Pavimentazioni drenanti: soluzione efficace per contrastare il cambiamento climatico nelle aree urbane 19/07/2024
AI e ambiente costruito: l’intelligenza artificiale può aiutarci a decarbonizzare il settore edile? 26/06/2024
La costruzione di un impianto parafulmine: struttura, progettazione e obblighi legati alla normativa 02/07/2024
Efficientamento energetico, edilizia scolastica, strutture sanitarie, rischio idrogeologico, bioenergie ed infrastrutture: le priorità per l’Italia Dalla Legge di Stabilità 2016, attraverso la clausola europea per gli investimenti, avvio dei Fondi strutturali europei relativi alla programmazione 2014-2020 In riferimento ai Fondi Strutturali Europei 2014-2020 l’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha ribadito il ruolo centrale che la programmazione della politica di coesione territoriale riveste per la crescita dell’economia e dei territori italiani. Negli ultimi anni, però, gli effetti di tali stanziamenti sull’economia e sul mercato delle costruzioni sono stati di gran lunga inferiori al loro potenziale. Per la nuova programmazione, occorre garantire in particolare l’integrazione dei fondi e la definizione di visioni e strategie unitarie a livello nazionale e territoriale per l’utilizzo delle risorse. Questo significa cambiare approccio rispetto al passato e ragionare in termini di fabbisogni e progetti di sviluppo e non in funzione dei finanziamenti disponibili. Da questo punto di vista, risultano fondamentali il rafforzamento della governance di queste risorse e l’adozione di misure di accompagnamento per trasformare le risorse ed i progetti finanziati in vere opportunità di sviluppo. Il ruolo del sistema Ance In questo contesto, il sistema Ance deve contribuire a cambiare approccio, facendo emergere, in una visione rinnovata, progetti che corrispondono alle esigenze e ai bisogni delle città e dei territori piuttosto che chiedendo il mero inserimento di progetti, spesso superati o sovradimensionati, nell’elenco delle opere da finanziare con i fondi preassegnati ai vari territori. Questa è la condizione per realizzare ciò di cui il Paese ha realmente bisogno: progetti e infrastrutture di qualità, realizzati in tempi giusti e a costi contenuti, energeticamente efficienti, ad un costo di gestione conosciuto e contenuto e con riconosciuta valenza sociale. Bisogna dunque affrontare questa nuova programmazione secondo la sequenza obiettivi – progetti – fondi. Il ruolo dell’ANCE non è solo quello di essere dei “destabilizzatori”, come ha recentemente affermato, attribuendo un senso positivo alla parola, l’ex Ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca ma è anche quello di essere protagonisti, in prima persona, della nuova programmazione, in quanto membri attivi del partenariato economico e sociale, come auspicato anche dalla Commissione Europea. Il territorio privilegiato per mettere in atto questo approccio è, ovviamente, quello delle città. In questo contesto, i punti centrali sono due: La partnership è fondamentale per definire una visione dello sviluppo a livello locale e assicurare il coinvolgimento dei capitali privati. Le risorse pubbliche devono essere utilizzate per governare il processo di sviluppo territoriale e/o di riqualificazione urbana ed intervenire solo su operazioni strategiche per lo sviluppo e/o la riqualificazione. Occorre, dunque, trovare un metodo di lavoro, attraverso il quale sia possibile ri-annodare i fili di un dialogo tra attori diversi, tra idee diverse, per arrivare a definire una visione e costruire gli strumenti – economico-finanziari, urbanistici, fiscali- per attuarla. La programmazione dei fondi europei e nazionali 2014-2020 rappresenta una straordinaria occasione per rilanciare le politiche urbane nel nostro Paese. Nella nuova programmazione, infatti, le istituzioni europee attribuiscono carattere prioritario al tema delle politiche urbane, ed in particolare al tema della rigenerazione urbana, rispetto al quale, però, scontiamo un immenso deficit alla partenza perché da anni manca una politica nazionale sulle città. Si tratta di un approccio che i nostri partner hanno già adottato da molti anni e che stanno rafforzando, proprio grazie alla nuova programmazione dei fondi strutturali, come ad esempio in Francia. Alla luce dei programmi italiani approvati dalla Commissione Europea, l’inserimento dello sviluppo urbano sostenibile tra i temi principali della nuova programmazione è stato però vissuto, nella maggior parte dei casi, come un mero adempimento burocratico da parte delle Amministrazioni competenti e vi è poca visione strategica sulla materia. Tra l’altro, solo 11 regioni e province autonome su 21 hanno previsto l’inserimento di un asse specifico sullo sviluppo urbano sostenibile. L’importo destinato a questi assi ammonta soltanto a 786 milioni di euro, pari all’1,5% delle risorse della programmazione 2014-2020. Nonostante questo handicap in partenza, a livello nazionale, alcuni programmi, come ad esempio il Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane”, possono invece rappresentare una vera occasione per rilanciare le politiche urbane nel nostro Paese. Fonte ANCE Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
16/07/2024 Comproprietà immobiliare, cos’è e quando si verifica A cura di: Pierpaolo Molinengo La comproprietà immobiliare si verifica quando due soggetti diversi sono proprietari dello stesso immobile. In alcuni ...
10/07/2024 Compravendite case, -7,2% per il primo trimestre 2024 A cura di: Federica Arcadio Secondo l'analisi di l’analisi di Abitare Co. frena il comparto delle compravendite case, che inizia il 2024 ...
09/07/2024 Acquistare una casa senza agenzia immobiliare, a cosa stare attenti A cura di: Pierpaolo Molinengo È possibile acquistare un appartamento o una casa anche senza l’intermediazione di un’agenzia immobiliare. Ma bisogna ...
21/06/2024 Sempre più interesse per gli "healthy buildings": + 100% in 5 anni A cura di: La Redazione Il "wellness real estate", alla base degli “healthy buildings”, incorpora tecnologie innovative per migliorare la salute ...
20/06/2024 I costi di efficientare il patrimonio edilizio italiano e l'impatto della Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Quali sono i costi associati all'adeguamento dell'Italia alla direttiva Casa Green? Circa 180 miliardi di euro ...
13/06/2024 Parete in cartongesso, serve l'autorizzazione? Cosa sapere su CILA e accatastamento A cura di: La Redazione Le pareti in cartongesso sono utili per dividere le stanze di un'abitazione. Quali autorizzazioni servono per ...
11/06/2024 Case green, le indicazioni di Bankitalia A cura di: Pietro Mezzi Banca d’Italia propone 5 indicazioni operative in previsione della direttiva case Green. A partire dalla selezione ...
05/06/2024 Crescono i furti nei cantieri con pesanti ripercussioni sulla produttività Un recente studio condotto da BauWatch ha messo in luce un preoccupante aumento della criminalità nei cantieri ...
03/06/2024 L'innovazione delle strutture in laterizio e ceramica in edilizia Il laterizio oggi si presenta in diverse forme e tipologie adatte a specifiche applicazioni. Tante le ...
28/05/2024 Direttiva Case Green, quanto bisognerà investire in Italia A cura di: Federica Arcadio Secondo le stime di Deloitte, per attuare la direttiva Case Green in Italia bisognerà stanziare risorse ...