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Inaugurata a Milano l’edicola di ultima generazione in legno realizzata su progetto di ABC – Architetti Barban Cappellari, un giovane studio di architettura di Vicenza e regalata alla città da Rubner Haus . Si tratta di una soluzione innovativa dal carattere sostenibile, sociale, confortevole e polifunzionale, che rappresenta l’evoluzione contemporanea del chiosco dei giornali, che può assumere un nuovo ruolo sociale nelle moderne metropoli Inaugurata il 1° ottobre, alla presenza di Cristina Tajani, Assessora a Politiche del Lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano, l’edicola ecosostenibile che Rubner Haus ha voluto regalare alla metropoli meneghina che da qualche anno ha iniziato un processo di trasformazione sostenibile del proprio patrimonio edilizio, partito dal centro ma sempre più aperto alla periferia. Non è un caso che l’edicola sia ubicata in “Piazza della Resistenza Partigiana”, luogo di grande passaggio in una delle zone più vivaci e interessanti della città. Il taglio del nastro, da sinistra Deborah Zani, ceo di Rubner Haus, la proprietaria della storica edicola e Cristina Tajani, Assessora a Politiche del Lavoro, Attività Produttive, Commercio e Risorse Umane del Comune di Milano Nuova vita per le edicole E’ possibile immaginare un ruolo nuovo per le edicole, come spazi di aggregazione per il quartiere e di socialità, come strutture di micro-attività capaci di caratterizzare sempre più il mondo dell’architettura, al di là della vendita di giornali e periodici. Lo sviluppo della tecnologia e della rete hanno causato in questi anni la crisi del settore dei giornali e della carta stampata, costringendo molte edicole alla chiusura e spingendo quelle rimaste a reinventarsi. La situazione di crisi sembra, però, essersi arrestata con lo scoppio della pandemia che ha riportato alla ribalta l’importanza delle micro-attività di quartiere tra cui appunto, quella delle edicole. Ci sono degli esempi interessanti di grande successo, come l’Edicola 518 a Perugia, che ha trasformato i 4 metri quadrati a sua disposizione in un centro culturale aperto alla città o “Lulu dans ma rue” a Parigi, che offre servizi a tutti i cittadini del quartiere, dalla raccolta della posta, alla ricerca di chi possa occuparsi degli animali domestici o delle piante da annaffiare in assenza degli inquilini. “Durante il lockdown, ha sottolineato l’assessora Tajani prima del taglio del nastro, abbiamo riscoperto l’importanza dei presidi e degli esercizi di prossimità, come le edicole, sono le piccole cose che fanno la differenza. Il Comune di Milano da tempo lavora al rilancio di questi punti di riferimento per i quartieri, anche grazie ad un accordo con le organizzazioni di categoria che consente di erogare servizi aggiuntivi come la stampa dei certificati anagrafici”. I 3 principi fondamentali al centro dei progetti di Rubner Haus, sottolinea Deborah Zani, ceo di Rubner Haus, sono sostenibilità, socialità e qualità del progetto e li abbiamo inseriti anche in questa innovativa edicola compatta di notte e confortevole e polifunzionale di giorno. “Pensare a come debba essere l’edicola del XXI secolo ci ha spinto a ragionare su tre concetti chiave: sostenibilità ambientale, sostenibilità dell’abitare e sostenibilità etico-culturale che trovano un comune denominatore nel materiale edile più sostenibile, il legno. Costruire in legno vuol dire rispettare l’ambiente, garantire elevati livelli di comfort oltre che un basso consumo energetico, restituire alla comunità un bene autorigenerante che si innesta naturalmente nel tessuto urbano e di relazioni sociali. Abbiamo voluto migliorare la qualità di vita anche di chi abita queste strutture dall’alba fino alla sera: i due proprietari saranno coccolati dal legno”. Il progetto è firmato dal giovane studio di Vicenza ABC – Architetti Barban Cappellari i cui progettisti sono riusciti a unire sapientemente i principi della sostenibilità con l’attenzione al design. Flavio Barban spiega che sono partiti dai 3 materiali con cui lavorare in questo progetto: il legno, la carta e la città, ispirandosi a una delle prime forme con cui il legno si è espresso, ovvero la capanna capace di assicurare comfort e benessere, rifugio primordiale e struttura base dell’architettura. L’edicola di Rubner Haus presenta una doppia conformazione: compatta nelle ore notturne, durante le quali rimane chiusa mostrando bordature e profili in acciaio color antracite e parti a vista in legno verniciato, e polifunzionale di giorno grazie alla presenza di elementi movibili che trasformano lo spazio interno rendendolo più pratico e funzionale. L’inaugurazione del 1° ottobre è stata preceduta da una serie di eventi e digital talk a cura di Luca Molinari Studio. Tra gli ospiti di fama internazionale che sono intervenuti su temi quali sostenibilità, qualità del progetto e socialità, Alfonso Femia, Aldo Cibic, Benedetta Tagliabue, Mario Cucinella, Matthias Schuler e Matthias Sauerbruch, Ilaria Valente, Andreas Kipar e Francesco Fresa Il nostro augurio, dopo aver visto la nuova edicola è che questo bel progetto possa essere replicato in altri quartieri di Milano e anche in altre città perché la riqualificazione dell’architettura può partire proprio dalle strutture micro-ricettive. Photo credits ©Alessandro Zenoni Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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