Bonus transizione 5.0, dai pannelli solari alla formazione dei lavoratori: l’elenco delle agevolazioni

Ecco come funziona il credito d’imposta alle imprese per la transizione ecologica e digitale: istruzioni e requisiti nella circolare del Ministero delle imprese e dal Made in Italy.

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Bonus transizione 5.0, dai pannelli solari alla formazione dei lavoratori: l’elenco delle agevolazioni

Pubblicati i dettagli per l’ottenimento del bonus transizione 5.0: il MIMIT ha emanato una circolare operativa che contiene i chiarimenti sull’incentivo fiscale destinato alle imprese che investono in progetti innovativi nell’arco temporale tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.

Requisito imprescindibile per ottenere il bonus transizione 5.0 è che i progetti in questione comportino la riduzione dei consumi energetici o della struttura produttiva (con un risparmio non inferiore al 3%) oppure dei processi interessanti dall’investimento (con un risparmio non inferiore al 5%).

La circolare evidenzia le diverse voci agevolate dallo Stato, dall’installazione degli impianti di produzione di energia green ai corsi di formazione dei lavoratori e l’acquisto di software. Di seguito tutti i dettagli sul bonus transizione con l’elenco completo delle agevolazioni confermate per il biennio 2024-2025.

Bonus transizione 5.0: cosa prevede la circolare del Ministero

La circolare del MIMIT contiene le istruzioni applicative del piano Transizione 5.0 e le informazioni dettagliate su bonus e agevolazioni fiscali destinati alle imprese.

In una prima fase si pensava che i bonus in campo fossero destinati unicamente alle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione degli impianti di produzione di energia green (ad esempio i pannelli fotovoltaici), invece dalla circolare del 16 agosto 2024 emerge un quadro più ampio.

Sono compresi nel bonus transizione 5.0:

  • gli impianti e i pannelli fotovoltaici per l’autoproduzione di energia
  • i software
  • le applicazioni
  • i corsi di formazione per il personale

Bonus transizione 5.0: cosa prevede la circolare del Ministero

Possono beneficiare del contributo le imprese residenti nel territorio italiano nonché le organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale.
Il bonus transizione 5.0 non si applica, invece, alle imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa e alle imprese che non rispettano le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Che cos’è il piano Transizione 5.0

Il bonus transizione 5.0 è una misura agevolativa che si prefigge lo scopo, ben più ampio, di favorire la modernizzazione del settore produttivo, sostenendo il processo di digitalizzazione e il risparmio energetico. L’obiettivo è trasformare i processi produttivi delle imprese interessate con l’acquisto di software ad hoc e la formazione di personale competente.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, il governo ha stanziato 6,3 miliardi di euro da usare sotto forma di credito d’imposta nel biennio dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.

Le soglie di spesa

I progetti innovativi, per essere agevolabili, devono rispettare alcuni requisiti, pena la perdita dei benefici economici.
In primo luogo il limite temporale: tali progetti devono essere avvitati obbligatoriamente tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre e 2025. Altro limite è il tetto massimo di spesa per ciascuna impresa beneficiaria, ovvero 50 milioni di euro ciascuna.

L’ammontare del credito d’imposta viene deciso in base all’efficacia del progetto di efficientamento energetico messo in campo. Il miglioramento energetico viene calcolato confrontando le prestazioni energetiche prima e dopo l’investimento sulla base di registrazioni certificate.

Passando ai numeri concerti, il bonus transizione 5.0 consiste fino ad un massimo di 10 mila euro per le piccole e medie imprese e fino ad un massimo di 5 mila euro per i soggetti beneficiari non obbligati alla revisione legale dei conti.

Come ottenere il bonus transizione 5.0

Per richiedere le agevolazioni bisogna rispettare la procedura indicata nella circolare del Ministero delle imprese e del made in Italy.

Le aziende devono accedere e inviare la domanda tramite la piattaforma GSE. Il primo step è registrarsi nell’area clienti, poi serve prenotarsi con una comunicazione preventiva sulla piattaforma e chiedere l’accesso al servizio Transizione 5.0 tramite Spid. Una volta entrati, il richiedente deve caricare la documentazione richiesta che, a discrezione del GSE, può essere controllata tramite sopralluoghi entro 180 giorni.

La piattaforma rilascerà una ricevuta di avvenuto invio dopo 5 giorni al massimo.

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