Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Lo studio di prefattibilità per la rigenerazione dell’area prima occupata dal Magazzino centrale rimessa mezzi corazzati della città campana porta la firma dello studio di architettura Alvisi Kirimoto. Gli oltre 300mila metri quadrati dell’area sono pensati per diventare un polo verde, sociale e culturale ispirato alla Laudato si’ di Papa Francesco A cura di: Pietro Mezzi Le principali funzioni del Campo Laudato si’ Caserta Indice degli argomenti Toggle I contenuti dello studioLe azioni previsteGli ambiti di interventoIl progetto strategicoLe possibili fonti di finanziamento A Caserta, un’area di oltre 300mila metri quadrati, non distante dal centro cittadino, potrebbe trasformarsi da ex presidio militare in un parco verde capace di ospitare funzioni sociali e culturali ispirate all’ecologia integrale di Papa Francesco. Lo studio di prefattibilità, presentato alcuni giorni fa, dal titolo “Da Campo di Marte a Campo Laudato si’ Caserta, parco verde per l’ecologia integrale, polo sociale e culturale”, nasce dalla volontà della Curia di Caserta di attivare un processo di sviluppo urbano sostenibile, che veda nella collaborazione fra attori pubblici, economici, sociali, scientifici e civici e nella Fondazione di Partecipazione “Casa Fratelli Tutti”, uno strumento capace di governare il complesso processo con uno spirito collaborativo. L’area militare L’ex presidio militare denominato Macrico, MAgazzino Centrale RImessa mezzi Corazzati, oggi in stato di totale abbandono, occupa una superficie di oltre 324.000 metri quadrati ed è collocato al terminale est dell’asse viario di corso Trieste, la strada principale della città che conduce, a ovest, alla Reggia di Caserta. I contenuti dello studio Considerata la posizione strategica, distante appena 15 minuti a piedi dal centro cittadino, l’area è uno snodo viario importante, collocato tra la Reggia, il centro storico e le nuove aree di espansione, nonché un potenziale polmone verde per la città. Il dettaglio delle funzioni da ospitare Il progetto si compone di infrastrutture verdi per la biodiversità e, per la parte costruita solo parzialmente rigenerata, di strutture sociali ed economiche destinate ad attività di cura della persona (salute e sport), di accoglienza, culturali, di formazione, di innovazione e trasferimento tecnologico. Dal punto di vista energetico, l’intervento ambisce a essere autosufficiente, attraverso la realizzazione di una comunità energetica rinnovabile e solidale. Al centro della proposta vi è una drastica riduzione della cubatura esistente in favore di un parco urbano aperto e fruibile dalla collettività, dove la componente ambientale unifica gli elementi, mentre gli spazi in disuso si animano di verde, creando un ecosistema di relazioni. Le azioni previste Due sono le azioni principali previste: da un lato la ristrutturazione degli edifici esistenti, con la riduzione drastica – quasi il 50% – della volumetria complessiva; dall’altro, la realizzazione di cinque nuovi parchi dall’identità innovativa e sostenibile, che nelle intenzioni daranno vita a un complesso unico e irripetibile. Pensata per una comunità viva e dinamica, l’infrastruttura verde, allacciata alle reti di mobilità sostenibile del territorio e affiancata da un’infrastruttura digitale parallela e a disposizione di tutti, trasformerà l’area in un luogo per il benessere psicofisico, la produzione artistica e il welfare culturale. È prevista la demolizione degli edifici in lamiera, utilizzati come deposito attrezzi e privi di valore storico-costruttivo, mentre invece si prevede di recuperare gli edifici in muratura vincolati attraverso interventi puntuali e ben calibrati secondo i singoli manufatti. Il Campo Laudato si’ Caserta diventerà anche un museo di archeologia industriale, dove sarà possibile rileggere la storia del luogo. L’iter progettuale L’iter progettuale prevede due fasi distinte: il Masterprogram e il Masterplan. La prima comprende un piano di interventi strutturali volti a identificare elementi trainanti per il tessuto sociale e per il funzionamento urbanistico, cui si affianca un’attenta costruzione del quadro di investimenti in ambito pubblico e privato. Raffronto tra le superfici a verde dell’esistente e quelle previste dallo studio La seconda, invece, risponde agli investimenti previsti con soluzioni mirate ad ottenere spazi per il verde e attività pubbliche, riducendo il costruito e ricercando una nuova connessione con il contesto urbano. Gli ambiti di intervento Sono stati identificati cinque ambiti principali di intervento, collegati l’uno all’altro mediante una rete di percorsi pedonali e ciclabili, piazze e spazi attrezzati all’aperto. I parchi previsti dallo studio di prefattibilità Il primo, a Nord-Est, consiste nel Parco della Biodiversità, in cui prevale l’elemento naturale, che ospiterà un parco naturale esperienziale e museo sensoriale aperto alla città e collegato al tessuto urbano circostante. A seguire, il Parco delle Arti, localizzato a Sud-Ovest dove avranno luogo attività legate allo spettacolo e alla produzione culturale, con spazi espositivi e di condivisione del sapere artistico e artigianale. Il Parco della Pace, pensato per l’accoglienza e la solidarietà, è l’ambito che corrisponde alla zona a Sud Est del lotto. Uno spazio verde con edifici per attività sociali, associazioni e luoghi per la spiritualità, come la Cappella Laudato Sì. Nell’area Nord-Est, in prossimità del palazzetto dello Sport e dello stadio Alberto Pinto, si trova il Parco della Cura, con percorsi, aree tematiche e spazi per lo sport, le attività collettive e gli eventi culturali. Infine, il Parco dell’Economia di Francesco, nella zona centrale del lotto, caratterizzato da manufatti in muratura da recuperare, altri parzialmente demoliti e il cosiddetto hangar, dallo straordinario valore simbolico, trasformato in un suggestivo spazio per gli eventi e l’innovazione. Il progetto strategico Al disegno urbanistico e architettonico, si affianca la parte strategica e di programmazione del progetto affidata a Luiss LabGov/LDIS, con l’obiettivo di trasformare la Fondazione in un partenariato pubblico-privato-comunità, con il coinvolgimento diretto nella governance di attori sociali, civici e scientifici. Un dispositivo giuridico e di governance collaborativa innovativo, orientato alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni, urbani, ambientali e cognitivi. Nel progetto di Alvisi Kirimoto, il Campo Laudato si’ Caserta si candida a divenire un luogo di dialogo interreligioso, interculturale e intergenerazionale, di innovazione tecnologica orientata allo sviluppo sostenibile, alla giustizia sociale e climatica, alla democrazia urbana. Le possibili fonti di finanziamento Il settore pubblico, il settore finanziario privato e gli altri stakeholder coinvolti possono oggi beneficiare di finanziamenti provenienti dall’Unione Europea e dalla crescente attenzione ai temi Esg (Environmental, Social and Governance) di investitori privati. Attraverso il Recovery Fund, NextGen EU e dal nuovo bilancio 2021-2027, la Ue sta rafforzando la sua sensibilità verso la quantificazione di impatti sociali e ambientali, anche per la corresponsione di nuove opportunità finanziarie. Nel quadro programmatico delineato dall’Accordo di partenariato per l’Italia 2021-2027 è stata prevista la realizzazione di 38 Programmi Regionali cofinanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo sociale europeo plus (FSE+). Le linee di intervento strategiche che la regione Campania ha individuato per il prossimo ciclo di programmazione promuovono obiettivi coerenti con la proposta per il Campo Laudato si’ Caserta attraverso cinque sfide prioritarie: intelligenza e competitività; verde; connessione infrastrutturale; vicinanza ai cittadini; inclusione. In particolare, il PR Campania Fesr per il periodo 2021-2027 ha un asse prioritario dedicato allo sviluppo di strategie territoriali. Le strategie territoriali del PR si riferiscono all’area urbana metropolitana, alle aree urbane medie e ad altri sistemi territoriali. Qualora il Comune di Caserta fosse adeguatamente investito della gestione del processo di co-progettazione e più in generale decidesse di condividere la regia dell’intero processo di rigenerazione urbana, il Campo Laudato Sì Caserta potrebbe divenire il perno di una proposta del Comune per attingere ai fondi regionali destinati alle aree urbane medie e in particolare alle quattro città capoluogo. Scheda riassuntiva dello studio Scheda Progetto Rigenerazione urbana area ex Macrico Località: Caserta Committente: Fondazione Casa Fratelli Tutti Stato del progetto: Studio di prefattibilità Denominazione: Da Campo di Marte a Campo Laudato Sì: parco verde per l’ecologia integrale, polo sociale e culturale Studio di prefattibilità: Alvisi Kirimoto, Massimo Alvisi e Junko Kirimoto Team di progetto: Massimo Alvisi, Junko Kirimoto, Eloisa Susanna, Roberto Fioretti, Aurelia Volpe Visione strategica: Luiss LabGov/LDIS (Christian Iaione, Pier Paolo Zitti, Beatrice Sigurtà, Valeria Lembo) Landscape: Greencure, Marilena Baggio e Cassi Ranaivoson Sostenibilità ambientale: Thornton Tomasetti, Sergio de Gaetano e Duncan Cox Superficie totale: 324.505 mq Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto