Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
A cura di: Raffaella Capritti Indice degli argomenti: Un intervento di riqualificazione totale dell’involucro Il successo dell’intervento di riqualificazione, parlano i protagonisti A Milano in via Valvassor Peroni 76, zona Lambrate, si è concluso da poco un importante intervento di riqualificazione energetica incentivato dal Superbonus e dal bando BE2, che rappresenta una best practice a livello nazionale. Un edificio che offre l’occasione di capire quanti vantaggi questo importante strumento, introdotto dal Governo per ridare slancio all’economia dopo i due anni di pandemia, garantisca per le famiglie, i condomini, la qualità dell’aria, il comfort abitativo, il risparmio energetico e in bolletta, con tagli del 70%. Un intervento coerente con gli impegni ambiziosi per il clima che l’Unione Europea ha assunto e ha rafforzato, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 e con il programma del PNRR Piano nazionale di ripresa e resilienza – che prevede investimenti e riforme importanti verso la neutralità climatica al 2050. Va inoltre ricordato che la riqualificazione del patrimonio edilizio, responsabile del 30% circa dell’inquinamento delle nostre città, è un obbligo non prorogabile e gli interventi ben studiati di riqualificazione profonda rappresentano un vantaggio per tutti. Un intervento di riqualificazione totale dell’involucro L’intervento di riqualificazione in via Valvassori Peroni a Milano è stato promosso e realizzato da Teicos, finanziato da Intesa Sanpaolo e Deloitte ha fornito assistenza consulenziale e fiscale. I lavori hanno previsto l’isolamento termico completo dell’involucro, la riqualificazione dei balconi e la bonifica dell’amianto nelle cantine e delle FAV nel sottotetto. Sono stati inoltre installati un impianto fotovoltaico in copertura con una potenza di 19,2 kW, a servizio delle utenze condominiali e nuovi sistemi oscuranti. Come sappiamo, per poter accedere al Superbonus è necessario il miglioramento di almeno 2 classi di efficienza energetica, dimostrabile tramite APE pre e post opera. In questo caso il passaggio è stato addirittura di 4 classi: l’edificio infatti è passato dalla D alla A2, con una serie di importanti vantaggi per i condomini e l’ambiente. Per l’isolamento delle superfici orizzontali e verticali è stata utilizzata la lana di roccia che vanta ottime prestazioni, anche di resistenza al fuoco. Molti dei condomini hanno inoltre colto l’occasione per sostituire gli infissi. Per quanto riguarda le prestazioni, al termine dei lavori la riduzione del fabbisogno è stata del 65%, il fabbisogno annuo di energia è passato da 142,30 kWh/m2 a 49,86 kWh/m2 e ogni anno verranno risparmiati 88.000 Kg di CO2, è come se, a livello di qualità dell’aria, fossero stati piantati nella zona 890 nuovi alberi d’alto fusto. Il condominio ha guadagnato 4 classi di efficienza energetica dopo i lavori di riqualificazione Tutto ciò ha garantito un sensibile miglioramento del comfort abitativo sia in estate che in inverno. Le temperature interne agli appartamenti nei mesi più caldi non superano infatti i 26°, un bel miglioramento rispetto ai 29/30° pre intervento. La nuova stagione termica permette inoltre di regolare l’impianto in inverno in base ai nuovi fabbisogni degli inquilini. Anche qui c’è stata un’importante ottimizzazione: a parità di funzionamento dell’impianto, le temperature sono passate da 17 a 21°. Infine il palazzo ne ha guadagnato anche da un punto di vista architettonico. Grazie al bando BE2 promosso dal Comune di Milano che ha fornito un contributo del 25% a fondo perduto e al Superbonus, a fronte di una spesa totale di 2.249.395 euro, i condòmini hanno dovuto sostenere singolarmente una spesa minima di circa 2.600 euro. Il successo dell’intervento di riqualificazione, parlano i protagonisti E’ giustamente orgogliosa e soddisfatta l’Arch. Cecilia Hugony, Amministratore Delegato Teicos Group che ha ricordato che il successo di questo intervento, realizzato in tempi brevissimi considerandone la complessità (2 anni dall’inizio della progettazione a fine esecuzione) è certamente legato all’incredibile collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. “I condomini coraggiosi che hanno aderito quando le norme non erano così chiare come ora, collaborando con gli architetti e ingegneri energetici durante gli incontri Teicos di progettazione partecipata CoREN®, ampliando gli obiettivi iniziali; lo Studio di amministrazione, il Comune di Milano che ha supportato il progetto con il bando BE2, Banca Intesa che ha finanziato la componente con sconto in fattura e Deloitte che è stato prezioso per capire come muoversi nella complessità”. Durante la conferenza stampa il Senatore Antonio Misiani – che da viceministro dell’economia ha contribuito all’approvazione dell’incentivo – ha sottolineato che il Governo ha messo in campo interventi di emergenza, lavorando però anche in prospettiva con misure che rilanciassero lo sviluppo del paese a partire dall’edilizia, tra i settori più importanti del nostro sistema economico, che ha patito dieci anni di ininterrotta crisi a partire dal 2008 ma che oggi, grazie anche al Superbonus ha già superato i livelli produttivi pre covid e vive una stagione di crescita. Il Senatore Antonio Misiani e l’Arch. Cecilia Hugony “Non possiamo accontentarci di tornare all’Italia del 2019, siamo in una fase di grande ripresa, ma questo è il momento di porre le basi per un diverso modello di sviluppo e questi interventi vanno proprio in questa direzione perché riducono drasticamente il consumo di energia e le emissioni. Sono interventi che fanno risparmiare alle famiglie perché le bollette dei condomini si riducono sensibilmente. Risparmio oggi ancor più importante considerando l’esplosione dei prezzi del petrolio e del gas, che dimostra che la transizione ecologica può anche migliorare la condizione economica delle famiglie”. Rispetto al nodo dei tempi molto stretti, il Senatore Misiani ha ricordato che avvicinandosi alla Legge di Bilancio 2022 è “necessario concretizzare l’impegno assunto dal presidente Draghi di fronte al Parlamento di prorogare al 2023 il superbonus 110%, soprattutto pensando agli interventi condominiali che sono i più complessi a livello burocratico, nonostante le semplificazioni introdotte. Bisogna ragionare in prospettiva, il mondo non finirà nel 2023 e penso che questi incentivi vadano mantenuti anche in un orizzonte pluriennale, magari in forma ridotta, con una maggiore focalizzazione sugli obiettivi di risparmio energetico e miglioramento sismico”. Angelo Locatelli, Direttore area imprese Milano nord-ovest direzione regionale Milano e provincia Intesa Sanpaolo – banca che che già dallo scorso anno ha introdotto importanti soluzioni di finanziamento legate al Superbonus – ha sottolineato l’ottima collaborazione tra tutti gli attori che ha garantito il successo dell’iniziativa. “Ci piace collaborare con aziende che hanno quest’attenzione verso la sostenibilità edilizia che a Milano, ma non solo, è un driver economico importante. Cerchiamo di supportare i clienti sia a livello informativo che con un processo, in collaborazione con Deloitte, che dia un preciso riscontro quantitativo e qualitativo di quello che si può fare”. Anche Locatelli conferma l’importanza di prorogare la misura “in modo che si possa continuare ad assistere la nostra clientela a livello creditizio, pensando soprattutto alle aziende, imprese e privati che hanno bisogno di liquidità iniziale per partire con i lavori, con l’obiettivo naturalmente di recuperarli tramite il credito fiscale”. Pierfrancesco Maran, Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano, ha ricordato che Milano presenta delle criticità, anche per motivi geografici, sulla qualità dell’aria e grazie agli interventi sul patrimonio edilizio, sia pubblico che privato, è possibile fare un cambio di passo. “Il tema dell’efficienza energetica degli edifici e della riduzione delle emissioni mette insieme gli interessi della comunità ed è una grande opportunità perché un edificio più efficiente risolve tanti problemi di costi e di qualità del vivere e abitare. Grazie al bando BE2, sono stati finanziati centinaia di interventi che permettono di diminuire sensibilmente le emissioni e ridurre le spese di riscaldamento e raffrescamento, migliorando così la qualità dell’aria di Milano e facendo risparmiare le famiglie”. Deloitte ha svolto un ruolo prezioso e delicato assistendo e monitorando in tutto il percorso gli aspetti burocratici e le nuove normative. Antonio Piciocchi, Partner STS Deloitte ha commentato “E’ importantissimo riflettere sul discorso dei 2 anni, un tempo record per un intervento di questo genere. Diventa quanto mai importante il discorso della proroga, che è stata annunciata, per dare certezze alle imprese perché per fare questo tipo di opere bisogna programmare, investire risorse su un arco temporale che deve andare oltre il 2022. Altro aspetto è quello della complessità dal punto di vista legale e burocratico-amministrativo (basti pensare che ci sono stati oltre 6500 interpelli all’Agenzia delle Entrate). In questo senso è molto importante la norma di semplificazione che è stata fatta sia dal punto di vista della regolarità urbanistica (se ci sono piccole difformità queste non vanno a toccare il superbonus) che di piccole irregolarità formali”. Si deve pensare – ha concluso Piciocchi – che ci sarà ulteriore sviluppo tecnologico che permetterà di andare oltre la riqualificazione dell’edificio ma di ragionare in una prospettiva di smart city e di interi quartieri riqualificati a livello energetico. Le prospettive di miglioramento sono moltissime. L’amministratrice del condominio Rachele Ferrante che ha sostenuto con entusiasmo il progetto di riqualificazione ed è stata preziosa come anello di congiunzione tra condomini e imprese, ha sottolineato che è stato un progetto difficile perché non tutti inizialmente credevano in questa opportunità e senza il bando del comune non sarebbe stato possibile. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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