Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
A cura di: Adele di Carlo Crisi energetica e inflazione hanno cambiato drasticamente il mercato, con effetti negativi sul costo dei beni di consumo e delle utenze di luce e gas. I prezzi sono schizzati alle stelle e, stando alle stime, saliranno ancora nei mesi invernali fino al nuovo anno. Secondo l’Arera la bolletta della luce è destinata ad aumentare del 18,6% rispetto al trimestre luglio-settembre. Dal punto di vista delle utenze, l’unico metodo sicuro per abbattere drasticamente le spese sembra essere passare alle fonti di energia rinnovabile. Basta pensare che installando i pannelli fotovoltaici sul tetto una famiglia può risparmiare fino al 75% della spesa complessiva annuale. Per contrastare il caro bollette di luce e gas, lo scorso 25 settembre il governo ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 il bonus bollette destinato alle famiglie economicamente deboli. Inoltre i clienti con patologie e condizioni di salute gravi hanno diritto all’azzeramento degli oneri di sistema sul gas, con riduzione dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di gas metano. Per chi vale la proroga del bonus bollette? Ecco i requisiti da soddisfare e le istruzioni per ricevere il bonus sociale. Il tetto Isee per il bonus luce e gas L’agevolazione contro il caro-bollette di luce e gas è limitata alle famiglie con Isee non superiore a 15.000 euro. Tale importo è innalzato a 30.000 euro in presenza di 4 o più figli a carico. Non servono particolari iter burocratici per ottenere la tariffa agevolata, è la stessa Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ad applicare il bonus a chi soddisfa i requisiti economici. Diverso il tetto Isee per il cosiddetto “bonus idrico”, cioè l’agevolazione per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtrazione; in questo caso il limite Isee da non superare è 9.530 euro. Come richiedere il bonus sociale luce e gas La novità introdotta nel 2021 è ancora in vigore: vale a dire che non è necessaria una specifica domanda per ottenere il bonus sociale. Ciò che serve è la Dsu in corso di validità, una dichiarazione fondamentale per chi vuole avere l’Isee. Quest’ultimo indicatore è fondamentale per avere il bonus automaticamente. La certificazione Isee è l’indicatore economico per accertare lo stato di bisogno da cui deriva il diritto allo sconto sulle forniture di luce e gas. Si precisa che il bonus sociale è retroattivo nel caso in cui i requisiti Isee siano stati accertati dopo l’inizio dell’anno. Che succede in caso di impianto condominiale? Sia in caso di abitazione privata che di un appartamento in condominio, l’utenza della luce è sempre legata ad un singolo nucleo familiare. Invece per quanto riguarda il gas le cose possono essere diverse. Come funziona il bonus sociale se il gas (quindi l’impianto di riscaldamento) è centralizzato? Le regole in vigore prevedono che: per i clienti diretti del gas il bonus sociale è visibile direttamente in bolletta per i clienti con impianto condominiale centralizzato è prevista l’erogazione con bonifico al singolo domiciliato in un’unica soluzione Come contrastare il caro bollette con i pannelli fotovoltaici Il caro bollette è un fenomeno che, purtroppo, sembra ormai incontrastabile. In tal senso un aiuto concreto per abbattere i costi è la transizione green ovvero il graduale passaggio alle fonti di energia rinnovabile. In questo modo famiglie e attività produttive hanno la possibilità di risparmiare sulla spesa annuale delle utenze facendo del bene al pianeta. Le fonti alternative e rinnovabili potrebbero far fronte alla domanda, senza far impennare le richieste e i prezzi di gas. In ogni caso sarebbe più che opportuno iniziare a reperire risorse extra per calmierare la spesa energetica di imprese e famiglie. Le parole di Cristiano Bilucaglia, presidente dell’osservatorio sull’energia Ubroker. Per incentivare il passaggio alle rinnovabili, in particolare l’installazione dei pannelli fotovoltaici, servirebbero nuovi e ingenti finanziamenti da ricavare, ad esempio, tassando le Multinazionali e da un Piano di privatizzazioni di asset non strategici. Lo studio condotto dall’ENEA, secondo il quale i tetti degli edifici residenziali in Italia potrebbero generare una grande quantità di energia elettrica. Se si coprisse l’intera superficie ottimale di circa 450 km2, si potrebbero produrre oltre 79 mila GWh di energia, con una potenza complessiva installata di 72 GW. Prosegue il comunicato dell’Osservatorio Ubroker per l’energia. In concessione, se da una parte è apprezzabile l’impegno del governo nel voler prorogare gli aiuti già in vigore, dall’altra serve una strategia più strutturata: investire nelle rinnovabili e rendere le abitazioni il più possibile autosufficienti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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