Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Il nuovo home port dell’Adriatico porta la firma di Atelier(s) Alfonso Femia e Rina, team scelto da Royal Caribbean Group che si è aggiudicato la concessione in project financing. Tra qualche anno il porto avrà una nuova stazione marittima, la sistemazione delle banchine e nuovi servizi per passeggeri a cura di Pietro Mezzi Il nuovo Terminal del Porto Corsini a Ravenna secondo il progetto di Atelier(s) Alfonso Femia (render, Atelier(s) Alfonso Femia) Indice degli argomenti: Il bando, l’aggiudicatario, i progettisti Ripensare i luoghi Le relazioni con il mare e il parco Il progetto del Terminal La passerella Sarà Porto Corsini a Ravenna, il nuovo home port dell’Adriatico. Firma il progetto del Terminal, Atelier(s) Alfonso Femia con Rina, team scelto da Royal Caribbean Group che si è aggiudicato la concessione in project financing. L’appalto che prevede la realizzazione del servizio di assistenza passeggeri, di una nuova stazione marittima e di altre opere, si inserisce nel quadro di crescita delle potenzialità costiere italiane. “Lavorare sui porti, sugli affacci del mare verso il mondo, è tema di futuro”, afferma l’architetto Alfonso Femia. Il bando, l’aggiudicatario, i progettisti Il bando per la concessione, avviato dall’Autorità di sistema portuale di Ravenna nell’aprile dello scorso anno, includeva la sistemazione delle banchine, la riconversione dell’area prossima al terminal in un parco pubblico a servizio della città e una nuova stazione marittima. Royal Caribbean Group si è aggiudicata la gara d’appalto, secondo il programma di project financing proposto nel 2020. Il team di progetto, oltre all’Atelier(s) Alfonso Femia, è composto da Michelangelo Pugliese per l’architettura del paesaggio, e Rina per la progettazione ingegneristica e gli aspetti ambientali. Vista del Terminal e delle aree di accesso (render, Atelier(s) Alfonso Femia) Il dialogo con la storia e la letteratura Lo studio progettuale si è concentrato sulla specificità storica del luogo, sulla stratificazione delle esperienze del porto e sulle impronte letterarie da Oscar Wilde a Dante, da Byron a Montale – esito del fascino architettonico e paesaggistico della città di Ravenna e della frazione di Porto Corsini L’approccio progettuale di Femia si è alimentato proprio del dialogo e della conoscenza delle emozioni che i luoghi hanno suscitato nel tempo. La costruzione dell’empatia architettonica nasce dallo studio, dalle indagini e dai sentimenti e il progetto pensato per Porto Corsini non prescinde da questa sensibilità. Ripensare i luoghi “Quella di Porto Corsini è una grande occasione per ripensare le infrastrutture e i luoghi – sostiene Femia -, amplificando la visione, abbracciando il mare, in relazione stretta con la terraferma, dove immaginare i traffici futuri e una distribuzione dei flussi che valorizzi il territorio in tutti le sue parti. Abbiamo lavorato prendendo a paradigma progettuale tre elementi: la scala territoriale, la qualità complessiva e la strategia ambientale. Abbiamo scelto di non concentrare le masse critiche su un unico focus fisico, per un accesso e una distribuzione fluida”. Ravenna e Porto Corsini concentrano nella trama infrastrutturale del territorio una straordinaria ricchezza e varietà paesaggistica e ambientale. In copertura, pannelli fotovoltaici e tetto verde render, Atelier(s) Alfonso Femia Lo skyline naturale e quello del nuovo costruito vengono progettualmente rapportati in una dimensione di equilibrio complessivo. “Il nuovo terminal – prosegue l’architetto – non è semplicemente un edificio-infrastruttura pensato per assolvere funzioni specifiche. Come per tutti gli altri interventi nati dal dialogo con Royal Caribbean, il progetto è una ricerca di relazione tra spazi antropizzati, spazi pubblici e la dimensione naturale, elementi che si trovano in ogni contesto affrontato”. Le relazioni con il mare e il parco L’edificio definisce differenti relazioni con i due orizzonti di riferimento, verso il mare e verso il Parco delle Dune. Verso il mare la geometria del terminal si confronta con la grande scala delle navi, assumendo a riferimento la facciata e la passarella. La texture pensata per i pannelli prefabbricati in cemento evoca la sagoma della goccia, ricorrente in molte rappresentazioni iconiche bizantine, di cui è ricca la città di Ravenna. La facciata così disegnata diventa essa stessa una piazza verticale di cromie e luci del mare, con l’interpunzione della vegetazione che si affaccia e dondola dal tetto verde. Le premesse territoriali Sono cinque gli elementi territoriali che Femia ha assunto come premessa progettuale: la pineta, il litorale, il contesto urbano e la marina, oltre, naturalmente all’area specifica di intervento. La viabilità dolce Il valore progettuale si misura sia per l’impatto sul contesto sia per la potenzialità di connessione con l’intorno. L’attenzione si rivolge alla viabilità, alla mobilità dolce con una rete di piste ciclabili finalizzato a creare un anello panoramico con il paesaggio. Si scende dalla nave e si inizia un viaggio nel territorio. Un percorso che dalla banchina attraversa il Parco per esplorare la riserva naturale di Porto Corsini. Il progetto del Terminal L’edificio è organizzato su due piani, caratterizzato da facciate che modulano l’interazione con il contesto conciliando estetica, funzionalità e sicurezza. L’alternanza tra massivo e trasparente risolve la prestazione energetica dell’involucro e insieme garantisce il comfort complessivo, accogliendo la luce naturale e consentendo un dialogo visivo con lo spazio esterno del Parco. Il tetto verde in copertura è composto da specie autosufficienti per la metà della superficie e per la metà residua è attrezzato con pannelli fotovoltaici. Esploso del Terminal, con i suoi due piani e la copertura energetico-ambientale (render, Atelier(s) Alfonso Femia) Cuore dell’edificio è la hall, spazio destinato all’accoglienza e all’attesa, affiancata dagli spazi tecnici e di servizio al terminal. Laterali rispetto alla hall centrale, le due sale ritiro bagagli che possono trasformarsi in grandi spazi multiuso in occasioni di eventi particolari. Il flusso logistico di chi transita è fluido, simmetrico ed è intuitiva la direzione da intraprendere. In corrispondenza del blocco distributivo si trova l’uscita verso la passerella che porta alle navi. Il flusso dei passeggeri transita dal centro verso l’esterno seguendo una successione che parte dall’area check-in, passa per l’area attesa e poi per l’imbarco, sosta sulla passerella e arriva alla nave. Sul percorso inverso dalla nave si entra nel terminal assialmente e, scorrendo sul fronte mare, si scende. I flussi del secondo piano si snodano similmente dalla parte centrale, in corrispondenza del nucleo distributivo, a sinistra e a destra per raggiungere le due aree di imbarco. Dalla nave, allo stesso modo, si entra al terminal assialmente e scorrendo sul fronte mare si scende a sud e a nord tramite i due blocchi distributivi che stanno nelle due teste dell’edificio. I volumi commerciali Sono cinque i volumi commerciali occasione di scambio e di relazione, aree di pausa e di sosta per i viaggiatori e per gli equipaggi. I volumi sono pensati per avere, in fase successiva, un frame orizzontale che li connette al paesaggio di prossimità con un contrappunto visivo alle pale eoliche vicine. La passerella di accesso La passerella di accesso alla nave è un elemento fondamentale sia sotto il profilo compositivo, sia sotto il profilo funzionale. Conduce allo lo spazio di banchina che ospiterà tutte le manovre di supporto all’imbarco, al rifornimento e all’approvvigionamento della nave. La passerella di accesso, che conduce allo lo spazio di banchina è pensata come passeggiata che porta al mare. La copertura della passerella svolge funzioni energetico-funzionali (render, Atelier(s) Alfonso Femia) Sotto la passerella, che si estende per due chilometri e mezzo, un’area attrezzata è destinata al ricovero dei mezzi elettrici e della strumentazione per il rilievo esplosivi (sniffer). Sono integrati anche gli spazi di cold-ironing (convertitori, trasmettitori, di frequenza, di tensione, …). Questo sistema di elettrificazione delle banchine permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica, abbattendo le emissioni. La passerella, destinata al ricovero dei mezzi elettrici, permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica, abbattendo le emissioni (render, Atelier(s) Alfonso Femia) Lo spazio della passerella, pensato come passeggiata che porta al mare e permette di avere uno sguardo diverso del porto da una quota maggiore, può trasformarsi in spazio esterno per eventi o in nuovo punto panoramico. La copertura della passerella svolge funzioni energetico-funzionali per la combinata presenza di fotovoltaico e verde, con attenuazione dell’effetto isola di calore e drenaggio dell’acqua. I materiali Il progetto dell’edificio, della passerella e degli elementi di connessioni è informato ai criteri di efficienza energetica. L’obiettivo di rispetto dell’ambiente e di risparmio energetico viene risolto attraverso l’integrazione di materiali coerenti con l’intenzione architettonica e l’esigenza di sostenibilità complessiva. Attraverso partizioni trasparenti a controllo solare si otterranno risultati di riduzione dei fabbisogni, grazie alla massimizzazione dei guadagni solari delle superfici trasparenti in regime invernale o alla schermatura dell’irradiazione solare diretta nel periodo estivo. Tutto questo senza penalizzare il contributo della luce naturale che consente risparmi sull’illuminazione artificiale. Schizzo progettuale (credits, Atelier(s) Alfonso Femia) Per le parti opache esterne saranno proposti i pannelli prefabbricati in cemento biodinamico, elementi monolitici autoportanti con finitura a vista autopulente per garantire la massima durabilità dell’involucro esterno. La facciata che prospetta a sud sarà rivestita in ceramica diamantata. Lo sviluppo tridimensionale del materiale trasforma la superficie in una cangiante sequenza di riflessi e ombre. Per le finiture negli ambienti confinati saranno scelti materiali ecologici e basso- emissivi privi di voc per un’elevata qualità dell’aria, con alto contenuto di materiale riciclato e riciclabili a fine vita. I numeri e gli investimenti L’area Porto Corsini si estende per 182mila metri quadrati e comprende la zona balneare, su cui si svilupperà l’edificio della nuova stazione marittima, per circa 62mila metri quadrati, e l’area compresa tra il terminal e l’abitato di Porto Corsini, di circa 120mila metri quadrati, dove verrà realizzato il Parco delle Dune e le relative strutture turistiche, a cura del comune di Ravenna. Il valore del progetto della nuova Stazione marittima è di 26 milioni di euro, in partneriato pubblico-privato: 20 a carico di Royal Caribbean Group e sei dell’Autorità di sistema portuale di Ravenna. Sessanta milioni di euro sono destinati all’intervento complessivo in project financing con l’obiettivo di accogliere 300mila passeggeri l’anno. Atelier(s) Alfonso Femia Genova, Milano e Parigi sono le sedi attuali dello studio di architettura, conosciuto a livello internazionale per la progettazione di luoghi iconici e landmark in Francia (Docks di Marsiglia) e in Italia (quartier generale a Roma del Gruppo BNL/BNP Paribas, i Frigoriferi Milanesi e The Corner a Milano). Lo scorso anno ha vinto il concorso per la riqualificazione e valorizzazione della Zecca d’Italia a Roma. Sono 60 le persone che compongono il team dei tre atelier. Rina È una società d’ingegneria che offre servizi di certificazione, controllo, ispezione, progettazione e consulenza nei settori energia, navale, certificazione, trasporti e infrastrutture e industria. Opera in 65 paesi al mondo ed è membro delle più importanti organizzazioni internazionali. Ha una comprovata esperienza nel campo dell’ingegneria portuale settore nel quale è presente da oltre 30 anni con i propri servizi di ingegneria e consulenza a enti pubblici, terminalisti portuali, operatori logistici, costruttori e istituti di credito in ogni fase di progetto. Fornisce servizi di ingegneria e consulenza per grandi hub multimodali o singoli terminal merci, terminal per traghetti e navi da crociera, porti turistici, ormeggi e terminali offshore. Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto