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A cura di: Giorgio Pirani Anche l’Italia ha la sua Green Building Valley. Ivas, un’azienda internazionale nel settore delle finiture edilizie fondata nel 1953, nei giorni scorsi ha celebrato l’apertura di un innovativo stabilimento 4.0 situato a San Mauro Pascoli, nell’Emilia-Romagna, specializzato nella produzione di materiali isolanti in EPS riciclato (Polistirene Espanso Sinterizzato), proponendo così sistemi di isolamento a cappotto interamente autoprodotti e a chilometro zero. Il gruppo ha investito circa 8 milioni di euro in questo nuovo stabilimento. I dettagli del nuovo stabilimento Il nuovo stabilimento – il settimo del gruppo – sarà un importante passo avanti nel miglioramento delle prestazioni energetiche e dell’impatto ambientale degli edifici del Paese. Questo investimento non solo propone sistemi di isolamento a cappotto completamente autoprodotti a chilometro zero, ma rappresenta anche un importante passo avanti nell’ottica di migliorare le prestazioni energetiche e ridurre l’impatto ambientale degli edifici in tutto il Paese. Prima di questo nuovo impianto, Ivas già produceva i principali componenti del sistema a cappotto, come fissativi, malte, collanti e rivestimenti. Ora diventa il primo e unico attore sul mercato italiano a proporre kit completi per il sistema a cappotto, con il 90% dei componenti autoprodotti a chilometro zero. Con il sostegno del Comune di San Mauro Pascoli e in collaborazione con Confindustria Romagna, il progetto mira a coinvolgere attivamente la comunità e le nuove generazioni nell’ottica del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni di CO2, fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica entro il 2050 stabiliti dall’Unione Europea. I numeri del nuovo stabilimento Il nuovo stabilimento produttivo automatizzato 4.0 di Ivas per materiali isolanti in EPS riciclato è alimentato da energia rinnovabile, grazie a un impianto fotovoltaico da 650 kW, e produce pannelli isolanti in EPS riciclato. «Con il nuovo impianto 4.0 di nuovissima generazione prevediamo di produrre circa 300.000 m3, corrispondenti a circa 2,5 milioni di m2 di pannelli isolanti su due turni – è la stima di Vincenzo Colonna, presidente e amministratore delegato di Ivas –, incidendo positivamente sulla coibentazione delle facciate per migliorarne le prestazioni energetiche e l’impatto ambientale, ridurre i consumi e ottenere un elevato comfort termico e acustico». L’impianto fotovoltaico ha una capacità di 650 kW. L’area produttiva totale raggiunge i 80.000 m2, con 24.000 di questi coperti. I pannelli sono realizzati con EPS riciclato, che può essere riciclato all’infinito. Infine, il 15% del materiale utilizzato è riciclato, e i residui di lavorazione sono riutilizzati all’infinito. Cos’è l’EPS riciclato Il polistirene espanso (EPS) è una materia di plastica, riciclabile meccanicamente un numero infinito di volte poiché è una termoplastica e non una termoindurente. Si distingue per le sue eccellenti proprietà isolanti, grazie alla sua struttura composta dal 98% di aria intrappolata in minuscole celle chiuse. Questa caratteristica conferisce al materiale un’alta resistenza termica, contribuendo a mantenere gli ambienti interni confortevoli sia in inverno che in estate, riducendo così il bisogno di riscaldamento e raffreddamento artificiale. Durante il processo produttivo presso lo stabilimento Ivas, i residui di lavorazione vengono completamente riutilizzati nel ciclo di trasformazione, creando così un circuito virtuoso a zero rifiuti. L’utilizzo di EPS riciclato nei pannelli isolanti non solo favorisce la diminuzione delle emissioni di gas serra legate al consumo energetico degli edifici, ma promuove anche un’economia circolare attraverso il riciclo delle risorse, riducendo l’impatto ambientale associato alla produzione di nuovi materiali isolanti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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