Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Innovazione va di pari passo con sostenibilitàLa riqualificazione, un dovere e un’opportunitàInnovazione digitale e sistemica E’ stata presentata ieri mattina presso il Benvenuto Family Restaurant di Milano la nuova edizione di REbuild, evento nato qualche anno fa, dedicato alle innovative tecniche costruttive e di progettazione attente alla riqualificazione sostenibile e rispettose dell’ambiente, in programma il 9-10 maggio, presso il Centro Congressi di Riva del Garda. Il tema di questa rinnovata edizione è “Integra. Ripensa. Trasforma” e intorno a queste 3 parole sono stati pensati i diversi pillar che permetteranno a tutti gli attori della filiera – dai progettisti alle imprese, dal mondo delle certificazioni a quello del real estate, dalle istituzioni all’Università, dalle associazioni al mondo della finanza – non solo di ascoltare ma anche di interagire in uno scambio che garantirà contenuti di qualità e networking, con l’obiettivo di dare una visione attuale, considerando gli obiettivi futuri da raggiungere. Un momento della conferenza stampa di presentazione di REbuild 2023. Da sinistra Laura Risatti, Project leader di REbuild, Ezio Micelli, professore ordinario di Estimo allo Iuav di Venezia, presidente del comitato scientifico e Alessandra Albarelli, Direttrice Generale Riva del Garda Fierecongressi. REbuild vuole infatti essere un punto di incontro e confronto sui possibili scenari che ci attendono, cercando di essere un motore di un cambio di visione, ha spiegato Alessandra Albarelli, Direttrice Generale Riva del Garda Fierecongressi, che ha aggiunto che “Riva del Garda e il territorio del Trentino sono espressione di un distretto in cui si realizzano le condizioni ideali per favorire la connessione tra le persone”. Sono 60 i relatori, anche internazionali, che animeranno le 16 sessioni,14 delle quali in parallelo e 2 conferenze, una di apertura in cui verrà presentato il tema principale dell’edizione e una di chiusura per tirare le fila sulle nuove visioni e sfide del costruire. “Il comitato scientifico ha voluto dar vita a un confronto multidisciplinare – ha sottolineato Laura Risatti, Project leader di REbuild – tra i vari attori che compongono la filiera delle costruzioni”. Tanti i relatori di spicco tra cui, per citarne solo qualcuno, Benedetta Tagliabue, Principal and Director, Benedetta Tagliabue – EMBT Architects e Patricia Viel, ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel, che approfondiranno il tema di come architettura e progetto stiano affrontando il futuro e l’innovazione, considerando anche le tecnologie digitali. Grazie agli interventi di Gaynor Tennant, Offsite Alliance e Sébastien Delpont, Energiesprong France e GreenFlex , per la prima volta in Italia si discuterà delle strategie per la trasformazione e l’adozione di strategie off site da parte di governi esteri, con interessanti casi pratici. Ci saranno poi interventi che racconteranno il ruolo di quartieri e città nella transizione energetica con esempi concreti: Raffaele Laudani del Comune di Bologna, Marika Milani del Comune di Bologna e Marco Pistore, FBK – Fondazione Bruno Kessler, parleranno in particolare di digital twin per il governo e la gestione della città. Innovazione va di pari passo con sostenibilità Ezio Micelli, professore ordinario di Estimo allo Iuav di Venezia e Presidente del comitato scientifico, ha sottolineato che il tema dell’innovazione non può prescindere da sostenibilità, economia circolare e decarbonizzazione. Non si può pensare di demolire e ricostruire il nostro patrimonio, “dobbiamo cambiare prospettiva e iniziare a pensare che sia necessario prenderci cura e trasformare ciò che è stato costruito in particolare nella seconda metà del ‘900 e che rappresenta il grande patrimonio degli italiani”. Parte da questa certezza il ricco programma di convegni pensato dal comitato scientifico che cercherà di dare risposte sul “come farlo”, considerando 2 principali temi. Prima di tutto la leva energetica che, sempre di più con la nuova Direttiva Europea Case Green, rappresenta un obbligo e un’opportunità, considerando che la normativa richiede che dal 2033 nuove costruzioni e ristrutturazioni siano in classe D, con l’obiettivo di arrivare alla neutralità climatica al 2050. Il secondo tema è quello dell’aumento della produttività del comparto delle costruzioni, necessario per dare vita a un vero percorso di retrofit sostenibile per le famiglie e in tutto il Paese, che non è fatto solo di grandi città. La riqualificazione, un dovere e un’opportunità Il mercato, anche a causa dell’aumento del costo dell’energia e della guerra in Ucraina che hanno reso ancor più evidente la necessità di ridurre i consumi, è già cambiato e si sta velocemente muovendo verso il riconoscimento del valore del patrimonio in funzione dei diversi livelli di efficienza. Riqualificazione sostenibile ed efficientamento energetico infatti non solo sono necessari per diminuire i consumi e aumentare l’efficienza delle abitazioni, ma garantiscono un incremento del valore degli immobili fino al 40%, col passaggio da una classe G a una classe A, e non solo nelle grandi città. Ne è una conferma lo studio effettuato per l’Osservatorio REbuild dal Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia su tre città campione del nord Italia, Bergamo, Mestre e Padova, che dimostra come le famiglie italiane siano sempre più attente nell’acquisto alla qualità energetica degli immobili. “Si tratta di una grande opportunità di crescita collettiva, attenta alla circolarità e alla decarbonizzazione”, ha spiegato Ezio Micelli. Al contrario, non fare alcun intervento di riqualificazione comporta una perdita del valore dell’abitazione. Un’opportunità particolarmente significativa in Italia che, come sappiamo, è dotata di un patrimonio edilizio realizzato per la maggior parte prima del 1971 e in cui almeno il 55% delle costruzioni rientra nelle classi più inefficienti, che consumano fino a 10 volte di più rispetto alle case in classe A e con impatti sul conto familiare per circa 4mila euro in più l’anno (fonte: Assoimmobiliare). Un’opportunità che, ha spiegato il Prof. Micelli, deve essere sostenuta dallo Stato: da un punto di vista finanziario il superbonus 110% non è sostenibile, ma si deve pensare a un’agevolazione parziale. Innovazione digitale e sistemica Altrettanto importante è il tema dell’aumento dell’efficienza nel settore delle costruzioni, che passa attraverso l’innovazione digitale, ambito sempre più importante ma nel quale il mondo delle costruzioni procede molto lentamente. La grande sfida è proprio questa secondo il Prof. Micelli: “immaginare che il digitale colleghi in modo nuovo il settore della progettazione a quello dell’esecuzione dei lavori e a quello della gestione del patrimonio nel tempo”. E qui entra un altro tema che REbuild ha fatto proprio sin dalla sua prima edizione, che è quello della collaborazione tra edilizia off site e on site: realizzare i progetti in parte in fabbrica e in parte in cantiere garantisce vantaggi enormi in termini di aumento della produttività e dell’efficienza e diminuzione del prezzo. Un percorso di innovazione tecnologica che deve partire dalla necessaria integrazione tra tutti gli attori della filiera (progettazione, esecuzione e gestione del patrimonio), e che secondo il Prof. Micelli il superbonus 110 non ha aiutato, spostando la centralità dall’innovazione sostenibile alla finanza. Quest’anno dunque a REbuild si punta molto ai temi dell’integrazione e della digitalizzazione considerando naturalmente i nuovi scenari e gli elementi di sfida, tra cui per esempio gli ESG – Environmental, Social e Governance, che rappresentano una chiave di volta anche degli investimenti nel settore immobiliare da tradurre in azioni concrete e che saranno analizzati da diverse prospettive. Per approfondire e scaricare il programma di REbuild 2023 clicca qui. Benvenuto Family Restaurant, lo spazio di lavoro moderno e digitale Non a caso a ospitare la presentazione di REbuild il Benvenuto Family Restaurant di Milano, che fa parte del network di Ulraspazio, una start up innovativa fondata da Ezio Gaude e Carlo Cattero con l’obiettivo di assecondare le moderne esigenze dei lavoratori, offrire spazi d coworking e dare nuova vita a spazi sottoutilizzati. Il tutto accompagnato da una digitalizzazione dei processi e servizi: grazie a una comoda e gratuita APP il calendario degli eventi è condiviso e chiunque voglia prenotare il proprio spazio di lavoro o una sala per le riunioni potrà verificare se ci sia una postazione libera. Tutti i ristoranti della catena Benvenuto, di Milano, Monza, Venaria Reale e Rivalta, hanno aderito all’accordo con Ultraspazio, proponendo spazi dotati anche di sale gioco per i bambini. L’innovativa formula sfrutta le opportunità del PropTech che mette la tecnologia e il digitale al servizio del mercato immobiliare. “Nella città contemporanea – sottolinea Ezio Gaude di Ultraspazio – un luogo come un ristorante deve associare nuovi usi alla sua funzione originaria e diventare un “terzo luogo”, accanto a casa e a ufficio, deputato ad esempio ad accogliere riunioni anche la sera o la domenica, con le garanzie di un servizio di ristorazione a portata di ospiti. La nostra attività si inserisce nella politica di sviluppo appunto di terzi luoghi in città attraverso un accesso semplice e veloce che utilizza una piattaforma digitale evoluta”. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento