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Indice degli argomenti Toggle Un’architettura ecosostenibile al servizio della riabilitazioneTetto verde: natura e sostenibilitàIl contributo di ROCKWOOL: benessere e sostenibilitàIl contributo del Politecnico di Milano: innovazione e formazione per un progetto all’avanguardiaL’impatto sociale di CR² Sinapsi E’ stato inaugurato lo scorso 21 settembre CR² Sinapsi, nuovo polo riabilitativo situato nel Parco del Po e del Morbasco, in provincia di Cremona, che rappresenta un’eccellenza nel campo della riabilitazione dei bambini affetti da disabilità gravi, tra cui malattie genetiche rare e disturbi del neurosviluppo. Un progetto nato dalla visione della famiglia di Orlando, bimbo affetto da una malattia genetica rara, che si è concretizzato con l’obiettivo di cercare di far vivere nel miglior modo possibile i ragazzi con disabilità. “Abbiamo trasformato la rabbia in energia“, ci ha detto l’Ing. Filippo Ruvioli, papà di Orlando e Coordinatore progettazione della società di Ingegneria STEEL & Co. capofila del progetto. Il centro riabilitativo, promosso dalla Fondazione Occhi Azzurri Onlus, è stato realizzato grazie a un finanziamento di 1 milione di euro a fondo perduto da parte della Fondazione Cariplo, che ha coperto parte dell’investimento complessivo di circa 3 milioni di euro. Un momento della presentazione del progetto CR² Sinapsi: da sinistra l’Ing. Giorgio Avanzini, il Prof. Marco Imperadori e l’Ing. Filippo Ruvioli La realizzazione di CR² Sinapsi è stata possibile grazie alla collaborazione tra società civile, istituzioni e settore privato. Oltre al fondamentale contributo della Fondazione Cariplo, il progetto ha visto la partecipazione del Comune di Cremona, del Politecnico di Milano, di numerosi partner privati, oltre al coinvolgimento di importanti aziende come Rockwool, che hanno contribuito a rendere questa struttura un esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione tecnologica nel settore edilizio. Questa sinergia tra pubblico e privato ha permesso di sviluppare un modello di riabilitazione all’avanguardia, che mette al centro il benessere dei bambini e delle loro famiglie, un edificio capace di adeguarsi alle necessità dei piccoli pazienti. La scritta Amor mio… sulla facciata fa parte delle “Luminarie d’Artista parlanti” realizzate dalla città di Cremona in omaggio a Mina L’inaugurazione di CR² Sinapsi ha un importante significato per il territorio, sia perché migliorerà significativamente la qualità della vita dei piccoli pazienti, ma anche perché sarà aperto alla comunità e a tutte le persone che vorranno fermarsi semplicemente a bere un caffè o a conoscere da vicino questa meravigliosa realtà. L’ingresso con bar del centro Un’architettura ecosostenibile al servizio della riabilitazione CR² Sinapsi è un progetto innovativo a 360° che si distingue non solo per l’importanza del servizio che offre, ma anche per la sua architettura innovativa e sostenibile. L’edificio, progettato dall’Ing. Giorgio Avanzini dello studio Steel&Co, si estende su una superficie di circa 1.600 metri quadrati e include spazi dedicati alla riabilitazione, un poliambulatorio, una ludoteca, una sala multimediale, un laboratorio per attività manuali e piscine terapeutiche che nel tempo potranno essere utilizzate da chiunque abbia bisogno di fare riabilitazione, fisiokinesiterapia e nuoto controcorrente. Inoltre saranno organizzati corsi per la formazione degli addetti ai lavori, i caregiver e le famiglie dei giovani pazienti. La struttura è stata progettata con un approccio olistico, che mette al centro il benessere psicofisico degli utenti, garantendo un ambiente accogliente, efficiente e rispettoso dell’ambiente circostante. E lo fa attraverso l’utilizzo di tecnologie edilizie a basso impatto ambientale. Il logo di CR² Sinapsi è stato disegnato da Orlando su una lim La scelta di un sistema costruttivo a secco, realizzato attraverso l’unione di più componenti in acciaio fissate tra loro senza l’utilizzo di cemento o mattoni, che riduce al minimo l’impronta energetica e l’impatto ecologico dell’edificio, è stata determinante per ottenere un perfetto isolamento termico e acustico. L’involucro edilizio (tetto e facciata), realizzato con pannelli sandwich isolati con lana di roccia forniti da ROCKWOOL, assicura un’ottima efficienza energetica, contribuendo a ridurre i consumi sia in estate che in inverno. Questo si traduce in un ambiente confortevole – per i bambini in cura e per gli operatori sanitari – in cui l’attenzione ai dettagli architettonici si sposa con il rispetto delle esigenze terapeutiche. La struttura portante, in acciaio, supporta pannelli sandwich isolanti in lana di roccia ROCKWOOL con greche esterne per sostenere i rivestimenti decorativi, realizzati in lana di roccia ad alta densità. Tetto verde: natura e sostenibilità Il tetto verde estensivo realizzato da DAKU Italia e con il sistema GreenROOF di Isopan ha una vegetazione che contribuisce a migliorare l’efficienza termica, riducendo la dispersione del calore e contrastando l’effetto isola di calore. Oltre a questi vantaggi funzionali, il verde sul tetto si integra perfettamente con l’ambiente naturale del Parco, visibile da ogni punto della struttura. Come per le facciate, la costruzione del tetto verde si basa su un sistema stratificato a secco. La struttura leggera in acciaio è dotata di un telaio in acciaio zincato per il controsoffitto, i cui spazi vuoti sono riempiti con pannelli isolanti in lana di roccia ROCKWOOL. Uno strato di finitura interno completa la superficie del soffitto. Una parte del tetto verde è dotata di pannelli fotovoltaici Gli strati esterni del tetto includono pannelli sandwich sopra il telaio in acciaio, con l’isolamento in lana di roccia che fornisce sia protezione termica che resistenza al fuoco. Un rivestimento esterno in PVC garantisce la durata dei pannelli. La copertura verde, inoltre, ospita una selezione di piante autorigeneranti, che richiedono una manutenzione minima durante l’anno. Il contributo di ROCKWOOL: benessere e sostenibilità ROCKWOOL, azienda specializzata nella produzione di soluzioni per l’isolamento termico e acustico, ha contribuito attivamente alla costruzione del centro, fornendo le proprie soluzioni di altissima qualità che hanno permesso di garantire sicurezza, comfort e sostenibilità. Nel dettaglio, sono stati impiegati 3.500 m² di isolanti per pareti divisorie e interne, 1.000 m² di pannelli Rockpanel per la facciata ventilata, che si caratterizzano per le ottime prestazioni termiche, acustiche e di sicurezza antincendio, oltre a 600 m² di pannelli fonoassorbenti Rockfon per assicurare il miglior comfort acustico all’interno degli ambienti, 2.500 m² di lana di roccia per pannelli sandwich (ROCKWOOL Core Solutions). La controparete in acciaio all’interno è riempita di lana di roccia a media densità, in particolare i prodotti Acoustic 225 Plus N e il Pannello 211 N (certificato Eurofins Indoor Air Comfort Gold (per le basse emissioni VOC), assicurano isolamento e sicurezza antincendio, e prevengono l’accumulo di umidità. Queste soluzioni non solo migliorano le prestazioni energetiche dell’edificio, ma contribuiscono anche alla riduzione dei rumori, creando uno spazio ideale per le terapie e le attività ludiche dei bambini. L’involucro dell’edificio è stato realizzato da Isopan con il sistema per facciata ventilata ADDWind e rivestimento in pannelli Rockpanel Woods di ROCKWOOL che, con un effetto legno naturale, si inserisce perfettamente nel contesto del Parco del Po, creando una continuità visiva con l’ambiente circostante. I pannelli Rockpanel Woods in roccia basaltica compressa, applicati con tagli, dimensioni e tonalità diverse uniscono ottime caratteristiche di resistenza e durabilità a un design di sicuro impatto. Inoltre, la lana di roccia utilizzata per l’isolamento termico e acustico garantisce elevate prestazioni anche in termini di resistenza al fuoco, offrendo così un ambiente sicuro e confortevole per i piccoli pazienti e le loro famiglie. Federico Castelli, Amministratore Delegato di ROCKWOOL Italia ha sottolineato il proprio orgoglio per la partecipazione al progetto “Con le nostre soluzioni, ci auguriamo di portare benefici tangibili in termini di sicurezza, comfort e benessere. Questa collaborazione dimostra il nostro impegno nel supportare iniziative che hanno un impatto positivo e duraturo sulla comunità“. Il contributo del Politecnico di Milano: innovazione e formazione per un progetto all’avanguardia Il Politecnico di Milano ha giocato un ruolo centrale nello sviluppo del progetto CR² Sinapsi, grazie alla consulenza tecnica e scientifica di Marco Imperadori, Professore del Politecnico, titolare della cattedra di Progettazione e Innovazione Tecnologica presso la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura. A lui ho chiesto quale sia stato il contributo dell’Università e in che modo siano stati coinvolti gli studenti: Come consulente tecnico-scientifico del progetto CR² Sinapsi, quale è stato l’aspetto più innovativo del design e delle tecnologie adottate, e come questi contribuiscono a migliorare il benessere dei piccoli pazienti e la sostenibilità dell’edificio? “Sinapsi CR2 di Cremona è un edificio estremamente innovativo sotto molti punti di vista. Innanzitutto è la prima Active House di Cremona con obbiettivi di impatto zero e di altissima efficienza energetica. Per ottenere ciò si sono usate tecnologie costruttive di stratificazione a secco con struttura meccanica in acciaio e involucri molto ben isolati e sfasanti in modo da risolvere sia il tema invernale che estivo. Fondamentale anche il tetto piano con verde pensile estivo per mitigare l’irraggiamento zenitale estivo e contenere le bombe d’acqua sempre più frequenti. La luce e la ventilazione naturale sono accuratamente progettate grazie a chiostrine o a finestre zenitali in copertura”. Durante il progetto CR² Sinapsi, ha coinvolto alcuni dei suoi studenti del Politecnico di Milano. Quali competenze pratiche e tecniche hanno avuto modo di sviluppare, e come pensa che questa esperienza influenzerà il loro percorso formativo e professionale? “Durante lo sviluppo del progetto ho usato una sorta di “metodo Montessori” in cui mi sono fatto affiancare dai miei ricercatori e dottorandi e a scendere da alcuni tesisti. Ognuno ha così potuto apportare al progetto quello che poteva ma soprattutto ha sentito che i propri sforzi, utili per la tesi, sarebbero stati utili per qualcuno che aveva bisogni speciali. Ecco, credo che la vera cifra distintiva sia stata questa, oltre ovviamente a poter veder realizzate delle autentiche innovazioni. Di sicuro utilizzeranno questa esperienza nella loro carriera professionale ma ancora di più saranno donne e uomini migliori perchè il frutto del loro impegno è servito ad uno scopo di valore assoluto per altre persone”. L’impatto sociale di CR² Sinapsi CR² Sinapsi è davvero un progetto bellissimo: una visione che si è trasformata in realtà. Ancora una volta si conferma che dalla collaborazione possano davvero concretizzarsi le idee più ambiziose e l’augurio è che questo centro possa essere replicabile in altre parti d’Italia. Oltre alla sua valenza architettonica, rappresenta infatti un progetto di enorme rilevanza sociale. L’obiettivo che ha guidato i lavori dello studio di progettazione è stato quello di offrire ai pazienti cure mediche avanzate, ma anche supporto psicologico e formativo. L’ortoterapia e gli spazi verdi visibili anche dall’interno, infatti, sono parte integrante del percorso riabilitativo, garantendo una connessione diretta con l’ambiente naturale che circonda la struttura. Il centro fornisce spazi dedicati alle attività ricreative e terapeutiche, dove i piccoli pazienti possono beneficiare di trattamenti innovativi in un ambiente stimolante e accogliente. CR² Sinapsi non è solo un centro di cura, ma anche un simbolo di inclusione e partecipazione sociale. La sua presenza nel Parco del Po e del Morbasco favorisce inoltre l’integrazione con la natura circostante, offrendo agli utenti un’esperienza multisensoriale. Gli ingegneri di STEEL & Co sperano che si possano creare sinergie con altre realtà simili. Perché mai come in questo caso l’unione tra tecnologia, sostenibilità e solidarietà fa la forza. Scheda progetto Anno 2024 Città Cremona Progettazione: Ing. Giorgio Avanzini, STEEL & Co., consulente tecnico-scientifico Prof. Marco Imperadori, Ing. Grazia Marrone e team studenti del Politecnico di Milano (Dipartimento ABC), Architetto Ruvioli Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento