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700 mila metri quadri nella città di Quzhou, provincia dello Zhejiang, in Cina. È qui che sorgerà il futuristico campus sportivo progettato per rappresentare un incrocio tra paesaggio terrestre ed extraterrestre. a cura di Tommaso Tautonico Lo studio di architettura di Pechino MAD ha presentato il masterplan del nuovo centro sportivo della città di Quzhou. Un impianto complesso, che sorgerà in un parco paesaggistico particolare, dall’aspetto marziano. Quzhou è una città con migliaia di anni di storia, arricchita da bellissimi paesaggi, con foreste lussureggianti che coprono più del 70% del territorio. A lavori ultimati gli sportivi e tutti i frequentatori del nuovo campus godranno di colline che richiamano vulcani e strutture quasi invisibili incastonate nel verde. Con una superficie complessiva di oltre 700 mila metri quadri, il progetto prevede la realizzazione di uno stadio da 30 mila posti, una palestra in grado di ospitare 10 mila persone, una piscina, un palazzetto dello sport ed una serie di piccoli impianti sportivi all’aperto. A completare il progetto, che dovrebbe terminare entro il 2021, un museo della scienza e della tecnologia, un hotel e alcuni negozi. Il campus extraterrestre, incrocio tra Terra e Marte Gli architetti di MAD si sono ispirati ad un paesaggio marziano. Visto dall’alto l’intero complesso sportivo ricorda la superficie di un pianeta extraterrestre. Perfettamente in sintonia con la morfologia locale, le grandi colline che ospiteranno gli edifici sembrano crateri in una serie di vulcani. “Sogniamo di creare uno spazio urbano dove sport ed ecologia si fondono in un unico ecosistema. Ma allo stesso tempo, vorremmo anche trasformarlo in un parco d’arte terrestre unico al mondo, che stabilisca una relazione tra il patrimonio della città e la cultura Shanshui“, dichiara Ma Yansong, fondatore di MAD. Lo stile di pittura Shanshui raffigura panorami o paesaggi naturali, proprio come il territorio attorno a Quzhou. Una zona molto boscosa, con colline e montagne sia ad est che ad ovest. Per dare continuità alla morfologia della regione, gli architetti hanno progettato il campus in modo che i visitatori, al loro ingresso attraverso gli alberi, ritrovino un paesaggio familiare, ma con una forte connotazione extraterrestre. Un anello semi trasparente sopra lo stadio principale, fa si che l’intera struttura assomigli ad una nuvola fluttuante sopra un vulcano dormiente, riflessa nel lago sottostante, che è stato a sua volta concepito come un giardino sommerso. Nella zona nord-est del parco diverse colline più piccole ospiteranno la palestra e la piscina, con percorsi pubblici che si snodano lungo le colline. “Con questo masterplan – afferma Ma Yansong – siamo di fronte ad un nuovo approccio alla costruzione in Cina, dove il rapporto tra uomo e natura non riguarda solo ecologia e verde, ma anche spirito e umore“. Un segnale forte, deciso, una rottura con il passato, dove l’architettura urbana dominava sulla natura. Ora l’architettura cinese sta entrando in un nuovo periodo, dove l’armonia con il suo ambiente, è al centro di tutto. img by mad.com Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto