Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Tra le tante novità annunciate dal D.Lgs. 222/2016 (cosiddetto “Decreto SCIA 2”), di particolare interesse è il Glossario Unico Edilizia, la cui adozione era attesa entro 60 giorni, dunque entro il 9 febbraio 2017. L’articolo 1 infatti, al fine di garantire omogeneità di regime giuridico in tutto il territorio nazionale, rimanda a un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, contenente l’elenco delle principali opere edilizie, con l’individuazione della categoria di intervento a cui le stesse appartengono e il conseguente regime giuridico a cui sono sottoposte. In attuazione di tale disciplina, il 23 aprile è entrato in vigore il D.M. 2 marzo 2018, che contiene il primo elenco delle opere di edilizia libera. Si tratta di interventi realizzabili senza alcun titolo abilitativo, nel rispetto ovviamente delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali e di tutte le normative di settore. Per ciascuna opera menzionata viene riportato un elenco non esaustivo dei principali elementi oggetto di intervento, rendendo semplice ed immediata la lettura della tabella da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Tra gli interventi liberi rientrano anche: la realizzazione di serre mobili e stagionali, la pavimentazione di aree pertinenziali e l’installazione di pannelli fotovoltaici a servizio degli edifici che non ricadono nella zona A di cui al decreto del Ministro dei Lavori pubblici 2 aprile 1968 n.1444. Occorre fare attenzione alle “opere contingenti e temporanee” che rientrano nell’elenco anche se viene precisato che è necessaria una Comunicazione di Avvio Lavori. Nei prossimi mesi si attende, dunque, il completamento delle semplificazioni in materia edilizia, con i glossari delle opere realizzabili mediante Cila, Scia, Scia alternativa al Permesso di Costruire e PdC. Alla luce della continua evoluzione normativa, è fondamentale che i tecnici si aggiornino per capire l’intervento edilizio a quale titolo abilitativo è sottoposto e che adoperino correttamente la modulistica. A tal fine Blumatica ha sviluppato il software Blumatica Pratiche Edilizie che si compone di due moduli: “Modelli Unificati” e “Rifiuti Edili”. Nel primo modulo si dispone di una guida che, per ciascuna regione e per ciascun titolo abilitativo, specifica gli interventi edilizi ammessi e i relativi riferimenti normativi. In tal modo, dapprima, si supporta l’utente nella scelta della pratica edilizia e, in seguito, gli si offre il modello da compilare. Ad oggi, a corredo del software, sono forniti i nuovi modelli nazionali e regionali per la richiesta del titolo abilitativo, la Segnalazione Certificata di Agibilità e la Comunicazione di Fine Lavori ed è possibile salvare tutta la documentazione in un unico file. Di pari passo con la normativa, la modellistica viene revisionata. Attraverso il modulo “Rifiuti Edili”, inoltre, è possibile elaborare la documentazione da allegare alla pratica in materia di rifiuti del cantiere edile conformemente alle disposizioni di cui al D.L.gs. 152/2006 Parte IV.ù Approfondisci Blumatica Pratiche Edilizie Consiglia questo comunicato ai tuoi amici