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Sempre più le istituzioni cercano di recuperare immobili fatiscenti o ruderi, risalenti all’epoca rurale, per destinarli e restituirli alla comunità. Un esempio è dato dalla cascina Commenda, nel comune di Segrate, dove una tipica cascina lombarda è stata ristrutturata per poterne fare un centro culturale. La struttura si trova tra l’antico borgo rurale e la zona residenziale del paese, e quando sarà recuperata dovrebbe rappresentare una sorta di anello di congiunzione tra due filosofie urbanistiche: l’architettura rurale pre-bellica e quella residenziale del boom economico. Quasi un ponte su due passati, reinterpretato in chiave moderna, con la conservazione di gran parte delle strutture, rese funzionali con le tecniche ed i materiali più attuali. Molte le criticità nell’affrontare un progetto di questo genere, ma altrettanti sono gli spunti, che nascono dalla combinazione delle necessità tecniche, della resa estetica e dall’opportunità di conservazione di quello che è un vero e proprio patrimonio culturale della zona. In Cascina Commenda gli architetti Alberto Caruso ed Elisabetta Mainardi di Milano hanno dunque puntato al recupero della struttura esistente, apportando solo alcune modifiche sulle fondamenta per renderle adatte a sostenere tutte le “novità” previste nell’interno, tra cui una sala auditorium ed altre sale minori adibite allo svolgimento delle attività più varie (dai laboratori artistico-musicali alle riunioni di associazioni locali), ciascuna delle quali è stata progettata, in funzione delle sue peculiari esigenze, con grande attenzione alle necessità dell’isolamento acustico e dell’acustica ambientale, senza dimenticare finiture e colori, con un risultato finale tecnico ed estetico così curato da risultare sorprendente. La grande sfida rappresentata da questo progetto era quella di reinterpretare in chiave moderna gli spazi di un’architettura dai tratti tipicamente rurali, rendendo possibile la serena convivenza dei più diversi elementi stilistici senza pregiudicare un’omogenea resa estetica del risultato finale. Il ricorso ad un registro incentrato su due piani distinti ma dialoganti tra loro è stata la chiave anche per la scelta dei materiali e per la loro integrazione. La sala auditorium, ricavata su di un piano non presente in origine, sovrasta i vani e le sale del pianterreno: questa nuova ripartizione dei volumi ha permesso di sfruttare meglio in altezza la tipica struttura a cascinale, ma naturalmente ha comportato ovvie necessità in materia di isolamento acustico e termico tra i diversi spazi. Per ottenere risultati ottimali sotto questo profilo la scelta è ricaduta su vari pannelli della gamma ERACLIT. Per il rivestimento interno del tetto sono stati impiegati pannelli termofonoisolanti e fonoassorbenti in Classe 1 di reazione al fuoco (Euroclasse B-s1,d0) ERACUSTIC da 35 mm. Il ricorso a pannellature di questo tipo è molto indicato per funzioni come quelle appena descritte, in quanto, grazie al suo colore caldo e naturale, il materiale si integra perfettamente con la struttura del soffitto, sorretto da travi a vista, garantendo il giusto mix tra le prestazioni tecniche e resa estetica. Il rispetto delle norme antincendio e le necessità dell’isolamento termico ed acustico delle pareti perimetrali sono stati soddisfatti grazie all’adozione di pareti REI 120 in doppio strato di pannelli ERACLIT-PV, con interposta una struttura di sostegno appositamente calcolata dall’Ufficio Tecnico ERACLIT in funzione dell’altezza, dei carichi previsti e della spinta del vento. Il tutto si è integrato al meglio all’interno della sala, grazie alla rifinitura delle pareti con una pannellatura fonoassorbente di ERACLIT TRAVERTINO MICRO color antracite, che funge da perfetto sfondo per le perline che, leggermente distanziante tra loro, compongono la cifra stilistica della parete stessa. Anche la zona del palco è delimitata da pareti dello stesso tipo, dove però la pannellatura color antracite è composta da pannelli di tipo ERACUSTIC, che garantiscono la migliore resa acustica, necessaria in un punto delicato come questo. I pannelli della gamma ERACLIT hanno trovato giusta collocazione anche nella sala prove, allestita al pianterreno. Particolarmente adeguati al tipo di funzione si sono dimostrati il controsoffitto e le contropareti in ERACUSTIC,le cui qualità fonoassorbenti hanno sciolto ogni preoccupazione sia riguardo al riverbero sia all’isolamento dai rumori esterni come verso agli altri ambienti adiacenti. Il ricorso ai materiali più adatti ha dunque reso possibile un progetto che intende offrire uno spazio di aggregazione culturale ad alta vivibilità, che possa seguire le più attuali tendenze di stile e di impiego, mantenendo però intatto, nelle radici quanto nell’atmosfera, lo spirito della zona e donando a tutti coloro che fruiscono di questi luoghi una sensazione di un passato che, reinterpretato con gli strumenti e le conoscenze odierne, arriva perfettamente recuperato fino ai giorni nostri. Isolamento termoacustico della Cascina Commenda 2 Isolamento termoacustico della Cascina Commenda 3 Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto