Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Milano pone al centro dell’attenzione il tema essenziale della riqualificazione scolastica e aggiudica i due concorsi lanciati attraverso #concorrimi, l’applicazione web ideata per bandire, organizzare e gestire online i concorsi di architettura. Grazie all’iniziativa del Comune verranno realizzati il Polo scolastico Scialoia, su progetto dell’architetto Matteo Scagnol, e la Scuola Primaria di via Pizzigoni, il cui progetto vincitore è quello realizzato dalla progettista Giuseppina Bellapadrona. A cura di Fabiana MurgiaIndice: Il progetto del Polo scolastico Scialoia Il progetto della Primaria di via Pizzigoni Il tema della riqualificazione scolastica si pone da tempo al centro della scena Nazionale, mostrando una necessità di intervento sempre maggiore. Ne è un esempio il Rapporto sull’Edilizia Scolastica presentato di recente dalla Fondazione Agnelli che ha messo in luce la vetustà degli edifici di tutta Italia. Per far fronte alla delicata questione degli edifici scolastici il Comune di Milano ha lanciato due concorsi finalizzati alla realizzazione di veri e propri civic center caratterizzati da spazi partecipati, come ha spiegato l’assessora all’Educazione Laura Galimberti: “Edifici partecipati, concepiti e vissuti come spazi di relazione in qualsiasi momento della giornata, dei veri e propri civic center, come vorremmo fossero tutte le scuole di Milano. Erano queste le premesse dei due concorsi con l’obiettivo di ricevere proposte che tenessero insieme la qualità funzionale degli spazi, le prestazioni tecnologiche dell’edificio e la riqualificazione del contesto. I due progetti vincitori, che ora saranno un modello per tutte le future progettazioni, hanno colto in pieno la suggestione di proporre spazi aperti al territorio che fossero allo stesso tempo educativi e accoglienti per i bambini e i ragazzi, che qui passano la maggior parte della loro giornata”. I vincitori del concorso I progetti vincitori del concorso sono quelli di Matteo Scagnol, realizzatore del Polo scolastico Scialoia, e Giuseppina Bellapadrona, che si è occupata della Scuola Primaria di via Pizzigoni. Mentre Scagnol propone una “scuola parco”, caratterizzata da una sorta di arcipelago di isole immerse nel verde e simili tra loro, Bellapadrona costruisce il suo progetto sul concetto di modularità, realizzando spazi didattici e relazionali con differenti configurazioni. Il progetto del Polo scolastico Scialoia Il progetto del Polo scolastico Scialoia trova spazio nella cosiddetta “cintura verde” milanese, caratterizzata da una forte presenza di parchi e aree verdi, trovandosi a dover comunicare con la vegetazione più che a doversi consolidare nel tessuto urbano esistente. Per questo motivo il progettista si concentra sulla definizione di figure sinuose e frammentate, dominate dalla presenza di zone verdi tra cui anche tetti-giardino destinati a spazi per l’apprendimento e per il gioco.Se da un lato l’architettura è dominata da un ordine ritmato che amplifica la percezione del viale alberato Enrico Fermi, dall’altro assistiamo alla nascita di una nuova dimensione urbana con fronte concavo e convesso. L’interno progetto è caratterizzato da assoluta permeabilità dei collegamenti tra i frammenti, costruendo una forte relazione urbana con il quartiere ed estendendo longitudinalmente e trasversalmente l’area scolastica e l’interno dei singoli edifici. Osservando il complesso scolastico, infatti, ciò che balza subito all’occhio è l’arcipelago di isole simili e molteplici che riescono a trasmettere nella visione d’insieme un’unità permeabile ma solidale. L’immagine di questo arcipelago non è casuale, ma vuole rappresentare il concetto di Scuola, descrivendola come luogo di aggregazione per bambini che possano maturare le loro differenze in senso attivo. Il forte legame con l’ambiente esterno è accentuato al piano terra da una diretta continuità tra giardini esterni e corti interne, mentre proseguendo ai piani superiori lo spazio interno si mescola con luoghi aperti dedicati alla didattica attraverso ballatoi, logge e terrazze, per raggiungere l’apice con la “corte centrale” che conferisce una facile orientabilità all’interno della scuola e permette al verde e alla luce naturale di penetrare all’interno generando una sensazione di benessere.La scuola è concepita per essere vissuta “in movimento”, permettendo ad alunni e insegnanti di muoversi liberamente all’interno di un ambiente fluido e dinamico, creando una corrispondenza tra gli spazi dell’apprendimento e quelli del movimento. Il susseguirsi delle isole di edifici che formano l’arcipelago simboleggia la crescita del bambino percorrendo l’evoluzione del processo educativo attraverso un polo dell’infanzia, con asilo nido e scuola dell’infanzia, e un polo scolastico con palestra, costituito da scuola primaria e scuola secondaria di 1° grado. Tutti gli edifici sono collegati tra loro, mediante l’impiego di percorsi coperti con pensiline, e con il quartiere, attraverso una pista ciclopedonale che unisce auditorium, biblioteca e palestre aperte al pubblico. Il progetto della Primaria di via Pizzigoni Il progetto della Scuola Primaria di via Pizzigoni si inserisce nell’area nord-occidentale della prima cintura periferica milanese, occupando una superficie di circa 9000 mq, all’interno di un quartiere residenziale di impronta multietnica con lo scopo di fornire un’identità comunitaria e uno spazio di aggregazione per l’inclusione sociale.Se da un lato cerca di integrarsi con il tessuto urbano circostante, dall’altro si caratterizza per la semplicità degli elementi e dei correnti, facilmente riconoscibili e riconducibili alla memoria collettiva della città. La chiara modularità che caratterizza l’edificio, realizzato sull’accostamento planimetrico di tre corpi quadrati orientati secondo l’asse nord/est-sud/ovest, permette di dare vita a differenti configurazioni degli spazi didattici e relazionali, finalizzati all’incontro e alla socializzazione non solo scolastica; di fatto il piano terra si caratterizza per la presenza di aree d’incontro e scambio ricavate sia all’interno che all’esterno della scuola. Il carattere pubblico dell’opera è ulteriormente sottolineato dalla presenza di un auditorium e di una palestra con accessi anche autonomi, permettendone l’utilizzo in orario extra-scolastico, oltre a un giardino e a una terrazza-giardino.Il legame tra pubblico e privato si instaura sulla base di una successione gerarchica degli spazi che da pubblici diventano sempre più privati procedendo verso l’interno e verso i piani superiori, con una chiara distinzione degli accessi alle due parti. La struttura si sviluppa a partire da un modulo di dimensioni 640×640 cm, dal quale prescinde l’intera planimetria, che racchiude una corte centrale con giardino e ospita aule e laboratori. Ogni piano dell’edificio scolastico presenta una zona di aggregazione centrale per l’interazione tra gli alunni e tutte le aule si aprono sul giardino attraverso grandi pareti vetrate, accentuando la continuità con gli spazi aperti. Per quanto riguarda le terrazze quella del primo piano può assumere la funzione di spazio per il tempo libero o di laboratorio all’aperto, quella del secondo piano è suddivisa in giardino, spazio per piccoli concerti e spazio più informale, mentre la terrazza ricavata sul tetto accoglie una pista d’atletica, una gradinata circolare e alberi. Tutte le soluzioni adottate per la realizzazione della Primaria di via Pizzigoni perseguono l’obiettivo di realizzazione di un edificio ad energia quasi zero, capace di garantire il massimo confort abitativo con ridotti costi di esercizio. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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