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Dalla Conferenza Unificata del 4 agosto è arrivato il via libera ai decreti del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per la ripartizione di 7,5 miliardi del PNRR per i porti, le ferrovie regionali e la riqualificazione delle case popolari. Soddisfatto il ministro Enrico Giovannini Le risorse del PNRR a sostegno dei “pendolari e per il miglioramento della mobilità e della qualità della vita e delle condizioni abitative delle persone e di chi lavora nei porti“. Così il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha commentato il via libera arrivato dalla conferenza Unificata del 4 agosto ai 5 schemi di decreto del Mims sulla ripartizione di risorse del Piano complementare e del Pnrr. Alle Regioni risorse per oltre 7,5 miliardi di euro Dei 7,5 miliardi, 2 saranno destinati allo sviluppo e messa in sicurezza delle linee ferroviarie regionali, con l’acquisto di treni più moderni, ad alta tecnologia, elettrici e a idrogeno e con un’attenzione particolare al sud Italia cui saranno riservati l’81% delle risorse, pari a oltre 1,25 miliardi; 500 milioni del Next Generation Eu, per gli anni dal 2021 al 2026, sono invece volti al rinnovo del materiale rotabile. Si conferma l’attenzione al miglioramento dei servizi per la mobilità sostenibile dei cittadini e, in particolare, dei pendolari, in continuità con i 600 milioni di euro già stanziati per l’acquisto di autobus ecologici per il trasporto extraurbano e suburbano. Il ministro Giovannini spiega che le priorità seguite dal Governo nella divisione delle risorse del PNRR sono state “La necessità di ridurre il divario infrastrutturale tra le diverse regioni, una risposta alla domanda di mobilità sostenibile e la tempistica per la realizzazione delle opere proposte: intendiamo realizzare i progetti del Pnrr quanto prima, per cambiare volto al Paese, renderlo più resiliente, migliorare concretamente la qualità della vita delle persone e aumentare la competitività della nostra economia“. In quest’ottica rientra anche l’attenzione allo sviluppo sostenibile di linee ferroviarie regionali, fondamentali per gli spostamenti quotidiani di molti pendolari e di cittadini all’interno della stessa regione. I nuovi treni elettrici o a idrogeno dovranno avere climatizzazione, rete WiFi per i passeggeri, prese per la ricarica delle biciclette elettriche, sistemi per rilevare il numero dei passeggeri a bordo e per la localizzazione dei rotabili e di allarme al personale con citofonia, videosorveglianza interna ed esterna attraverso telecamere e monitor. Per quanto concerne gli interventi nei porti, sono stati approvati due schemi di decreto che mettono a disposizione 3,4 miliardi (2,8 miliardi di questi previsti dal PNRR dal 2021 al 2026) per il loro ammodernamento, efficientamento, la resilienza delle infrastrutture portuali ai cambiamenti climatici e la riduzione delle emissioni inquinanti. Infine accordo raggiunto per il programma “Sicuro verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica”, che stanzia 2 miliardi per la riqualificazione, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico delle case popolari (per il 40% le risorse sono assegnate al Mezzogiorno). Entro fine anno sarà pubblicato l’elenco dei 6mila edifici in tutta Italia che beneficeranno degli interventi. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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