Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Entro l’estate il via ai lavori del nuovo Parco scientifico tecnologico della Scuola Sant’Anna di Pisa a San Giuliano Terme. Si parte con i primi quattro edifici che ospiteranno attività di ricerca, didattica e trasferimento tecnologico nell’ambito delle Scienze sperimentali, oltre a un centro servizi con auditorium. Il progetto è della società di progettazione milanese L22, i lavori e la gestione ventennale sono di Icop di Udine A cura di: Pietro Mezzi Indice degli argomenti Toggle I lavori della prima faseLavori al via in estateLa storia del campusIl nuovo polo delle Scienze sperimentaliIl masterplanQuattro edifici NzebUn progetto multidisciplinare Entro l’estate a San Giuliano Terme verrà aperto il cantiere per i lavori di costruzione del nuovo Parco scientifico tecnologico della Scuola Sant’Anna di Pisa. Si è infatti conclusa la gara di partenariato pubblico-privato ed è stato sottoscritto il contratto di concessione con il raggruppamento di imprese coordinato da Icop di Udine, a cui spetterà il compito di realizzare e gestire per vent’anni i primi quattro edifici del nuovo campus. La progettazione urbanistica ed esecutiva è dello studio di architettura e ingegneria Lombardini22. I lavori della prima fase Nella prima fase dell’intervento saranno realizzati quattro edifici, su un totale di sette, che diventeranno operativi nel 2026, e che ospiteranno attività di ricerca, didattica, di trasferimento tecnologico nell’ambito delle Scienze sperimentali (ingegneria, medicina, scienze agrarie e biotecnologie) e un centro servizi con auditorium. La nuova sede si trova a poca distanza da quella storica di Pisa, lungo l’asse stradale che, dal centro della città, si dirige verso l’ospedale di Cisanello e che già ora ospita le sedi dell’Istituto delle Tecnologie della comunicazione, informazione, fotonica della Scuola superiore, del Cnr, della Fondazione Monasterio, del dipartimento di Chimica dell’università di Pisa Lavori al via in estate Per l’opera, sostenuta finanziariamente dal ministero dell’Università e della Ricerca e dalla regione Toscana, è previsto un investimento di 52,5 milioni di euro, per un valore complessivo della concessione, compresi i costi di gestione e manutenzione per 20 anni, di 118,5 milioni di euro. L’ingresso al campus Il cronoprogramma prevede attività di cantiere per 27 mesi complessivi. La storia del campus Quella del nuovo campus è storia antica. Infatti, nel 2009, per rispondere alle esigenze di sviluppo la Scuola superiore Sant’Anna, acquistò un terreno di 43mila metri quadrati, nel comune di San Giuliano Terme, in località Praticelli, al confine con Pisa. Con l’accordo di programma sottoscritto il 31 marzo 2013, la Scuola e il comune di San Giuliano Terme concordarono le modalità di attuazione degli interventi e fu prevista la predisposizione di un masterplan dell’intero insediamento. Nel settembre del 2022, un raggruppamento temporaneo di imprese coordinato da Icop manifestò al Sant’Anna il proprio interesse per realizzare quattro dei sette edifici previsti dal masterplan, con la modalità del partenariato, formalizzando, nel gennaio dello scorso anno, la proposta di concessione di progettazione, realizzazione e gestione per 20 anni dei quattro edifici. Sempre lo scorso anno, in agosto, si è conclusa la gara pubblica con l’aggiudicazione della concessione. Su richiesta del comune di San Giuliano verrà realizzata una pista ciclabile esterna al parco, per favorire la mobilità sostenibile di accesso ai servizi dell’area. Il nuovo polo delle Scienze sperimentali Il complesso si sviluppa su circa 6mila metri quadri di superficie coperta, per circa 20mila metri quadri di superfici interne, distribuiti su più piani, con spazi verdi e servizi per la mobilità sostenibile, come piste ciclabili e punti di ricarica per veicoli elettrici. Tre dei quattro edifici ospiteranno attività di ricerca, didattica e trasferimento tecnologico, mentre il quarto ospiterà un centro servizi, con caffetteria, mensa e alcuni uffici, oltre a un auditorium. Con il completamento degli altri edifici previsti, verranno realizzati spazi ricreativi, laboratori, sale riunioni, terrazze, corti interne, parcheggi e aree sportive. Per quanto riguarda i flussi di mezzi e persone, il masterplan prevede percorsi distinti per veicoli, biciclette e persone. Le business unit di L22 Al progetto architettonico hanno lavorato due business unit di L22: la Edu, la business unit del Gruppo Lombardini22 dedicata allo sviluppo dei progetti di Education & Student housing, e la L22 CE, la business unit specializzata nella fase di ingegnerizzazione dei progetti. La sostenibilità, l’inclusività, il rapporto con il contesto, la presenza del verde anche all’interno degli edifici costituisco il filo conduttore del progetto, insieme allo sviluppo della socialità, cui contribuiranno gli impianti sportivi e alcune aree del complesso. Il masterplan Il masterplan opera su un lotto rettangolare e prevede la rottura della griglia rigida attraverso la rotazione degli edifici per andare a formare punti di vista sull’intorno e sviluppare spazi gerarchici non lineari. Tale rottura genera dei cannocchiali visivi, che facilitano l’orientamento. I volumi degli edifici sono ruotati per generare spazi di relazione in cui sono stati enfatizzati diversi punti di attenzione, con due piazze principali per agevolare la vita sociale. Allo stesso modo gli spazi interstiziali tra gli edifici diventano luoghi dello stare, di relazione e di inclusività. La progettazione tiene conto dei dati climatici previsionali adottando misure di mitigazione alle ondate di calore e ai possibili fenomeni estremi, come le inondazioni, a cui il progetto risponde con la minima impermeabilizzazione del suolo e l’utilizzo dei bacini di laminazione come aree a verde e sportive. Verrà inoltre creato un asse verde centrale contro le isole di calore. Quattro edifici Nzeb «Il concept basato su sequenza di pieni e di vuoti prevede una riduzione di ogni volume e una sua traslazione generando una corte interna – afferma l’architetto Marco Zanibelli, direttore di L22 EDU, Education & Student Housing -. In ogni edificio è infatti costante la creazione di vuoti dove ricca è la presenza di verde. Le corti interne contribuiscono alla percezione diversificata del luogo ricercata nel progetto integrato. La seconda pelle di alluminio degli edifici migliora le performance energetiche e rende riconoscibile esteticamente l’intervento architettonico. Il rivestimento schermante in lamiera metallica stirata è accostato all’involucro in pannelli prefabbricati modulari in calcestruzzo stratificati, con isolante interno. Gli edifici saranno Nzeb, Nearly zero energy building, che puntano a sostenibilità e risparmio energetico con apporti solari positivi nelle stagioni invernali e schermature solari che agevolano il condizionamento estivo. I pannelli fotovoltaici sul tetto copriranno il 75% del fabbisogno energetico». Un progetto multidisciplinare Il progetto è stato studiato insieme al team di neuroscienziati di Lombardini22 rivolto all’applicazione delle neuroscienze in architettura, che ha curato le analisi dei rapporti visivi e percettivi del masterplan. La lobby dell’auditorium Il piano programmatico è stato studiato e sottoposto a una analisi condotta con un software basato su algoritmi in grado di predire i flussi e i movimenti delle persone. I risultati sono stati interpretati in chiave neuroscientifica, per prevedere i comportamenti che l’orientamento degli edifici e il loro rapporto con gli spazi aperti genera negli utenti. Da questi studi è stato possibile verificare alcuni rapporti e percorsi principali, ma anche trovare soluzioni e apportare modifiche progettuali per rendere l’esperienza la migliore possibile per l’inclusività, la visibilità, il senso di orientamento e la facilità di movimento. Parla l’impresa «Per noi di Icop è sempre più importante sviluppare la capacità progettuale, finanziaria e tecnica per proporci come interlocutori affidabili per lo sviluppo di investimenti complessi – ha dichiarato Piero Petrucco, amministratore delegato di Icop Spa -. Riteniamo che il progetto redatto da Lombardini22, che abbiamo proposto grazie anche alla collaborazione con Idealservice e Camst, sia di grande qualità». Lombardini 22 È uno dei gruppi di progettazione più importanti dello scenario italiano. Si colloca al primo posto per fatturato della classifica elaborata da Guamari delle Top 200 società di architettura e design italiane. Lombardini22 è specializzata nei settori office, retail, urban, living, hospitality, education, data center, Esg, neuroscienze. L 22 è una comunità giovane e internazionale di professionisti con un’età media di 35 anni e di 28 nazionalità diverse. Scheda Progetto Parco scientifico tecnologico della Scuola Sant’Anna Località: San Giuliano Terme, Pisa Committente: Icop (società Benefit) Finanziamento: Miur e regione Toscana Concept, progetto architettonico, ricerca neuroscientifica: Lombardini 22 Superficie: 20.000 mq Superficie del lotto: 43.250 mq Superficie costruita: 9.150 mq Aree verdi: 19.100 mq Aree sportive: 3.600 mq Progettazione impianti: Prisma Engineering Progettazione strutture: SPS Studio Fondazioni: Icop Consiglia questo progetto ai tuoi amici Commenta questo progetto