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A cura di: Fabiana Valentini Il diritto allo studio è inalienabile e fondamentale per la crescita di una persona. Eppure, per oltre 600 milioni di bambini nel mondo, lo studio non è un diritto garantito e tutelato. Nel caso dell’Africa Sub-Sahariana, gran parte degli istituti didattici non sono in grado di fornire servizi che possano supportare la crescita degli studenti. Sviluppare un modello architettonico di scuola elementare che assicuri il diritto allo studio e che permetta di stimolare le potenzialità dei piccoli alunni: da qui prende le mosse l’edizione 2023 del premio Kaira Looro, quest’anno guidato da una giuria di fama internazionale che vanta nomi come Kengo Kuma e Benedetta Tagliabue. Il Kaira Looro Architecture Competition rappresenta un’opportunità per studenti e giovani architetti di emergere nel mondo della progettazione. L’obiettivo principale della competizione è lo sviluppo di progetti di architettura sostenibile a fini umanitari per migliorare le condizioni di vita nei paesi in via di sviluppo. La call to action di quest’anno richiedeva la progettazione di una scuola che non fosse limitata solamente ai corsi scolastici, ma che potesse ospitare attività trasversali. Una scuola e un punto di riferimento per la comunità: attraverso l’architettura si chiede di creare un modello di scuola che ispiri fiducia negli studenti, nelle autorità e nella cittadinanza. Nello specifico, il bando richiedeva che l’edificio progettato fosse concepito in modo da poter essere realizzato attraverso un intervento di auto-costruzione, senza l’ausilio di personale qualificato, ma con il coinvolgimento diretto della comunità locale. La scuola deve rispettare specifiche esigenze costruttive tra cui: essere facilmente realizzabile, far uso di materiali naturali ed essere integrata con il contesto ambientale e sociale del luogo. I progetti vincitori Ad aggiudicarsi il primo premio è il progetto di Artha Krisiantara, giovane architetto indonesiano classe 1998. Primo premio del concorso di architettura Kaira Looro 2023 al progetto di Artha Krisiantara Nel sud del Senegal, dove i bambini combattono contro la fame, lo sfruttamento lavorativo e il lavoro domestico, nascerà una scuola aperta e inclusiva. Obiettivo di Krisiantara è di creare uno spazio educativo che favorisca la crescita e che permetta ai ragazzi di costruire forti relazioni sociali. Il progetto ha una struttura flessibile e aperta alle esigenze degli alunni. Coloro che hanno bisogno di cibo potranno recarsi alla mensa provvista di scorte alimentari, mentre chi cerca libri come materiale di studio potrà prendere in prestito direttamente dalla biblioteca. Anche i corridoi, prima anonimi, si trasformeranno in un ecosistema vivo in cui i bambini si troveranno ad interagire in uno spazio aperto e accogliente. Dopo l’orario scolastico, i bambini potranno tornare a casa, ma saranno sempre benvenuti a usufruire delle strutture esterne all’aula, che rimarranno aperte a chiunque, anche a coloro che non frequentano la scuola. L’obiettivo di questa scuola sarà di creare un ambiente che non solo offre istruzione, ma anche sostegno emotivo, calore e libertà di esplorare il proprio potenziale. Il giovane architetto vincitore del premio Kaira Looro ha scelto di utilizzare un materiale sostenibile come il bambù, resistente e poco costoso. Il progetto utilizza un metodo di costruzione che viene svolto senza macchine utensili pesanti così da poter essere gestito dai residenti locali e dai volontari. Il duo composto dagli architetti israeliani Rotem Fintz e Niv Arbiv ottiene il secondo posto nella competizione. Secondo premio del concorso di architettura Kaira Looro 2023 al duo di architetti israeliani Rotem Fintz e Niv Arbiv L’edificio scolastico pensato dai due architetti si presenta come un blocco unito e coeso a simboleggiare l’unità della comunità stessa. Prendendo spunto dalle scuole mono-strutturali comuni nel Senegal, Fintz e Arbiv hanno decostruito e riorganizzato la struttura come un “puzzle game” per creare 650 mq di spazi scolastici diversificati. Questa trasformazione ha portato alla creazione di due cortili e di spazi flessibili, che fungono da centro per attività interdisciplinari sia per la scuola che per la comunità. La scuola comprende un tetto spiovente dotato di duplice funzione: da un lato canalizza l’acqua piovana lungo i tunnel di drenaggio esterni, dall’altro favorisce la ventilazione naturale permettendo all’aria calda di salire e uscire dalle ampie pareti in bambù. I materiali scelti per la costruzione di questa scuola si ispirano alle aule comuni costruite dalla comunità locale, utilizzando lamiera e canne di bambù. La lamina di metallo è utilizzata come superficie esterna, proteggendo la struttura dalla luce solare intensa e dalla pioggia, mentre le parti interne sono realizzate in bambù, che funge da reticolo per consentire l’ingresso di luce filtrata e la circolazione dell’aria fresca. Youssef Hamza e Anthony Mancuso dalla Tunisia si classificano terzi Il progetto si è classificato terzo nella competizione grazie al modello di scuola elementare pensato per tutelare e favorire lo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino. Terzo premio del concorso di architettura Kaira Looro 2023 a Youssef Hamza e Anthony Mancuso dalla Tunisia La proposta per la scuola primaria si basa su un design semplice, elegante e razionale. L’organizzazione dello spazio è articolata in tre elementi distinti. Per l’ampio spazio esterno è stata scelta una forma circolare attorno alla quale troviamo i diversi ambienti destinati alla scuola, alla mensa e agli ambienti comunitari. Una leggera partizione dello spazio delimita gli ambienti permettendo di modulare l’apertura dell’edificio verso l’esterno in base alle necessità. Lungo questa parete, la scuola si articola in due grandi sezioni: spazi comunitari come la sala polivalente all’ingresso e, in continuità, spazi più specifici dedicati alla didattica. La mensa, che viene utilizzata sia per la scuola che per le attività del villaggio, funge da connessione tra i due livelli programmatici. La disposizione degli spazi da una parte o dall’altra della parete è stata pensata per consentire una fruizione simultanea tra le attività comunitarie e didattiche senza compromettere il comfort. Img by kairalooro.com/competition Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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