Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La prima edizione, targata 2015, del Mondial du Bâtiment ha confermato questa fiera come grande appuntamento d’affari nel settore delle costruzioni e dell’edilizia.Abbiamo intervistato Guillaume LOIZEAUD, Direttore di MONDIAL DU BATIMENT. Il mondo delle costruzioni visto dal Direttore di MONDIAL DU BATIMENT BATIMAT è diventata la fiera più importante in Europa per l’edilizia e per l’impiantistica. Sta patendo la crisi? Gli espositori italiani sono aumentati? La fiera BATIMAT, piattaforma leader dei mercati dell’edilizia e delle costruzioni, evolve in un contesto di mercato in crisi con una ripresa ancora debole in alcuni paesi, dunque non è indenne alla crisi. In questo contesto, l’offerta del salone si è rinnovata in modo considerevole, con nuove soluzioni di partecipazioni per gli espositori, nuovi strumenti per ottimizzare il ritorno sull’investimento grazie al contatto con visitatori molto qualificati. La presenza delle aziende italiane nel 2015 è di nuovo aumentata (185 rispetto alle 169 del 2013). Quali le novità per questa edizione 2015? L’obiettivo del Mondial du Bâtiment, e dunque di Batimat, è di fornire a tutti i visitatori risposte concrete e idee applicabili facilmente ai cantieri di oggi e di domani. Questo obiettivo si traduce in 3 tematiche organizzative forti e concrete : l’innovazione, l’informazione/formazione e la dimensione business. L’innovazione, prima motivazione di visita dei visitatori, ha rappresentato nuovamente il tema portante di questa edizione. Il concorso dei prodotti innovativi (gli award du Mondial du Bâtiment) ha permesso di svelare dal 28 settembre 210 prodotti, che in alcuni casi hanno rappresentato vere e proprie rivoluzioni tecnologiche. I finalisti e i vincitori sono stati valorizzati nell’ambito dell’universo professionale di pertinenza durante il salone grazie alle torri dell’innovazione (totem con schermi giganti di 4X3m). E’ stata inoltre messa in luce l’architettura innovativa tramite il concorso Energy and performance architecture, oltre che i cantieri attraverso SMART. L’informazione /formazione, al centro dei padiglioni e delle professioni con uno spazio Forum che ha ospitato conferenze animate da esperti e dedicate a soggetti normativi, alle prospettive del settore o alla scoperta di nuove soluzioni. Anche la formazione ha rappresentato un’importante novità dell’edizione 2015 grazie agli « Spazi Dimostrativi», nell’ambito dei quali alcuni espositori hanno potuto presentare il loro prodotto e avere scambi d’opinioni con i visitatori. Questo nuovo format aveva l’obiettivo di ottimizzare i percorsi di visita e di favorire la diffusione della conoscenza. Il salone BATIMAT ha accolto uno spazio tematico Edilizia del Futuro, nell’ambito del padiglione 5 B. Questo spazio offriva una presentazione, concreta e dimostrativa, di soluzioni (o prototipi) che saranno gli standard del futuro nell’edilizia. I visitatori hanno potuto scoprire e testare i nuovi strumenti di progettazione (progetto digitale, immagine 3D per es.), le soluzioni connesse per progettare meglio o gestire gli edifici, i nuovi strumenti per industrializzare i metodi di realizzazione (stampante 3D per esempio), ecc. Infine la dimensione business del salone si è tradotta nella possibilità di prendere visione di strumenti concreti che permettono di moltiplicare le opportunità di contatto e di scambio tra visitatori e espositori. Per esempio: i percorsi di visita, le visite guidate, la preparazione on-line di visite prima dell’inizio del salone, l’uso di una piattaforma business matching che ha permesso agli espositori di fissare appuntamenti d’affari con i visitatori pre-registrati per rispondere ai loro progetti … Il mercato dell’edilizia in Europa come si sta evolvendo? Dal punto di vista della congiuntura, si registrano alcuni segnali incoraggianti sul mercato del nuovo a breve termine e di quello del rinnovamento energetico a medio termine. Dal punto di vista della struttura del mercato, è meno usuale parlare di mercato europeo, perché non è consolidato a livello delle normative e delle tecniche di costruzione che risultano differenti nei vari paesi. Ad ogni modo, tutta l’offerta di materiali edili evolve verso soluzioni sempre più neutre per l’ambiente e il clima, tenendo sempre in considerazione la riduzione dei costi di costruzione. In Francia esiste un incentivo per le ristrutturazioni come in italia? Naturalmente esistono degli incentivi per le ristrutturazioni in Francia. Le due principali misure sono: L’eco prestito a tasso zero che si rivolge a tutti i proprietari di un appartamento costruito in epoca anteriore al 1990, occupanti o locatari, senza vincoli, che effettuino un insieme di lavori appropriati. Il tetto massimo è di 30 000 euro. La durata del rimborso, fissata in 10 anni, può essere portata a 15 anni per alcuni lavori. Il progetto di legge finanziaria per il 2016 prevede il prolungamento dell’eco prestito a tasso zero fino al 31 dicembre 2018. Esso sarà adattato per poter finanziare i lavori di performance energetica realizzati dai beneficiari degli incentivi dell’Agenzia Francese della Casa (Agence Nationale de l’Habitat – Anah). Inoltre, il credito d’imposta transizione energetica (30% deducibile) ha l’obiettivo di incoraggiare i proprietari ad effettuare lavori di miglioramento energetico nei loro appartamenti sostenendo le nuove tecnologie più efficaci in termini di sviluppo sostenibile e facendo evolvere i diversi mercati verso standard di performance più elevati. L’import-export con l’Italia, dopo questi anni di congiuntura economica difficile, come si colloca? I dati specifici al settore delle costruzioni sono difficili da trovare. La Missione Economica dell’Ambasciata d’Italia in Francia ha pubblicato un recente rapporto sugli scambi bilaterali Francia-Italia. Questo documento indica una diminuzione delle esportazioni francesi verso l’Italia più importante rispetto alla cifra delle importazioni. Le esportazioni hanno perso 6,1 miliardi di euro tra il 2017 e il 2013 (-16,7%), raggiungendo 30,3 miliardi nel 2013, mentre le importazioni hanno registrato una perdita di 3,1 miliardi di euro nello stesso periodo (-7,9%), attestandosi a 35,9 miliardi di euro nel 2013. Il peggioramento del deficit è stato registrato soprattutto nel 2012 dove le esportazioni francesi hanno perso 2,1 miliardi di euro in un anno, mentre le importazioni hanno registrato un dato stabile. Nel 2013, le esportazioni verso l’Italia hanno continuato a registrare una diminuzione (-5,2% rispetto al 2012, ovvero -1,7 miliardi di euro) un po’ più che le importazioni francesi(-3,9%,ovvero -1,5 miliardi di euro). Questa diminuzione delle esportazioni è prima di tutto congiunturale, legata alla lunga crisi che ha attraversato l’Italia, soprattutto nel 2012 e nel 2013 dove si è registrata una recessione molto più marcata rispetto alla media della zona euro (recessione in Italia di -2,5% nel 2012 poi -1,9% nel 2013, contro -0,7% nel 2012 e -0,4% nel 2013 per la zona euro). Nello specifico, la domanda interna italiana è fortemente diminuita negli ultimi 6 anni: il consumo privato è diminuito del 7,6% tra il 2007 e il 2013 e le importazioni sono scese del 13%, toccando in pieno la Francia, 2° fornitore dell’Italia dopo la Germania. Il rapporto è consultabile nella sua totalità al seguente link: http://www.tresor.economie.gouv.fr/File/400440 Il Risparmio energetico, in Francia, su quali fonti rinnovabili sta puntando? Sono presenti in fiera aziende di riferimento del settore? La Francia dispone di circa 10.000 megawatt (MW) di energia eolica (46 nel 2000) e di oltre 5.500 MW di energia solare fotovoltaica. La Francia si posiziona tra i primi dieci paesi al mondo in materia di fonti rinnovabili (idrica, solare, eolica, biomassa), dietro una mezza dozzina di paesi virtuosi (Cina, Stati Uniti, Germania, Spagna, India e Gran Bretagna) e allo stesso livello dell’Italia e del Canada. L’offerta di soluzioni sul tema dell’efficacia energetica è molto importante a Batimat : attraverso l’isolamento ITE/ITI (Isolamento Termico per Esterno / Interno), le soluzioni dei settori dei serramenti e della protezione solare. E’ presente anche un’offerta sul nuovo tema dell’economia circolare con prodotti concreti inerenti le problematiche di gestione dei rifiuti da cantiere fino alle soluzioni di rivalorizzazione. A Interclima+elec una cinquantina di espositori hanno presentato soluzioni in materia di energia rinnovabile o biomassa. Tra questi c’erano alcuni leader del settore o operatori che proponevano innovazioni (Propellet, Novadev, De Dietrich, Cordivari…). Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento