento delle informazioni, la primo posto c’è la partecipazione a fiere (84%), poi i siti web dei produttori (77%) e l’osservazione dei progetti già realizzati (72%). Di rilievo, inoltre, l’analisi sul ‘decisore finale’ dei materiali, che viene affidato nel 30% dei casi al solo progettista per le parti esterne mentre nel 7% è il committente che ha scelto per la parti interne. L’analisi, basata sulle risposte di 323 professionisti, ha poi analizzato anche il sistema dei valori connesso ai diversi materiali, oltre all’immagine percepita degli stessi progettisti in relazione alle specifiche destinazioni d’uso. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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