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A cura di: Tommaso Tautonico Progettare uno stadio che non segua i dettami dell’architettura sportiva convenzionale. Con questo presupposto, lo studio di architettura MAD Architects ha progettato il Quzhou Stadium, fulcro di un complesso sportivo di quasi 700.000 metri quadrati, conosciuto come Quzhou Sports Park nella provincia di Zhejiang. Quzhou è una città storica a 400 chilometri a sud-ovest di Shanghai, circondata da fitte foreste a est ed ovest. Il Quzhou Stadium è concepito come un pezzo di land art che si immerge nella natura per accogliere i suoi ospiti e condividere lo spirito sportivo. Il suo profilo esterno sinuoso riflette il crinale della montagna in lontananza mentre il paesaggio che lo circonda, evoca quello di pianeti immaginati da visionari scrittori di fantascienza. Lo stadio integrato nel paesaggio Nonostante la sua capacità di 30.000 posti, lo stadio di Quzhou è stato progettato per apparire come una continuazione del paesaggio circostante piuttosto che come un oggetto che si staglia contro di esso. A differenza degli stadi tipicamente fortificati, costruiti nelle aree urbane di tutto il mondo, MAD Architects è stato determinato nel costruire uno stadio che potesse essere aperto allo spazio pubblico circostante da qualsiasi angolo vi si acceda. Gli architetti considerano il terreno dello stadio non solo come uno spazio adiacente al centro urbano, suscettibile di attività ricreative sportive e piacevoli, ma anche un’opportunità per una connessione spirituale tra le persone e la natura. Per Ma Yansong, fondatore di MAD, lo stadio di Quzhou non ha niente a che vedere con l’architettura sportiva convenzionale. Con questo concetto in mente, lo stadio ha una forma ondulata, che richiama la topografia circostante, ed è ricoperto da una membrana traslucida che dona all’intera struttura la sensazione di un corpo che si libra nel paesaggio. Questa membrana, in polimero sintetico PTFE, ricopre il tetto dello stadio, composto da travi in acciaio autoportante, sostenuti da soli nove punti di caduta, ed una campata massima di 95 metri. Una scelta che consente all’edificio di “galleggiare” sul paesaggio. La struttura portante è composta da 60 blocchi di lastre e colonne in calcestruzzo, caratterizzate da venature a vista in legno che conferiscono una sensazione di calore ad un materiale consistente come il cemento. Tutti i materiali in calcestruzzo utilizzati per la realizzazione dello stadio sono stati prodotti localmente, riducendo così al minimo l’impronta di carbonio associata al trasporto dei materiali durante tutto il processo di costruzione. Forme sinuose, paesaggio urbano e sostenibilità I visitatori si avvicinano allo stadio camminando su un paesaggio collinare erboso. Una superficie curva, che si increspa come le onde dell’oceano. Gli ingressi, otto in totale, permettono ai visitatori di accedere ad un ambiente contraddistinto da una veduta con ampio respiro. La geometria sinuosa esterna, continua all’interno dello stadio stesso, dove la forma ondulata, simile a quella di un cratere, permette di cogliere scorci della città e del paesaggio montano. Le sedute, di varie sfumature di verde per rendere omaggio al paesaggio circostante, contrastano visivamente con la membrana bianca che ricopre il tetto. Il polimero sintetico PTFE che riveste la copertura, nella sua parte inferiore è dotato di microferforazioni capaci di migliorare le prestazioni acustiche in tutto la stadio. Al contrario, la superficie superiore del tetto è composta da una membrana in PTFE più solida per evitare che la pioggia arrivi agli spettatori. All’esterno, grandi aperture nel paesaggio consentono alla luce naturale di penetrare nel garage, nei livelli di ingresso dello stadio e in altre sue strutture. Tutto il progetto è pensato e realizzato per assorbire e immagazzinare l’acqua piovana, proteggendo l’edificio dai danni causati dalla pioggia in eccesso e allo stesso tempo contribuire ad una sostanziale riduzione degli sbalzi di temperatura. Img by MAD Architects Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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