Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il progetto di riqualificazione della cattedrale di Notre Dame dello studio NAB è carico di metafore e rappresenta un omaggio all’ambiente, alla coscienza sociale e all’educazione Lo scorso 15 aprile un devastante incendio ha profondamente danneggiato uno dei più famosi simboli parigini. La cattedrale di Notre Dame verrà ricostruita e, parola del primo ministro francese , adattata ai problemi del nostro tempo. Le immagini del rogo che ha distrutto il tetto in legno della cattedrale di Notre Dame hanno fatto il giro del mondo. Subito dopo l’incendio sono arrivate proposte di ricostruzione da ogni parte del mondo, tanto che nella conferenza stampa del Consiglio dei Ministri del 17 aprile, a due giorni dal disastro, si è parlato di un futuro concorso internazionale per riabilitare la cattedrale parigina. Il primo ministro francese Edouard Philippe ha espresso il desiderio che il futuro progetto sia “adattato ai problemi del nostro tempo”. Partendo da questo presupposto, lo studio di architettura parigino NAB ha riflettuto sul futuro della cattedrale: “e se affrontando questo dramma, la ristrutturazione di Notre Dame de Paris integrasse ambiente, educazione e aspetti sociali” Di qui la clamorosa proposta “In Green for All og Us”, modernizzare la cattedrale del XIII secolo con una massiccia serra educativa e un apiario. Un progetto carico di simboli e di metafore. L’apiario previsto dal progetto dello studio di architettura parigino NAB nella riqualificazione di Notre Dame Notre Dame de Paris: serra, agricoltura urbana e api In questo incendio e nel periodo di crisi che il paese e il mondo stanno attraversando, siamo fortunati a ricostruire un luogo di riferimento dove conservare e arricchire un patrimonio eccezionale spiegano gli architetti. “sfide sociali in ecologia e delle pari opportunità. Proteggere i viventi, reintrodurre la biodiversità , educare le coscienze ed essere sociali, sono tutti simboli fedeli ai valori della Francia e della chiesa, che potremmo difendere e promuovere con questo progetto Ambiente, sociale ed educazione. Sono i cardini su cui ruota la proposta di NAB: anziché ripristinare semplicemente la cattedrale, ricreare la silhouette originale con nuovi materiali. Invece della costruzione a telaio in legno, il nuovo tetto e la guglia potrebbero essere ricostruiti in acciaio verniciato in oro e grandi pannelli di vetro. La serra sul tetto sarebbe utilizzata per riabilitare professionalmente i più poveri, offrendo formazione professionale sui temi dell’agricoltura urbana , dell’orticoltura e della permacultura e allo stesso tempo educare i bambini alla natura attraverso laboratori didattici. La serra prevista dal progetto dello studio di architettura parigino NAB nella riqualificazione di Notre Dame L’originale struttura in rovere bruciato, soprannominata “la foresta”, verrebbe riutilizzata per creare tutte fioriere presenti nella serra. Il riutilizzo del rovere bruciato significherebbe, metaforicamente parlando, accettare il corso della storia e dimostrare che la “foresta” bruciata, può servire da culla alla nuova “foresta”. Per omaggiare le 200.000 api mellifere sopravvissute all’incendio del tetto inferiore di Notre Dame, lo studio NAB vorrebbe trasformare la guglia centrale in un apiario con pareti in vetro, dove aggiungere nuovi alveari e produrre il “nettare degli dei” da poter vendere in tutto il mondo. In ultimo, per dare un senso di continuità con il passato, le statue della navata originale verrebbero trasferite nella serra dopo il loro restauro, per vegliare su quest’ultima. “Il nostro approccio è semplicemente quello di alimentare il dibattito sul futuro di Notre Dame de Paris” fanno sapere gli architetti. “Suggeriamo un angolo di vista leggermente diverso. Il nostro patrimonio storico, di cui Notre Dame fa parte, è il garante della nostra storia per le generazioni future. Quale eredità vogliamo lasciare ai nostri figli? img by www.studionab.fr Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento