Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Rendere le norme tecniche di prevenzione incendi più semplici e più accessibili a tutte le categorie interessate, lasciando inalterato lo standard di sicurezza. E’ lo scopo principale del DPR 151 del 1 agosto 2011, ovvero la nuova disciplina dei procedimenti di prevenzione degli incendi, di cui si discuterà martedì 2 ottobre a Dalmine, in provincia di Bergamo, nell’ambito del seminario “Regolamenti, direttive e norme tecniche nella progettazione antincendi”, organizzato dall’UNI – Ente nazionale italiano di Unificazione – e dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’incontro nasce da un’esigenza di confronto tra norme legislative e norme tecniche nazionali ed europee e tra VIGILI DEL FUOCO, esperti della normazione, PROGETTISTI, INSTALLATORI, PRODUTTORI E COSTRUTTORI che le applicano tutti i giorni. IL DPR 151 rafforza a livello legislativo il percorso che l’UNI ha già avviato da tempo, con una serie di progetti e norme tecniche mirate. In particolare, la norma UNI 11224, nella sua ultima revisione, definisce i nuovi criteri tecnologici per effettuare il controllo iniziale e la manutenzione degli impianti di rilevazione antincendio. A questa si aggiungono le norme contenute nella UNI EN 54, applicabili ai sistemi di rilevazione e allarme posti a protezione degli edifici ed esplicative anche delle novità nel settore della rilevazione, come i nuovi prodotti, le tecniche moderne di segnalazione, i sistemi ausiliari e i nuovi mezzi di trasmissione. La UNI 9494, infine, è la prima di una serie di norme relative ai sistemi di controllo di fumo e calore, con alcune importanti novità nella progettazione e realizzazione a regola d’arte di questi impianti. Il documento rappresenta uno strumento importante per applicare le regole tecniche di prevenzione incendi sulle superfici con un’estensione minima di 600mq. Sul fronte legislativo, il DPR 151 ha rivisitato la disciplina di prevenzione che coinvolge ad ampio raggio le imprese, i professionisti esperti nel settore, i produttori ed importatori di componenti ed impianti antincendio, la Pubblica Amministrazione (per quel che riguarda i controlli e le eventuali procedure di repressione). Il nuovo regolamento si prefigge lo scopo di rendere più snella l’azione amministrativa e più celeri le attività di controllo. Il DPR ha aggiornato l’elenco delle attività soggette a verifica, suddividendole in tre categorie individuate in base al rischio connesso all’attività (basso, medio o elevato). Il grado di efficacia del nuovo regolamento è confermato dai minori adempimenti burocratici, da un considerevole risparmio per le imprese e dal mantenimento della centralità del ruolo dei Vigili del Fuoco nelle fasi di controllo. L’UNI L’Ente Nazionale Italiano di Unificazione è un'associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, circa 6.500, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, realtà della Pubblica Amministrazione. Svolge attività normativa in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Il ruolo dell'UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dalla Direttiva Europea 83/189/CEE del marzo 1983, recepita dal Governo Italiano con la Legge n. 317 del 21 giugno 1986. L'UNI partecipa, in rappresentanza dell'Italia, all'attività normativa degli organismi sovranazionali di normazione: ISO (International Organization for Standardization) e CEN (Comité Européen de Normalisation). L'UNI è stato costituito nel 1921 a fronte dell'esigenza dell'industria meccanica di unificare le tipologie produttive, facilitare l'intercambiabilità dei pezzi, ecc… e da allora accompagna e sostiene lo sviluppo del Sistema Paese migliorandone l’efficienza e l’efficacia. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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