Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
I ponti permettono all’uomo di muoversi, superando ostacoli naturali e artificiali. Esistono diverse tipologie di ponti, per tecniche costruttive e materiali utilizzati, alcuni dei quali detengono importanti record. Indice degli argomenti: Le principali tipologie di ponti Il ponte sul mare più lungo del mondo I ponti più lunghi d’Europa Il ponte sospeso dei record I ponti: una struttura che l’uomo usa da sempre per superare ostacoli I ponti sono opere di ingegneria civile che, nel corso dei secoli, hanno visto una notevole evoluzione. Già nel XIII secolo a.C. venivano costruiti dei ponti in pietra ad arco, di cui oggi ci sono ancora tracce, ad esempio in Grecia. Successivamente i Romani affinarono la tecnica e costruirono moltissimi ponti ed acquedotti, ancora oggi esistenti. Oltre alla pietra venivano utilizzati anche la pozzolana, un antenato del cemento, e i mattoni. Il Pont du Gard è un ponte romano a 3 livelli, alto 49 metri e lungo 275 metri I primi testi sull’ingegneria dei ponti risalgono al ‘700 e la rivoluzione industriale del secolo successivo permise un deciso passo avanti nella tecnica costruttiva, grazie anche all’utilizzo di nuovi materiali, come il ferro, che venne poi sostituito dal più resistente acciaio. Al di là della tecnologia utilizzata e della tipologia realizzata, la parte orizzontale e percorribile del ponte viene definita impalcato e un sistema di travi e piloni e sorregge la struttura. La campata è lo spazio che intercorre tra due piloni e può avere una luce differente a seconda dei casi. Tutte le sollecitazioni, infine, sono trasmesse alle fondazioni. Le principali tipologie di ponti Il ponte ad arco prevede l’impalcato sorretto da un arco, un elemento strutturale dalle origini molto antiche, per il modo in cui trasmette a terra le forze che agiscono sulla struttura. I primi ponti in pietra erano proprio ad arco e questa soluzione è utilizzata ancora oggi, con ponti sorretti da archi in diversi materiali, come il cemento e il metallo. I ponti strallati, invece, si contraddistinguono per una serie di stralli inclinati (ovvero dei tiranti) che sostengono l’impalcato. Gli stralli si congiungono in cima a dei piloni di varie forme e garantiscono maggior stabilità anche in caso di vento forte. Infatti, i primi ponti strallati vennero costruiti negli Stati Uniti a metà ‘800 per risolvere alcuni problemi strutturali, causa di crolli e gravi danneggiamenti a diversi ponti. Un esempio molto famoso è il ponte di Brooklyn a New York (1885). Ponte di Brooklyn a New York L’instabilità dei ponti ad arco e dei ponti sospesi, soprattutto in condizioni di vento o di carico eccessivo, spinse allo sviluppo di un’ulteriore soluzione tecnica: quella dei ponti con un sistema a trave. Lo studio delle forze in una trave e della resistenza dei materiali, ha portato all’utilizzo di questa soluzione per costruire, ad esempio, i ponti ferroviari e per arterie stradali. Oltre alle travi semplici a doppia T si utilizzano anche le travi scatolari e reticolari. Un ponte sospeso, invece, è una struttura composta da un impalcato appeso a dei cavi e dei tiranti verticali, a loro volta collegati a dei piloni verticali. Per irrigidire il ponte, talvolta si aggiunge una struttura reticolare in corrispondenza dell’impalcato. Un esempio è il Golden Gate Bridge di San Francisco. Infine, un ponte a sbalzo presenta parte della struttura sporgente. Le campate a sbalzano partono dalle due sponde opposte e arrivano a congiungersi al centro. Costruzione di un ponte a sbalzo Il ponte sul mare più lungo del mondo: in Cina sul Fiume delle Perle È stato inaugurato in Cina lo scorso autunno il ponte più lungo del mondo. Raggiunge i 55 km e collega Hong Kong, Zhuhai e Macao. La costruzione è iniziata nel 2009 e l’ultimo getto di calcestruzzo è avvenuto nel novembre del 2017. La struttura è pensata per resistere a terremoti, uragani e scontri navali. In totale si sono utilizzate 400 mila tonnellate di acciaio e la sezione più lunga del ponte è di quasi 30 km, con campate strallate. Il progetto ha previsto anche la costruzione di un tunnel sommerso lungo quasi 7 km, per lasciare un’area dedicata al passaggio di traghetti e traffico navale. Costruzione del ponte più lungo del mondo I ponti più lunghi d’Europa: in Portogallo e in Russia Per anni il ponte più lungo d’Europa è stato il Ponte Vasco da Gama, in Portogallo sul fiume Tago e all’interno dell’area della Grande Lisbona. È lungo 17,2 km ed è stato inaugurato ormai più di vent’anni fa, per la precisione il 4 aprile del 1998. Si tratta di un ponte strallato, largo 30 metri e alto 155. Ponte Vasco da Gama Il record del ponte portoghese è passato ad una struttura sullo stretto di Kerch che collega la Crimea alla Russia continentale. Il nuovo ponte è stato inaugurato a maggio del 2018 e permette il passaggio di 47 treni e 40.000 auto al giorno. La costruzione è iniziata 3 anni fa ed è composta da campate di luce compresa tra i 54 e i 64,2 metri, mentre al centro due archi di dimensioni maggiori permettono il transito delle navi alte fino a 35 metri. Il ponte sospeso dei record: in Giappone sullo stretto di Akashi Il ponte di Akashi Kaikyo è il ponte sospeso più lungo del mondo, con la campata principale che raggiunge i 1991 metri. È stato inaugurato nel 1998, dopo un progetto durato venti anni. I due cavi che sorreggono il ponte sono composti da 290 trefoli e grazie a dei getti d’aria si riduce la presenza di umidità, causa di corrosione. Le due torri poggiano su due cilindri di un diametro di 70 metri e realizzati con un cemento resistente all’acqua. Vedi anche: Ponti, la sicurezza viene dalla ricerca Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento