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Indice degli argomenti: Riduzione contributiva edilizia: chi vi può accedere Cosa prevede l’agevolazione Riduzione contributiva edilizia: le condizioni per richiederla e come inoltrare la domanda Il Decreto Direttoriale del 13 dicembre 2023 è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro lo scorso 10 gennaio 2023. Il documento redatto ed approvato di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato anche per il 2023, nella misura dell’11,50%, la riduzione contributiva a favore delle imprese edili Ricordiamo che l’agevolazione è stata istituita attraverso l’articolo 29 del Decreto Legge n. 244/1995. Per potervi accedere è necessario presentare una domanda entro il 15 maggio 2024. Ma vediamo cosa è necessario fare per accedere alla riduzione contributiva prevista per le aziende edili. Le istruzioni sono state fornite dalla circolare n. 13/2024 dell’Inps, che ha fornito anche il modello di autodichiarazione aggiornato. Riduzione contributiva edilizia: chi vi può accedere Hanno la possibilità di accedere all’agevolazione contributiva i datori di lavoro che risultano essere classificati: con i codici statistici contributivi da 11301 a 11305 nel settore industria; con i codici statistici contributivi da 41301 a 41305 nel settore artigianato; devono, inoltre, essere caratterizzati dai codici Ateco 2007 da 412000 a 439909. Risultano essere escluse – perché non costituiscono delle attività edili in senso stretto – quanti esercitano le seguenti imprese: opere di installazioni di impianti elettrici ed idraulici; quanti effettuano degli altri lavori simili. Le imprese escluse sono sostanzialmente contraddistinte dai codici Ateco da da 432101 a 432909 e dai seguenti codici statistici contributivi: 11306; 11307; 11308; 41306; 41307; 41308 Cosa prevede l’agevolazione L’agevolazione prevede una riduzione dei contributi dovuti – nella misura dell’11,50% – che dovrà essere utilizzata per le assicurazioni sociali diverse da quella previdenziale. La misura potrà essere applicata esclusivamente agli operai che vengono occupati per almeno 40 ore la settimana. La riduzione contributiva non potrà essere applicata: agli eventuali lavoratori a tempo parziale; a quelli per i quali si applica qualsiasi altro tipo di agevolazione. Nel caso in cui siano in corso dei contratti di solidarietà, la riduzione contributiva può essere applicata esclusivamente ai dipendenti ai quali non è stato ridotto l’orario di lavoro. Al momento l’agevolazione non può essere applicata ai premi assicurativi Inail. Riduzione contributiva edilizia: le condizioni essenziali per richiederla È importante sottolineare che la riduzione contributiva prevista per l’edilizia – come sempre quando si è in presenza di questo tipo di sgravi – viene applicata esclusivamente: in presenza di una regolarità contributiva, che deve essere attestata attraverso il Durc; in presenza del pieno rispetto delle norme e degli accordi dei contratti collettivi, che sono stati stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, che risultano essere, comparativamente parlando, le più rappresentative a livello nazionale; in totale e completa assenza – nei cinque anni precedenti – di condanne passate in giudicato per violazione in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro. Come inoltrare la domanda Per accedere alla riduzione contributiva i diretti interessati devono presentare un domanda utilizzando il modulo Rid-Edil, che è disponibile all’interno del Cassetto Previdenziale sul siti dell’Inps e raggiungibile: nella sezione “Comunicazioni on-line”; funzionalità “Invio nuova comunicazione” fino al 15 maggio 2024. Direttamente all’interno del Cassetto previdenziale sarà possibile trovare l’esito della domanda. È importante ricordare che lo sgravio – benché sia richiedibile in questo periodo – si riferisce al periodo d’imposta che va da gennaio a dicembre 2023. Nel caso in cui dovesse essere accertata la non veridicità delle dichiarazioni che sono rese dal datore di lavoro, gli uffici preposti provvederanno d’ufficio con l’attivazione dell’Agenzia giudiziaria e al successivo recupero delle somme che sono state fruite indebitamente. 14/12/2022 Riduzione contributi edilizia: le novità del 2022 Anche per il 2022 è stata confermata la riduzione contributi edilizia. L’Inps ha emanato le istruzioni per inoltrare la domanda, che deve essere inviata telematicamente entro e non oltre il 15 febbraio 2023 Anche per il 2022 le imprese del settore possono fruire della riduzione contributi edilizia, che è stata confermata nella misura dell’11,50%. La misura, che viene erogata a favore dei datori di lavoro, deve essere richiesta entro e non oltre il 15 febbraio 2023. Queste indicazioni si evincono direttamente dal Decreto 327/2022, che è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro lo scorso 12 ottobre 2022. La riduzione contributi edilizia è stata confermata di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze ed è quindi valida anche per l’anno in corso. L’Inps, il 28 ottobre 2022, ha provveduto ad emanare le istruzioni operative, che permettono di fruire della misura in Uniemens, ma soprattutto ha fornito le istruzioni per inviare la richiesta entro e non oltre il 15 febbraio 2023. Adesso procediamo con l’analizzare quanto previsto dalla circolare n. 123 del 28 ottobre 2022 dell’Inps. Riduzioni contributi edilizia: le istruzioni dell’Inps Per poter accedere all’agevolazione è necessario presentare una regolare domanda, che deve essere inviata telematicamente utilizzando il modulo “Rid-Edil”, che è disponibile all’interno del Cassetto previdenziale del sito Inps. Le verifiche vengono effettuate entro il giorno successivo rispetto a quello dell’invio. Nel caso in cui l’esito sia positivo viene attribuito il codice autorizzazione 7N, per il periodo da ottobre 2022 a gennaio 2023. Lo sgravio fiscale, in ogni caso, si riferisce al periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2022. Le aziende, che sono state autorizzate ad accedere alla riduzione sgravi edilizia, potranno esporre lo sgravio nel flusso Uniemens a decorrere dal flusso di competenza ottobre 2022. Nel caso in cui ci siano delle matricole sospese o cessate, l’azienda potrà inoltrare l’istanza tramite la funzionalità “Contatti” del Cassetto previdenziale allegando una dichiarazione con la quale si descrive la situazione. La struttura territorialmente competente, verificata la spettanza, attribuirà il codice 7N all’ultimo mese in cui la matricola era attiva. Articolo aggiornato. Prima pubblicazione 2022 Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento