Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
Esiste qualche regola generale per illuminare correttamente i propri spazi esterni, ma in tutti i progetti ben riusciti c’è uno studio a monte del genius loci, insieme alla definizione delle priorità personali. Gli apparecchi per l’illuminazione valorizzano gli elementi più belli degli spazi esterni e minimizzano le debolezze; e i sistemi tecnologici fanno dialogare interni ed esterni, in maniera molto fluida e naturale. Il tutto sotto l’egida del LED.Indice degli argomenti: Come impostare un buon progetto di illuminazione per esterni Luci solari, tecnologiche e a basso consumo Progetto Performance iN Lighting Progetto Simes Progetto iGuzzini illuminazione I progetti di illuminazione per esterni nascono da un’attenta analisi delle caratteristiche del contesto in cui vengono inseriti, per farle combaciare con le esigenze di coloro che dovranno viverli, riducendo al minimo forzature e incongruenza. Per questo ogni soluzione che si rispetti è preceduta da uno studio di fattibilità ed è realizzata ad hoc in maniera sartoriale per quel contesto. Tuttavia possiamo stilare un piccolo vademecum di regole generali che dovranno essere seguite in tutti i progetti. Partiamo dal presupposto che l’illuminazione esterna, come quella interna, non ha solo scopi funzionali, quello di illuminare ed elevare il livello di sicurezza, appunto, ma una moltitudine di responsabilità molte più di quante immaginiamo: sottolineare e mettere in risalto gli elementi architettonici e quelli naturali; creare vere e proprie “stanze di luce”, spazi illuminati da fruire esattamente come quelli interni; sottolineare arredi ed oggetti di design, se presenti, e lasciare in ombra la parti meno gradevoli a livello estetico. Come impostare un buon progetto di illuminazione per esterni Prima fase: studio del contesto Immaginare il giardino come l’insieme di diverse zone e suddividerle in funzionali (ingresso e percorsi di accesso alla casa) e “aree di disimpegno” (spazi di stoccaggio/capannoni/casette di legno per gli attrezzi). Le prime dovranno essere illuminate, le seconde lasciate in ombra. Catellani & Smith – Medusê. Sfere in vetro realizzate con procedimento artigianale. Foto credit: Credits Styling and render by Truetopia Individuare gli elementi più belli e rappresentativi attraverso una personale scala di priorità (piante pregiate, alberi secolari, arredi di design, ma anche aiuole profumate di erbe aromatiche e arbusti fioriti). Questi saranno messi in risalto con i corpi illuminanti. Assegnare alle diverse aree individuate (possono essere anche solo due) una funzione ben precisa, in maniera da facilitare la scelta della tipologia di corpo illuminante da destinarvi. Sistemare gli elementi mobili (arredi, complementi e piccoli vasi), in maniera tale da favorire l’inserimento di fari o lampade a sospensione. Seconda fase: scelta dei corpi illuminanti Per illuminare ingressi e percorsi vari si utilizzano generalmente luci da terra (spot in acciaio, lampioncini, segna-posti, segna-passi per scalini). La gamma in commercio è varia e diversificata per materiali e design. Presentano generalmente fonte luminosa LED e possono essere installati a terra o sulle mura dell’abitazione se l’architettura lo permette. In base al loro design, alla regolazione dell’altezza e alla possibilità di cambiare inclinazione si possono avere scenari più o meno caldi. Il prezzo è vario, si va da 10 euro per faretti e spot più semplici, a 60/70 euro per un buon lampioncino basso. Si sale anche fino ad alcune centinaia di euro per particolari pezzi di design. Elementi per aree residenziali esterne GW82011B di Gewiss con ottica schermata per limitare la dispersione del flusso luminoso. Disponibile in 3 dimensioni in versione LED. Sempre elementi da terra sono consigliati per enfatizzare alberi, aiuole o arbusti di particolare valore estetico. L’illuminazione dal basso conferisce una forza e un pathos particolari, per questo è opportuno dosare bene la presenza di elementi da mettere in risalto. Per illuminare tavoli (da pranzo o da caffè) e in generale spazi conviviali è importante avere un sistema a sospensione, crea uno scenario più definito che favorisce le attività che si compiono in quello spazio, seppur con una modalità calda. La scelta della tipologia è davvero ampia, per forma e materiali e anche per numero di corpi illuminanti che possono essere collegati o coordinati tra di loro. Di conseguenza anche il range di prezzo è largo, si parte da alcune decine di euro. Luci solari, tecnologiche e a basso consumo L’utilizzo del LED, ormai da qualche anno, ha determinato un grande risparmio energetico anche per l’illuminazione degli esterni. Tuttavia esistono tecnologie che permettono una funzionalità e un risparmio ancora maggiori. Otto di Oluce è una lampada segna-percorso. Alla base un sottile disco da cui si alza lo stelo cilindrico, che sorregge alla sua sommità una semisfera regolabile con all’interno la luce LED. La testa, grazie ad un meccanismo che ne permette l’inclinazione, è capace di orientare il fascio luminoso in diverse direzioni, permettendo molteplici utilizzi. Design Federica Farina Esistono per esempio lampade con fotocellula solare che si auto-alimentano con la luce naturale. E apparecchi a LED a risparmio energetico che sono gestiti da remoto, attraverso app su smartphone o tablet. Philips Hue è un sistema di luci a LED a efficienza energetica e intelligenti. Funziona attraverso attraverso un bridge, che collega il dispositivo smart (smartphone/tablet) alle luci Philips Hue. È possibile aggiungere fino a 50 luci Philips Hue e accessori a un unico bridge. Collegato alla rete Wi-Fi tramite un router, il bridge consente anche di connettere il sistema a internet per il controllo da remoto. Il bridge è incluso in tutte le confezioni Philips Hue starter kit, oppure si può acquistare separatamente. Tra le novità ci sono le luci Appear (lampada da parete che crea un triangolo di luce nitido, in grado di esser diretto sia verso l’alto che verso il basso) e Resonate (disponibile sia in nero che in acciaio inossidabile. Crea eleganti triangoli di luce bidirezionali verso l’alto e verso il basso). Costano 139, 90 euro. Alcuni progetti di illuminazione Performance iN Lighting Performance iN Lighting, con Big Architectural Lighting, ha firmato un progetto illuminotecnico per una villa privata in Spagna, che gioca sull’integrazione tra luce artificiale e naturale. Ph Javier Olmo Si tratta di una residenza privata situata a Sanlúcar de Barrameda, nei dintorni di Cadice, progettata da G3 ARQUITECTURA E INTERIORISMO di Granada. La villa ha instaurato una relazione continua tra spazio esterno ed interno. Ph Javier Olmo Uno scambio armonico pensato per assumere funzioni diverse: di giorno, grazie alle grandi vetrate, l’abitazione è permeata dall’effetto omogeneo della luce naturale; durante le ore notturne, lo stesso effetto visivo viene riproposto in un alternarsi di luci e penombre. Ph Javier Olmo Sono stati scelti gli apparecchi QUASAR (QUASAR 20 e QUASAR 10) in versione a bi-emissione, che valorizzano i volumi architettonici e sono stati posizionati lungo le pareti perimetrali. QUASAR 20 – Ph Javier Olmo L’ampio portico esterno, concepito come uno spazio di transizione interamente vivibile, mette in comunicazione gli spazi abitabili interni e le aree esterne attraverso una scelta illuminotecnica personalizzata: l’illuminazione non si adatta solo alle geometrie, ma ne esalta la bellezza e ne accende i colori. Al crepuscolo e durante le ore notturne, l’illuminazione ricrea una situazione naturale, dove l’oscurità prende posto accanto a una luce intima e funzionale. Progetto Simes A Torri del Benaco, sul Lago di Garda, in provincia di Verona, lo Studio di Architettura Finotti ha curato il progetto illuminotecnico di una bellissima villa. “Si è cercato di estendere l’interno verso l’esterno e viceversa, in una sorta di compenetrazione” spiegano gli architetti. Faretti ZIP Per l’illuminazione esterna si sono affidati al marchio Simes. “In un progetto architetturale non è importante vedere la luce, ma è fondamentale vedere ciò che la luce illumina. La sorpresa della luce è data da quello che ci permette di vedere. Per questo è stata scelta una luce indiretta e soffusa, che non disturbi la vista, ma metta in risalto il bello della struttura”. Segna-passo STEP Un progetto non semplice, visto che la Villa resta sempre illuminata a partire dall’imbrunire, anche nei periodi in cui i proprietari non vi abitano, per agevolare il sistema di sorveglianza e dare valore al territorio, creando bellezza con la luce. Si sono scelti modelli Simes che sono discreti durante il giorno e di notte emanano una luce morbida e avvolgenti, come COOL, un semplice volume cavo che diffonde luce indiretta tramite un sottilissimo circuito posto in aderenza al vetro che lo protegge. COOL E i faretti downlight ZIP, che illuminano il porticato che si protende sul lago, facendo luce sul tavolo esterno in legno grezzo utilizzato per piacevoli cene con vista. Inoltre, i tagli di luce SLIT e i segna-passo STEP creano una ritmica prospettica lungo il camminamento che si sviluppa attorno all’abitazione: si ottiene un andamento funzionale che viene ripreso anche nella scala in Corten® che offre l’accesso all’abitazione sul lato posteriore. Segna-passo STEP Progetto iGuzzini illuminazione Se nella dimensione privata la luce serve a disegnare gli spazi della convivialità notturna alzando il livello di sicurezza delle aree esterne, negli spazi urbani riveste un ruolo ancora più importante. Ne offre un esempio il progetto per l’illuminazione del complesso amministrativo San Gaetano della Giunta di Galizia, a Santiago di Compostela, in Spagna, ad opera del marchio iGuzzini. ph Gala Martinez La giunta aveva chiesto la possibilità di abbinare la consueta illuminazione di facciata con la possibilità di proiettare dei disegni a grande scala, visto che il palazzo si trova in un viale con diverse carreggiate per il traffico, e ci sono anche viali alberati, quindi c’era la necessità di far vedere queste proiezioni anche a grandi distanze. ph Gala Martinez Le proiezioni sono state richieste per giornate particolari, come il 25 luglio, la festa ufficiale della comunità della Galizia, la festa di San Giacomo a cui è dedicata la cattedrale. Altra richiesta è stata quella di proiettare, in novembre, il fiocco viola che in Spagna simboleggia la lotta alla violenza di genere. ph Gala Martinez Le proiezioni sono programmate con una sequenza di tre scene: su sfondo bianco, si proiettano gli stemmi di Galizia per 15 minuti; poi la parte centrale diventa blue, mentre il resto rimane uguale, per 1 minuto; infine tutto diventa blu, che è il colore della bandiera della Galizia, per 5 minuti, mantenendo la proiezione degli stemmi. Tutto ciò è realizzato grazie a Palco InOut framer, dotati di gobos (dischi in vetro o metallo che servono per proiettare immagini), che proiettano da una distanza di 20 metri, ad un’altezza di circa 9 metri. Palco InOut framer “Un’intensa ricerca ha caratterizzato, nell’ultimo decennio, l’innovazione di iGuzzini nell’illuminazione outdoor”, spiega Massimiliano Guzzini, vicepresidente e chief marketing officer, del marchio. La nostra vision, Social Innovation Through Lighting, per noi significa creare luoghi sicuri, aggreganti e confortevoli, rispettando l’ambiente e le persone che lo popolano. Già nel 2010 abbiamo iniziato a utilizzare sorgenti LED nei prodotti destinati all’illuminazione stradale, per cui l’efficienza energetica è un requisito fondamentale. In quell’anno, dalla collaborazione con Enel Sole nasce Archilede: un sistema da palo con ottica stradale a rendimento elevato e distribuzione luminosa omogenea. Lo studio continuo ci ha portati, lo scorso anno, a realizzare ottiche specifiche per le numerose applicazioni di urban lighting, con record nei livelli di efficienza. Oggi, continuiamo nel nostro percorso innovativo studiando soluzioni intelligenti integrate nei sistemi di controllo e gestione delle Smart Cities. Parallelamente, anche l’illuminazione architetturale è stata protagonista di un processo di evoluzione costante nel decennio che ha permesso di sviluppare soluzioni innovative, ideali per esaltare gli spazi urbani. Con la miniaturizzazione dei proiettori dotati di tecnologia OptiBeam, abbiamo modificato l’approccio ai progetti illuminotecnici. Anche la luce creativa segna il passo di questo processo: Trick e Underscore InOut valorizzano le facciate degli edifici con luce grafica disegnando suggestioni luminose, mentre Palco InOut Framer – il proiettore dal design compatto e minimale che dialoga con le persone proiettando immagini negli spazi urbani – trasforma le città in musei a cielo aperto”. Palco InOut Framer appartiene alla gamma Palco InOut, la collezione di proiettori professionali per l’illuminazione architetturale di ambienti outdoor. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento