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Il processo di produzione del calcestruzzo, materiale largamente impiegato in architettura e in edilizia, è notevolmente impattante dal punto di vista dell’estrazione delle materie prime, dei processi di lavorazione e della gestione del fine vita. Nonostante le caratteristiche eccezionali di questo materiale, che hanno consentito lo sviluppo di architetture un tempo impensabili, non è certamente più possibile ignorare le dimensioni complessive dell’impatto dell’industria cementizia sul clima: si stima che ben il 10% delle emissioni globali annue di CO2 sia associabile unicamente a questo settore. Come è possibile tentare, se non di invertire, quantomeno di rallentare questa tendenza? Come è possibile definire un materiale cementizio “sostenibile”, data la natura intrinsecamente energivora dei suoi elementi costitutivi? Una soluzione a questi interrogativi è stata presentata da Holcim in collaborazione con Geocycle, società del gruppo appositamente istituita per la gestione controllata del materiale di scarto. Grazie a un’attenzione particolare nei confronti dell’uso di materie prime e di combustibili di recupero nell’ambito dei processi produttivi, la collaborazione ha portato allo sviluppo di interessanti linee di prodotto. I cementi ECOPlanet e i calcestruzzi ECOPact, pur essendo certamente dei materiali altamente performanti, vengono realizzati con un ridotto contenuto di clinker e con l’impiego, attraverso la tecnologia di co-processing, di materiali minerali ed inerti proveniente da scarti dei settori della depurazione acque, della chimica e della farmaceutica, dell’automotive, della produzione di gomma e di recupero della plastica, del recupero di elementi da demolizione, che sarebbero altrimenti destinati allo smaltimento in discarica. Lo sviluppo di vari tipi di calcestruzzo fibrorinforzato, consente inoltre di ottenere un materiale durevole, lavorabile e contemporaneamente molto duttile, riducendo, a parità di prestazioni, gli spessori necessari e dunque le quantità di materia utilizzata ed in primo luogo prodotta. Esempio di calcestruzzo fibrorinforzato Ductal ad elevata capacità di deformazione plastica (Urban Matters, Milano Design Week 2022) Un esempio di tale applicazione è rappresentato dal calcestruzzo della serie Ductal®, alla base della formulazione dei prodotti in BETALY® di 9010®, azienda italiana leader nel settore dell’illuminazione, che ha consentito la realizzazione a mano di prodotti di design per l’illuminazione con una eccellente resistenza all’usura, un’altissima resistenza alla compressione e agli agenti atmosferici, dando spazio e libertà alla creatività dei designer. Prodotti di illuminazione realizzati in BETALY® dall’azienda italiana 9010® Materially mantiene un osservatorio sempre aperto sulle innovazioni nell’ambito dei materiali e supporta le aziende fornendo consulenza sui trend e le tecnologie più recenti in ogni ambito applicativo. I materiali di Holcim sono stati esposti nel corso dell’esposizione Urban Matters curata da Materially nel corso della Milan Design Week 2022. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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