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Innovazione e alta qualità sono state le basi con le quali Fakro si è fatta conoscere sul mercato: ebbene oggi l’azienda presenta un’ulteriore eccellenza, l’offerta di soluzioni fuori standard. In grado non solo di adattarsi alle evoluzioni dell’architettura e alle nuove concezioni di volta in volta da essa proposte, ma anche di concretizzare le eccentriche visioni dei più arditi architetti, l’azienda può infatti fornire, in tempi brevi (nell’arco di un mese) finestre personalizzate e fuori standard per quanto concerne forme, dimensioni e colori. “In azienda – spiega Slawomir Gawlik, FAKRO Group Marketing Director – abbiamo da sempre un motto, vale a dire Non c’è nulla che FAKRO non possa fare. Guidati da questa filosofia, consideriamo una sfida ogni più originale e stravagante progetto, non rifiutando a priori nessuna richiesta fuori standard. Ci è capitato spesso infatti di trovarci di fronte a idee progettuali all’apparenza inconcretizzabili che, alla fine, grazie all’impegno e alla professionalità della speciale Divisione FAKRO deputata ai prodotti fuori standard, hanno preso vita attraverso lo studio di efficaci soluzioni. E’ il caso ad esempio della particolarissima villa che l’architetto Jakub Potoczek ha ideato per sé, un’abitazione privata assolutamente sui generis contraddistinta da un’ampia serie di finestre realizzate in un’infinita varietà di formati, dai rombi, ai trapezi, sino agli archi e ai triangoli. Quando il lavoro ci è stato proposto, è inizialmente sembrato assai ostico: oltre ad avere differenti formati, le finestre dovevano risultare complanari alla superficie dell’involucro accompagnandosi ai più svariati materiali di finitura esterna. Non ci siamo però scoraggiati e, alla fine, con solo qualche lieve variazione rispetto alle idee progettuali dell’architetto, abbiamo realizzato l’opera.” “Negli ultimi anni – aggiunge Slawomir Gawlik – a livello mondiale abbiamo registrato un progressivo aumento delle richieste fuori standard, tanto che la Divisione dedicata a quest’ambito ha incrementato sempre più la sua attività. Queste inusuali applicazioni sono per noi non solo una sfida ma addirittura una risorsa: ognuna di esse può infatti fornirci stimoli importanti in vista della realizzazione di nuovi prodotti. Pensiamo che accettare progetti inusuali o bizzarri possa dunque permetterci di acquisire know how, patrimonio prezioso che può poi condurre dalla sperimentazione alla standardizzazione di una tecnologia”. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici