Manovra, quante critiche dalle associazioni: dall’edilizia all’ambiente, il fronte dei contrari 15/11/2024
Decumano Carbon Free: l’anello virtuoso che potrebbe essere applicato a tutti i borghi europei 22/10/2024
Realizzare un nuovo tetto o ristrutturare quello esistente: materiali, tecnologie e detrazioni fiscali 18/11/2024
A cura di: Adele di Carlo Sarà un obbligo e non una facoltà spalmare i crediti derivanti dal Superbonus in 10 anni. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti durante i lavori della commissione Finanze del Senato sul cosiddetto “decreto Superbonus”. La notizia sta facendo il giro della stampa nazionale, suscitando non poca preoccupazione tra gli operatori del settore edile e gli investitori. La novità sembrerebbe confermata, ma resta da capire se è intenzione del ministro imporre un obbligo retroattivo. Altra novità riguarda la stretta sulle ipotesi in deroga per le cessioni del credito, proposte in sede di conversione del dl 39/2024. Ecco, nel dettaglio, cosa prevede la proposta di Giorgetti e quali potrebbero essere i suoi effetti nei confronti di imprese e famiglie che hanno eseguito i lavori. Crediti Superbonus in 10 anni: la proposta di Giorgetti “Non sarà una possibilità ma un obbligo”, queste le parole del ministro Giancarlo Giorgetti in merito alla cessione dei crediti derivanti dal Superbonus, agevolazione fiscale nel mirino del governo dal momento del suo insediamento. Le regole attualmente in vigore prevedono la possibilità di distribuire i crediti in 4 anni, arco temporale considerato non sufficiente dal ministro dell’Economia. In verità questa modifica era già stata proposta da diversi emendamenti i quali, però, lasciavano la facoltà di scelta al richiedente. Stavolta, invece, il ministro è determinato ad imporre obbligatoriamente la cessione in 10 anni al fine di contenere il debito pubblico. L’allungamento del termine servirà ad alleggerire i conti dello Stato, a discapito però delle imprese che detengono i crediti. Un intervento necessario – secondo il ministro – a porre rimedio ai danni causati dalla maxi agevolazione fiscale, paragonata al “disastro del Vajont”: “Quando noi siamo intervenuti a porre una diga a questa cosa la valanga era già partita…Avete presente il Vajont? Quando c’è stata la valanga che veniva giù era già partita, poi arrivata giù ha prodotto disastri.” I motivi del nuovo obbligo L’obbligo di spalmare i crediti su un arco di 10 anni, più del doppio di quanto attualmente previsto, serve a contenere il rapporto debito-PIL fino al 2027 garantendo 1,9 punti in meno. In questo modo il governo pensa di allontanare la soglia del 140% stimata nei mesi passati. Le reazioni degli operatori del settore Le dichiarazioni del ministro Giorgetti non sono passate inosservate e, come prevedibile, hanno scatenato dubbi e polemiche tra gli operatori del settore edile. In un momento così particolare, dopo le ripetute modifiche al Superbonus, Abi e Ance avrebbero auspicato una fase di “assestamento” per rinsaldare il rapporto di fiducia con il governo. Invece l’obbligo reattivo di spalmare i crediti in 10 anni, anziché i 4 attuali, potrebbe avere degli effetti devastanti sia per le imprese incaricate dei lavori sia per le famiglie e gli investitori. Il direttore generale dell’Ance, Massimiliano Musmeci, e il vice direttore generale vicario dell’Abi, Gianfranco Torriero, attendono il testo ufficiale e ricordano che “lo stesso ministro dell’Economia, infatti, ha più volte indicato che non ci sarà il ricorso a interventi retroattivi”. Dello stesso parere Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, la quale in passato ha espresso in più occasioni la sua preoccupazione verso un intervento retroattivo. Del resto, se l’intervento fosse retroattivo, il valore dei crediti diminuirebbe notevolmente (si stima intorno al 15%), con il rischio per le imprese di dover registrare delle minusvalenze. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
14/11/2024 Progetto abbandonato, il committente deve pagare il progettista? La risposta del tribunale di Milano A cura di: Adele di Carlo Chi e in che modo deve provare l’idoneità e la realizzabilità del progetto in caso di ...
25/09/2024 L'inefficienza energetica degli edifici in Italia: il 45% in classe F e G Il 45% degli edifici certificati in Italia è energeticamente inefficiente e rientra nelle classi F e ...
31/07/2024 BEI finanzia con 22 milioni l'espansione sostenibile del campus dell'Università di Camerino Finanziamento BEI di 22 milioni di euro per l'espansione del campus dell'Università di Camerino: costruzione di ...
29/07/2024 Casavo analizza l'impatto degli eventi sportivi internazionali sul mercato immobiliare di Parigi e Milano Secondo l'indagine di Casavo, a Parigi e Milano gli eventi sportivi internazionali stanno influenzando i prezzi ...
18/06/2024 Permuta immobiliare, come funziona e quando può essere utilizzata A cura di: Pierpaolo Molinengo Uno strumento per gestire il cambio di proprietà tra privati ed aziende è la permuta immobiliare. ...
22/05/2024 Amministratore di condominio, come è strutturato il compenso A cura di: Pierpaolo Molinengo Il compenso dell’amministratore di condominio è costituito da una serie di voci, che si possono evincere ...
22/04/2024 Parma firma il Contratto Climatico di Città A cura di: Federica Arcadio La Commissione Europea ha approvato il Contratto Climatico della Città di Parma, che si impegna concretamente ...
15/04/2024 Case green, per gli ingegneri serve subito il Piano nazionale di ristrutturazione A cura di: Tommaso Tetro Obiettivo della direttiva Ue Case Green è avere edifici a emissioni zero al 2050. Saranno coinvolte ...
14/09/2023 Il piano delle Nazioni Unite per decarbonizzare il settore delle costruzioni A cura di: La Redazione Un Rapporto dell'Unep offre soluzioni per decarbonizzare il settore delle costruzioni, responsabile del 37% delle emissioni, ...
12/09/2023 Le tasse che ruotano intorno al mondo immobiliare A cura di: Pierpaolo Molinengo Quali sono le tasse che devono versare i proprietari immobiliari? A quanto ammontano le imposte e ...