Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Indice degli argomenti Toggle Qualche numero sul Superbonus 110%Le novità fiscali per il 2024Come funziona il contributo a fondo perduto e a chi è destinatoSuperbonus tra luci, ombre e sfide future Dalla sua entrata in vigore, ormai nel 2020, il Superbonus 110% è sempre stata una misura agevolativa tanto innovativa quanto discussa. Il suo obiettivo è stato quello di rendere più efficiente dal punto di vista energetico le abitazioni in classe energetica bassa e dare nuovo impulso ad un settore che traina l’economia del Paese. Nel corso degli anni, il Superbonus ha visto diversi “aggiustamenti” fiscali e legislativi. Per questo, in più occasioni, il governo ha decretato l’ampliamento o la limitazione dei benefici, la proroga delle scadenze e nuove regole in merito alle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura. Paolo Tanfoglio, CEO di Lokky fa il punto della situazione su regole e limiti per il 2024: ecco come è cambiato il Superbonus e le novità fiscali e legislative da conoscere. Qualche numero sul Superbonus 110% Prima di analizzare nel dettaglio le nuove regole del Superbonus per il 2024 è necessario riportare qualche dato interessante. Secondo quanto rilevato a febbraio 2024, gli interventi di efficientamento energetico hanno superato la quota di 480.000, “con una spesa totale di 114 miliardi di euro e un tasso di completamento del 93,6%”, come si legge nell’analisi di Paolo Tanfoglio, CEO di Lokky . Cifre impressionanti che dimostrano l’esigenza crescente degli italiani di avere una casa più moderna ed efficiente. Tra gli edifici che hanno usufruito del Superbonus ci sono abitazioni unifamiliari, unità indipendenti, e persino 8 castelli. Passando all’analisi geografica, invece, le regioni che hanno registrato il maggior numero di interventi edilizi agevolati sono: Lombardia Veneto Emilia-Romagna Lazio Toscana Le novità fiscali per il 2024 La panoramica dei bonus in campo edilizio si è rivelata mutevole, specialmente per quanto riguarda il Superbonus 2024. Tra proroghe e decreti legge, la misura agevolativa è stata fortemente ridimensionata, con nuove regole fiscali per detrarre la spesa. La novità più importante per il 2024 è l’aumento della ritenuta d’acconto sui bonifici per lavori edilizi incentivati, che passa dall’8% all’11%. Questa novità potrebbe mettere in difficoltà le ditte incaricate dei lavori, che dovranno avere maggiore liquidità. Restano da chiarire le nuove regole sulla plusvalenza derivante dalla vendita di immobili che hanno subito il Superbonus. Sul punto si è espresso il Consiglio nazionale del notariato, con alcune interessanti proposte per circoscrivere il campo di applicazione della norma. Come funziona il contributo a fondo perduto e a chi è destinato Altra novità per il 2024 che riguarda direttamente il Superbonus è l’introduzione di una misura economica per favorire l’avanzamento dei lavori avviati. Il cd. decreto “Salva Superbonus” ha introdotto un contributo a fondo perduto per coprire le spese sostenute tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024 a favore dei cittadini con redditi inferiori a 15.000 euro. Hanno diritto al contributo coloro che abbiano raggiunto uno stato di avanzamento del 60% entro il 31 dicembre 2023. Mentre, per quanto riguarda i lavori asseverati entro il 31 dicembre 2023, lo Stato garantisce l’agevolazione al 110% anche senza il doppio salto di classe energetica. Cessione del credito, in quali casi è ancora possibile Il 2024 segna la fine della cessione del credito, una delle opzioni disponibili per i contribuenti per beneficiare dell’agevolazione. Restano escluse dal divieto alcune categorie (che potranno ancora beneficiare sia della cessione del credito che dello sconto in fattura): gli enti del Terzo settore le ONLUS le cooperative ed enti di edilizia popolare Superbonus tra luci, ombre e sfide future Dati alla mano, il quadro della situazione messo in luce da Paolo Tanfoglio evidenzia le contraddizioni del Superbonus. Questa misura ha avuto indubbiamente il merito di aver dato nuovo impulso all’efficientamento energetico, tuttavia non si possono nascondere le numerose frodi ai danni dello Stato. Quali sono, invece, le sfide che il settore edile dovrà porsi per il 2024? Da una parte c’è la necessità di contenere la spesa pubblica, dall’altra servono nuovi incentivi per promuovere le energie green. Una sfida non semplice, che deve trovare un punto di congiunzione tra le riserve effettive in campo e il complesso quadro normativo. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento