Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
La prassi UNI/PdR 122:2022 ha l’obiettivo di definire una procedura semplificata che aiuti i dirigenti a monitorare in autonomia e in modo attendibile la qualità dell’aria degli edifici scolastici La pandemia da COVID-19 ha reso ancora più evidente l’importanza della qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Un tema ancor più importante se si pensa alle scuole, dove insegnanti, personale scolastico e studenti passano molte ore e che tocca aspetti inerenti la salute pubblica. Sappiamo bene che le strutture scolastiche sono spesso obsolete e da riqualificare – il Rapporto sull’edilizia scolastica di Fondazione Agnelli parla di edifici con una media di 52 anni, spesso inadeguati sia dal punto di vista della sicurezza che da quello della sostenibilità. Il che incide sulla concentrazione e a livello di apprendimento, alcuni studi infatti segnalano un calo di attenzione collegato al peggioramento della qualità dell’aria indoor nelle aule e un collegamento tra aumento di CO2 e diminuzione della capacità di apprendimento. Per facilitare gli interventi volti a migliorare la qualità dell’aria nelle scuole UNI – Ente Italiano di Normazione in collaborazione con IDM – Südtirol-Alto Adige ha sviluppato e pubblicato la Prassi di Riferimento UNI/PdR 122:2022 “Monitoraggio della qualità dell’aria negli edifici scolastici – Strumenti, strategie di campionamento e interpretazione delle misure”. La prassi, spiega Carlo Battisti (IDM Südtirol-Alto Adige) – Project leader della prassi UNI, è stata sviluppata nell’ambito del progetto “Qualità dell’Aria negli Edifici Scolastici – QAES che ha l’obiettivo di definire “nuovi standard per il miglioramento della qualità dell’aria nelle scuole”. Destinata a dirigenti scolastici e ai tecnici specializzati nella materia, obiettivo della prassi è stabilire una procedura operativa semplificata che, grazie al monitoraggio di vari parametri, aiuti i dirigenti o i tecnici a verificare la qualità dell’aria in autonomia, senza richiedere il supporto di un laboratorio di prova. Inoltre la prassi indica le procedure che il gestore deve seguire in caso di affidamento del monitoraggio a un laboratorio di prova, in modo da poterne comprendere problematica e risultati. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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