Diagnosi energetica edifici, di cosa si tratta, quando è obbligatoria e come farla: tutta la normativa 05/12/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
L’opera di riqualifica delle strutture di via Caboto a Corsico, ho come obiettivo quello di restituire identità e leggibilità all’intero complesso della Foster Wheeler, ora identificabile da elementi contrastanti sia negli spazi esterni, che in quelli interni. le priorità tra gli ingressi e i percorsi di ingresso agli edifici sono poco chiari e frammentari. L’intervento all’interno dei due edifici (A-B) consiste nella riqualificazione architettonica e impiantistica degli spazi ad uso ufficio e nell’adeguamento agli standard di comfort e alle normative in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Negli spazi esterni si provvede alla realizzazione di un disegno comune, che diventa operazione necessaria per dare leggibilità agli accessi pedonali e carrabili attualmente indistinguibili. L’ingresso su strada acquista quell’importanza che nello stato attuale sembra offuscata da una sovrapposizione di elementi disordinati e caotici. La segnaletica, i vasi le siepi, le telecamere, i lampioni, il servo scala, i paracarri, il cancello, lo spartitraffico e i parapetti sono tutti elementi che sembrano essersi accumulati nel tempo senza una regia. L’introduzione di una unica hall d’ingresso nel corpo basso su strada, ben riconoscibile e in posizione baricentrica rispetto all’intero complesso, ridefinisce le gerarchie spaziali e dei flussi distributivi. Gli accessi e i percorsi pedonali vengono chiaramente distinti da quelli carrabili e di servizio che si sviluppano a una quota inferiore, senza interferenze tra di loro. I nuovi percorsi coperti di collegamento dalla nuova hall di ingresso consentono di connettere tutti gli edifici del complesso tra di loro e con i principali spazi di servizio, e sono caratterizzati da un forte elemento passerella realizzato con una leggera struttura metallica che consente il superamento delle attuali barriere architettoniche. I corpi delle autorimesse vengono rivestiti di una “parete verde” ricavata con un sistema di cavi e piante rampicanti che, pensati unitamente al ridisegno delle parti verdi a terra, restituisce un rapporto diretto con l’esterno e nasconde le parti di servizio dell’edificio. La copertura dell’autorimessa tra i due edifici ad uffici viene completamente ridisegnata a giardino pensile, nascondendola così dallo sguardo dagli uffici e costituendo l’opportunità di un nuovo spazio verde di condivisione. La mensa è inserita all’interno dell’edifico C, al posto dell’attuale ristorante“Autogrill”. A questa sarà garantito l’accesso pedonale da via Caboto e l’accesso al coperto sia dall’edifico A che dall’edificio B per mezzo del nuovo percorso pedonale coperto che collega gli edifici A,B,C tra loro. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto